Oscar Bandini, anni 45, insegnante di scuola media, assessore alle attività produttive


L'Unione dei Comuni per governare insieme


Il Sindaco, nell'editoriale dello scorso numero, ha delineato per linee generali la necessità di costituire in tempi certi l'Unione dei Comuni dell'Alto Bidente. Ritorniamo sull'argomento e, per necessità esplicative, partiamo da uno schema che mi auguro risulti comprensibile.

 

Struttura operativa

articolazione compiti e responsabilità su 2 livelli:

-livello comunale

-livello di zona, attraverso l'unione dei comuni

 

Funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo

- consigli comunali

- consiglio dell'unione

Il consiglio dell'unione promuove il coordinamento tra le decisioni di competenza dei singoli comuni relative a determinate materie, quali:

politiche tributarie e tariffarie; strumenti urbanistici; opere pubbliche e investimenti; relazioni con la Regione e il Governo; iniziative per lo sviluppo locale; incentivi alla localizzazione.

 

Direzione degli uffici e dei servizi

Giunta dell'unione/funzionari delegati segretario comunale unico

 

Organizzazione uffici e servizi

 

Già nei prossimi mesi saranno operativi un UNICO Corpo di Vigilanza e un UNICO Ufficio tributi, mentre per altri servizi assisteremo (grazie alla nuova struttura informatica messa in campo dalla Comunità montana forlivese) ad una progressiva omogeneizzazione delle procedure.
Il tutto per costruire una nuova comunità politica più ampia, più credibile verso l'esterno e che punterà ad una maggiore equità fiscale e ad una più comprensibile razionalità amministrativa.
Ma l'unione deve essere anche il frutto, soprattutto, di una crescita culturale, di nuove sensibilità che giungano a delineare e a ridisegnare il ruolo di organismi benemeriti, ma sempre più in difficoltà ad affrontare nuove esigenze. Hanno senso 3 bande, 7 Pro Loco o, viceversa è bene puntare ad un UNICO Corpo bandistico qualificato, con un unico maestro e un organico corposo in grado di programmare una stagione concertistica di livello sia per i cittadini dei nostri comuni, ma anche esportabile nei comuni più grandi della pianura e della costa romagnola?

Ciò non significa annullare la specificità: rimarrebbe la singola banda per le esigenze locali del capoluogo e delle frazioni, esigenze che restano importanti e che non vanno dimenticate. Vogliamo un interlocutore forte nel settore delle manifestazioni turistiche.

Un' UNICA Pro Loco, riconosciuta a livello provinciale e regionale (con specificità locali) in grado di qualificare eventi e calendari con una promozione coordinata e mirata su vasta scala, proprio per attirare nuovi flussi turistici.

Questo vale per la promozione culturale, artistica e sportiva degli eventi e delle associazioni del volontariato.

Qui il discorso si apre e non si chiude. Tutte le associazioni(e sono tante) che operano nei campi più svariati non possono ASPETTARE INERTI la nascita burocratica dell'Unione, al contrario devono favorire questo processo con proposte, suggerimenti e progetti. Assenze ingiustificate e protagonismi di corpo non servono più a costruire il nuovo e a dare un'anima a "una nuova comunità locale artificiale, ma condivisa" qual è appunto l'Unione tra S.Sofia, Civitella e Galeata.

Oscar Bandini