(Pineto-Silvi, 20 Lug 15) Attività importante diretta al miglioramento della fruizione turistico-ricreativa e alla riqualificazione ambientale delle zone di alaggio e di aree limitrofe nell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano è quella che ha visto impegnati i ricercatori e studiosi nella realizazione del progetto "EcoAlaggi". Si tratta di un intervento finalizzato ad accrescere la compatibilità dell'attività della piccola pesca artigianale nell'AMP Torre del Cerrano, promuovendo l'integrazione tra le attività dei pescatori nelle zone di alaggio e le risorse naturalistiche e paesaggistiche presenti, con particolare riferimento alle aree dunali e di nidificazione.
"Il progetto ha previsto la realizzazione di percorsi naturalistici attrezzati e di semplici interventi di restauro e tutela ambientale, favorendo l'accessibilità e la fruibilità turistica delle aree di alaggio e delle zone limitrofe, valorizzando e tutelando al contempo i delicati ambienti naturali presenti. In particolare, sono stati delimitati con paletti e funi le zone dunali e le aree di nidificazione del Fratino lungo l'arenile e le zone di alaggio e sono stati eseguiti interventi di tabellonistica e segnaletica volta a spiegare la delicatezza di tali ambienti e lìimportanza della pesca artigianale come forma sostenibile di utilizzazione delle risorse ittiche.
"Grazie al progetto, finanziato al 50% dalla Regione Abruzzo, grazie all'aggiudicazione di un finaziamento sui bandi GAC 2014, è stato possibile realizzare un'estesa delimitazione delle zone dunali presenti nell'AMP (più del 70% del totale) in tutte le aree di alaggio e quelle potenzialmente utili al rientro delle imbarcazioni. L'intervento è stato realizzato da Guide del Cerrano specializzate e con il supporto dei due comuni, in particolare: del Comune di Silvi per il riordino dei siti di alaggio, dove la situazione era più complessa e si è provveduto alla rimozione di tutte le imbarcazioni e attrezzature abbandonate nelle aree di alaggio al di sopra delle dune, e, del Comune di Pineto, per il posizionamento dei cassonetti di raccolta dei rifiuti del materiale risultato della pesca in maniera differenziata collegando l'intervento al precedente progetto denominato "MareCiclo", anch'esso con fondi recuperati dai bandi regionali per la pesca.
In occasione di tale intervento è stato possibile sistemare alcuni accessi utili per i pescatori e chiuderne altri aperti abusivamente nel tempo, oltre a rendere visibili con l'apposita cartellonistica le aree di alaggio e le dune protette.