I Calanchi sono un fenomeno erosivo degli agenti atmosferici, di straordinario fascino e suggestione, paragonati da molti scrittori alle bolge dantesche. Chiamati anche "Scremoni" sono burroni composti di argilla pilocenica, la cui profondità raggiunge i trecento metri di profondità ed oltre. Oggi questi monumenti naturali vengono tutelati dalla Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri, istituita con legge regionale n.58 del 20 aprile 1995.
L'area protetta si estende per circa 380 ettari e presenta un habitat molto vario e comprende oltre alle rupi calanchive, fossi, laghetti, macchie boschive, campi coltivati e rimboschimenti. Anche la fauna è caratetrizzata da molte specie animali come poiane, falchi, ricci, lepri, donnole ed altri ancora L'Istrice, il simbolo scelto dalla Riserva, dal carattere fortemente esclusivo e schivo, è segnalato nell'area da oltre 25 anni ed è tutelato grazie alla creazione di quest'area faunistica.