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Il Portale dei Parchi Italiani  

 

Il Progetto "Geodiversità"

Le buone pratiche dei parchi

Conservazione e gestione faunistica

 

AGENZIA REGIONALE PARCHI - ARP
Regione: Lazio
Sede: via Indonesia 33
00144 Roma
Telefono: 06 5913371
Fax: 06 5919404
www.parchilazio.it

 

Piante e animali, non solo. Nel gennaio 2002 l'Arp, l'Agenzia regionale per i parchi istituita dalla Regione Lazio, ha avviato un progetto per la conservazione e la valorizzazione della geodiversità nel Lazio. Il principale contributo di innovazione sta nella promozione della componente naturalistica legata alle scienze della terra, storicamente posta in secondo piano rispetto alle emergenze biologiche, tramite la valorizzazione, la tutela e la gestione del patrimonio geologico regionale. Lo strumento principale per realizzare tale "visione" è costituito dall'individuazione sul territorio di una rete di geositi, sulla quale esercitare le opportune azioni di tutela all'interno di concrete iniziative di pianificazione territoriale, che ne considerino la caratteristica di risorsa non rinnovabile e ne favoriscano la piena integrazione con le risorse a carattere biologico. Ma cos'è un geosito? Può essere definito come località, area o territorio in cui è possibile individuare un interesse geologico o geomorfologico per la conservazione; ma anche una località o un paesaggio che rappresentano in modo esemplare la storia e lo sviluppo di eventi geologici e geomorfologici, rivestendo la funzione di modello per un'ampia fascia di territorio o a livello globale; oppure una porzione di geosfera riconoscibile e accessibile sulla superficie terrestre, spazialmente limitata e chiaramente distinguibile dalle zone circostanti in relazione a caratteri e processi geologici definiti. Il progetto è parte di un più ampio percorso a livello nazionale ed internazionale finalizzato alla conservazione e gestione del patrimonio geologico. Suoi obiettivi a medio e lungo termine sono:
  • definire ed aggiornare le conoscenze sui valori della geodiversità esistenti nella regione Lazio;
  • individuare i geositi da inserire nel sistema delle aree protette della regione Lazio ai fini della loro conservazione;
  • sostenere ed indirizzare la pianificazione del sistema delle aree protette;
  • promuovere programmi di educazione finalizzati anche alla gestione partecipativa delle aree protette;
  • promuovere processi di gestione del territorio e delle risorse orientati alla sostenibilità anche mediante l'adesione al programma internazionale Geoparks-Geosee con l'istituzione di un parco geologico nel Lazio.

A scala regionale il progetto si coordina con l'attività di catalogazione dei beni geologici curata dal Centro Regionale per la Documentazione. A scala nazionale l'Arp - che nel suo organico comprende tre geologi - collabora con il Servizio Geologico Nazionale attraverso il progetto "Conservazione del patrimonio geologico italiano" per la realizzazione di un inventario dei geositi e la predisposizione di una normativa per la loro individuazione, all'interno di una banca dati GIS che sia di supporto alla Pubblica Amministrazione nella definizione delle politiche territoriali. Il progetto Geositi è inoltre coordinato a programmi Cofin del Murst. A scala internazionale l'attività di geoconservazione dell'Arp si raccorda con l'International Union of Geological Sciences (Iugs) attraverso il progetto "Geosites", con l'Unesco attraverso il progetto "European Geoparks" e con l'European Association for the Conservation of Geological Heritage (ProGEO), che promuove e coordina le attività e la comunicazione legate alla conservazione e promozione del patrimonio geologico europeo. Nel giugno 2003 a conclusione della prima fase di lavoro, funzionale alle attività per l'aggiornamento dello schema di Piano dei Parchi della Regione, è stata presentata in occasione del workshop "Geodiversità e aree protette" una Carta degli ambiti geologici e dei geositi del Lazio. I 21 ambiti individuati sono stati raggruppati in quattro ambienti deposizionali (ambiente di piattaforma carbonatica, ambienti marini pelagici, ambienti continentali e complessi vulcanici). Sulla Carta è riportato un primo elenco di potenziali geositi, descritti in un allegato con informazioni di base. Sono stati quindi pubblicati due atlanti, dedicati rispettivamente a "Le Grotte del Lazio" e "Il Patrimonio Geologico del Lazio". Quest'ultimo lavoro, punto di partenza per l'attività di classificazione del patrimonio geologico regionale", contiene la fotografia dei punti di interesse geologico indicati nella letteratura scientifica ed è il prodotto di numerose collaborazioni con Enti (Apat - Settore Tutela del Patrimonio geologico del Servizio Parchi, ecosistemi e biodiversità; Assessorato Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio; Servizio Geologico Area Difesa del Suolo della regione Lazio), Associazioni (ProGeo; Associazione Italiana Geologia e Turismo) e singoli ricercatori. Alcune di queste collaborazioni sono volontarie, nel senso che a richiesta sono stati messi a disposizione testi inediti, altre "involontarie" nel senso che località pubblicate sono state inserite redazionalmente nell'inventario. Per la costruzione della banca dati dei geositi di reperimento sono stati presi in considerazione gli archivi (inediti) del tolfetano e dei monti Prenestini collocati presso l'Area musei, archivi e biblioteca e gli inventari (dell'ex Centro Regionale di Documentazione) pubblicati, relativi alla media valle del Tevere, al distretto vulcanico Albano e alla pianura Pontina, Fondana e monti Ausoni meridionali, nonché le località individuate dagli itinerari geologici automobilistici nel Lazio della Società Geologica Italiana e contributi settoriali. I geositi di reperimento inventariati nel SIT dell'Arp, in numero di 655 alla data odierna, sono posizionati su 68 tavole articolate in 5 settori nelle quali sono rappresentati - alle scale variabili da 1:15.000 a 1:50.000 - le aree protette del Lazio. L'obiettivo che l'Arp in definitiva si propone, una volta effettuata la ricognizione dei potenziali elementi del costituendo Sistema regionale dei monumenti geologici, si articola lungo due direttrici. La prima, inserendo tutti i geositi di reperimento nella cartografia accompagnante gli strumenti di pianificazione territoriale regionale, è mirata al consolidamento di una soglia di attenzione per tutte le località inventariate. La seconda, con la classificazione di alcuni geositi nella categoria dei Monumenti Naturali, è mirata alla conservazione di almeno un testimone per ognuno dei contesti geologici regionali, ivi incluse le idrostrutture e gli elementi geomorfologici.