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PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA
Regione: Abruzzo, Lazio, Marche
Estensione: 141.341 ettari
Anno di istituzione: 1995
Sede: via del Convento 1
67010 Assergi (AQ)
Telefono: 0862 60521
Fax: 0862 606675
www.parks.it
www.gransassolagapark.it

Mettere a sistema le bellezze naturali e storiche da proteggere con le risorse che è possibile utilizzare, per attivare uno sviluppo in contesti omogenei e definiti, sia ambientalmente che culturalmente. E tutto allo scopo di ottenere un equilibrio economico di gestione tra i costi da sostenere per la protezione dell'ambiente e le entrate che possono venire dall'utilizzo - naturalmente compatibile - delle strutture turistiche presenti. Questa, in sintesi, la filosofia del poderoso progetto al centro della più recente politica d'intervento di uno dei parchi più straordinari del Centro Italia, il parco nazionale del Gran Sasso-Laga: i distretti del parco. La scelta di articolare il territorio del parco in "distretti ambientali turistico-culturali" corrisponde a una visione dell'ente gestore volta a realizzare un'efficace valorizzazione delle sue risorse. Concepiti per una fruizione del territorio in sintonia con le sue qualità ambientali e paesaggistiche, i distretti hanno confini puramente virtuali: ma comunque necessari per l'individuazione di aree omogenee, nelle quali operare interventi coordinati di valorizzazione e di gestione del flusso turistico. L'obiettivo finale è quello di esaltare le potenzialità di ogni singolo distretto, operando affinché la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali si armonizzi con le strutture economiche e sociali presenti sul territorio. Migliorando la competitività turistica del territorio attraverso l'offerta di itinerari attrezzati, centri visita, punti informativi e servizi per l'accoglienza e l'intrattenimento dei visitatori, si conseguiranno benefici in termini sociali ed economici per la popolazione e gli operatori presenti sul territorio. Sono 11 i distretti individuati, ciascuno identificato con un nome particolare che sintetizza una specificità del proprio territorio.

  1. Tra i due regni
  2. Alte vette
  3. Terre della Baronia
  4. Valle del Tirino
  5. Le grandi abbazie
  6. Valle siciliana
  7. Alta valle dell'Aterno
  8. Strada Maestra del parco
  9. Via del sale
  10. Sorgenti del Tronto
  11. Cascate e boschi

Il progetto si è avviato per ora in due di essi, cioè il distretto della Strada Maestra del parco e il distretto Tra i due regni. Il primo prende la denominazione dall'ex-strada statale 80: un tracciato risalente all'epoca romana, l'antica Via Cecilia, che nel suo itinerario percorre in senso longitudinale buona parte dell'attuale territorio del parco, collegando i monti della Laga alla dorsale del Gran Sasso. Il parco vi ha già investito circa otto milioni di euro, tra fondi propri e finanziamenti derivanti dal vecchio piano triennale per le aree protette e dagli stanziamenti Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica). I soldi sono andati a interventi di tutela e valorizzazione del territorio, quali la ristrutturazione di immobili da adibire a centri-visite e foresterie, la sistemazione della rete sentieristica, la riqualificazione e l'arredo urbano, il restauro delle emergenze storico architettoniche, la realizzazione di aree sosta, aree attrezzate e aree per il campeggio libero e temporaneo. Ma il lavoro continua. Con un successivo finanziamento straordinario di 630.000 euro del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e alcuni cofinanziamenti della Provincia di Teramo e della Comunità Montana del Gran Sasso si stanno realizzando altri importanti interventi. Alcuni esempi sono: l'acquisto e la ristrutturazione delle tre ex case cantoniere di proprietà della Provincia, lungo il tratto di competenza teramana della Strada Maestra, in località Venaquila, Senarica e Paladini (diventeranno altrettanti punti informativi, foresterie e shop del parco); la realizzazione di una nuova e più efficace segnaletica stradale e di diciotto aree di sosta lungo il percorso, attrezzate con moduli pic-nic, capanni di avvistamento, punti-fuoco; la realizzazione di itinerari tematici legati ad alcuni musei come quello del Cervo a Fano Adriano e quello del Legno ad Arischia, ad esposizioni permanenti come quella sull'Alpinismo a Pietracamela e quella micologica di Ortolano, nonchè quella di Piano Vomano di Crognaleto su "I ciclopi della montagna". Riguardo all'altro distretto attrezzato, quello denominato appunto Tra i due regni, l'ente parco ha investito quattro milioni di euro destinati, tra l'altro, al restauro e all'esplorazione archeologica di Castel Manfrino, alla realizzazione di un antiquarium ad esso dedicato, alla musealizzazione della Grotta di Sant'Angelo - la più importante delle grotte rupestri nelle splendide gole del Salinello - e alla ricostruzione di una capanna preistorica a fini didattici. Significativo sottolineare che la gestione di ciascun distretto sarà affidata ad un unico soggetto, individuato attraverso una gara pubblica. Dovrà curare la gestione delle strutture e dei servizi e avrà il compito di coordinare le attività di tutto il distretto, dai servizi di informazione alle attività di incoming turistico, noleggio attrezzature sportive, visite guidate delle aree museali e degli itinerari turistici, corsi di formazione e aggiornamento, convegni e seminari, laboratori didattici e tutto ciò che è necessario allo sviluppo turistico del distretto.