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Biotopo Lomasona |
L'Area Protetta |
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Il Biotopo "Lomasona" coincide con una vasta zona umida che occupa quasi tutto il fondovalle della Val Lomasone, una valle glaciale che si apre sulla piana di Campo Lomaso. Si presenta come una grande prateria umida qua e là interrotta da canaletti e da alcune pozze.
La vegetazione è rappresentata in massima parte da prati umidi, e più in particolare da un'associazione erbacea dominata dalla Graminacea Molinia coerulea; nelle zone dove si verificano ristagni d'acqua sono diffusi i prati palustri, in cui cresce fittamente la carice rigonfia (Carex rostrata). Nelle pozze e nei canali vivono interessanti piante acquatiche, tra cui alcune alghe caracee e Potamogeton densus. La fauna della zona protetta non è molto ricca, anche in relazione all'assenza di consistenti raccolte d'acqua, che potrebbero costituire l'habitat di varie specie; è comunque da segnalare la nidificazione di alcuni uccelli acquatici non comuni: il porciglione (Rallus aquaticus), la cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris) e il migliarino di palude (Emberiza schoeniclus). |
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Il Biotopo non possiede elementi botanici o faunistici straordinariamente interessanti, come invece avviene nella non distante torbiera di Fiavé; la sua preziosità naturalistica consiste soprattutto nella relativa integrità delle componenti ambientali e nell'estensione dell'area. Inoltre, anche l'ambiente circostante, sui fianchi dei rilievi che delimitano la valle, si presenta poco antropizzato essendovi praticata quasi esclusivamente la sola coltura del bosco.
Ne consegue che in Val Lomasone il paesaggio è sostanzialmente quello naturale, poco modificato dall'uomo, e la torbiera, con la sua notevole estensione, assume un enorme valore. Infatti, queste condizioni ambientali, che pure dovevano essere comuni a molti altri fondovalle del nostro Trentino, sono ormai diventate rarissime perché altrove sono andate irrimediabilmente perse, cancellate dalla presenza e dalle attività dell'uomo. In verità, anche la Lomasona è stata in passato oggetto di tentativi di bonifica realizzati con lo scavo di canali di drenaggio, al fine di trasformare il territorio a scopi agricoli o per ottenerne prati falciabili. Anche la pratica del pascolo ha minacciato la sopravvivenza del Biotopo, perché gli zoccoli degli animali rompono la cotica erbosa ed il loro peso costipa il terreno. Con l'istituzione del Biotopo queste turbative ambienta li sono state rimosse, ripristinando tutte le preziose funzioni dell'ecosistema della zona umida. |