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Biotopo Palù di Tuenno



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Gestore: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Parchi e Foreste Demaniali
  • Sede: Vie G.B. Trener, 3 - 38100 Trento
  • Tel: 0461/495833
  • Fax: 0461/495918
  • Tipologia: Canneto
  • Nome locale: Palù di Mechel
  • Nome topografico: Paludi
  • Comune: Tuenno, Cles e Tassullo
  • Comprensorio: C.6 - Valle di Non
  • Quota media s.l.m.: m 680
  • Superficie: 5,6 ha circa
  • Provvedimento istitutivo: delib. Giunta Prov. 06.10.1989, n. 11598
  • Ulteriori informazioni


Fino a non molto tempo fa, una vasta palude si estendeva tra il Comune di Cles e quello di Tuenno, in Val di Non. Non era la sola: se ne trovavano altre, e con esse anche diverse conche lacustri accolte negli avvallamenti creati dagli ultimi ghiacciai e dalle loro morene.

Nella zona in questione, due laghetti sono esistiti fino ai tempi della Rivoluzione Francese, e, assieme alle paludi, caratterizzavano il paesaggio naturale sia qui che in tutta la vallata. Oggi tale paesaggio è scomparso, bonificato e "razionalizzato" per meglio adeguarlo alle esigenze della coltura industriale del melo.

La Palù di Tuenno è in qualche modo sopravvissuta fino ai nostri giorni, anche se pochi anni fa due terzi della sua superficie sono stati coperti di inerti per costruire l'impianto sportivo di Cles e ancora per scopi agricoli. Dopo di allora e fino alla sua istituzione a Biotopo questa zona umida è stata al centro di ulteriori interventi distruttivi, divenendo una discarica per materiali inerti ed altri prodotti di rifiuto, legname e frutta compresi; altre fonti di danneggiamento sono state i tentativi di drenaggio, gli incendi dolosi e il massiccio uso di prodotti chimici nelle campagne circostanti.

L'insieme di queste attività ha pesantemente danneggiato e alterato l'assetto originario dell'ecosistema, ma nonostante l'impoverimento patito la Palù di Tuenno conserva ancora caratteri di grande pregio naturalistico, che potranno in futuro tornare ad esplicarsi appieno grazie alla realizzazione di oculati interventi di ripristino ambientale.


Il Biotopo si presenta come una zona paludosa occupata prevalentemente da canneto; la distesa di cannuccia di palude (Phragmites australis) è qua e là punteggiata da cespugli di salice (Salix sp.). Nella porzione nord orientale è presente un piccolo specchio d'acqua, mentre alcune grosse pozze sono nascoste tra le fitta vegetazione.

L'interesse del Biotopo è motivato soprattutto dal ruolo che esso riveste nei confronti dell'avifauna. Qui infatti è stata riscontrata la riproduzione di un numero veramente elevato di uccelli, molti dei quali caratterizzati da grande rarità a livello provinciale. Tra questi si possono citare per importanza il tuffetto (Tachybaptis ruficollis), il porciglione (Rallus aquaticus) e la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus). Inoltre la Palu di Tuenno costituisce un importante zona di sosta, rifugio e alimentazione per gli uccelli migratori. Infatti, costituendo uno tra i pochissimi ambienti umidi naturale di tutta la media e bassa Val di Non, essa si configura come un"'isola" di naturalità in un vasto contesto territoriale completamente inospitale.