IL DIRITTO DEI PARCHI NAZIONALI
Archivio sistematico dei provvedimenti a carattere generale dei Parchi nazionali



Parco Nazionale dell’Aspromonte - Approvazione programma delle attività per l’anno 2001
(Deliberazione del Consiglio Direttivo n. 1 del 23 gennaio 2001)



IL CONSIGLIO DIRETTIVO

(omissis)

DELIBERA

Di approvare il programma delle attività per l’anno 2001, predisposto dal Presidente ed allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.


PROGRAMMA 2001

Premessa

Il 15 Gennaio del 2000 il nuovo Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell'Aspromonte varava il suo primo programma annuale. Ad un anno di distanza ci è sembrato opportuno convocare una conferenza stampa per rendere conto all'opinione pubblica dei risultati conseguiti e delle linee programmatiche di intervento per il 2001.
Siamo convinti, infatti, della opportunità e del valore di rendere quanto più possibile partecipativa e trasparente la gestione di un ente come il Parco d'Aspromonte a cui molti cittadini di questa provincia guardano con crescente interesse e aspettative.
Vogliamo qui ricordare che i parchi nazionali vivono in questo momento una fase di transizione particolarmente delicata che è legata sia alla questione del "federalismo", sia alle prospettive più generali delle politiche ambientali nel nostro paese. Malgrado la gran parte dei parchi nazionali siano di recente istituzione (sono stati istituiti con la legge 394 del '91) non vi è dubbio che, in questi ultimi, diversi Parchi nazionali abbiano consolidato la propria immagine e migliorata la capacità d'intervento, soprattutto rispetto alla tutela e valorizzazione delle risorse locali (Marchi qualità, promozione dell'ecoturismo, valorizzazione delle tradizioni culturali locali, ecc.). Ma, ciò che va innanzitutto sottolineato è il fatto che i Parchi nazionali hanno preso coscienza dell'importanza della "rete ecologica", della necessità di lavorare insieme per costruire quel circuito virtuoso capace di incidere complessivamente sulle politiche ambientali e territoriali. Restano per altro sul tappeto tanti problemi irrisolti. Innanzitutto il fatto che i Parchi nazionali sono soggetti ad un pesante controllo ministeriale che ne limita fortemente l'autonomia. D'altra parte le esperienze dei Parchi regionali presentano altri problemi, forse più gravi, che hanno a che fare con pesanti interferenze "politiche" da parte dei governi regionali che, per conquistare facili consensi, non di rado vanno contro gli interessi di lungo periodo dell'ambiente e delle stesse popolazioni locali. E' quanto sta avvenendo, per esempio, in Trentino dove la mancanza del senso del limite spinge il potere politico locale ad interventi pesanti sul territorio, anche all'interno dei Parchi che loro stessi hanno istituito. Preoccupante è altresì la situazione in Liguria dove i Parchi nazionali e regionali sono sottoposti ad una forte pressione della giunta regionale per ridurne la perimetrazione e permettere altri interventi speculativi su di un territorio il cui equilibrio si è dimostrato nelle recenti alluvioni estremamente fragile.
Infine c'è la specifica situazione dei Parchi nazionali nel Mezzogiorno che rischiano di venire commissariati dal Ministero per la scarsa propensione alla spesa ed i residui passivi accumulati negli ultimi cinque anni. Il record dell'avanzo di Cassa è di due importanti, per estensione, Parchi meridionali "il Pollino" ed "il Cilento ", ma anche la situazione del Parco d'Aspromonte non è, in questo campo, rosea e questo fatto ci preoccupa. Crediamo che in questo primo anno di attività di aver modificato il trend della spesa con un incremento di circa l’80% rispetto all’anno precedente e, soprattutto, posto le basi per fare molto meglio nel '2001.


Risultati raggiunti nel corso del '2000.

Come è noto, il nuovo consiglio direttivo del Parco d'Aspromonte ha ereditato una situazione non facile. Oltre ai vistosi residui passivi accumulatesi nel corso del precedente quinquennio, c'era soprattutto una situazione di ostilità, sfiducia e malcontento generalizzato nei confronti dell'Ente Parco. Con questo non vogliamo attribuire colpe e dare giudizi rispetto alla passata amministrazione, che tra l'altro ha avuto oggettive difficoltà ad operare per la mancanza di una sede idonea, ma vogliamo segnalare un dato obiettivamente indiscutibile : il Parco è stato per diversi anni screditato e posto sul punto di essere messo in liquidazione. Oggi possiamo affermare, con dati e riscontri, che il Parco nazionale dell'Aspromonte si è conquistato la fiducia di molti cittadini, associazioni, sindaci, forze economiche e sociali come dimostra il fatto che tre Comuni dell'area del Parco hanno chiesto di allargare il territorio comunale ricadente all'interno del Parco e ben sette nuovi Comuni hanno chiesto di entrare con una parte del loro territorio all'interno del Parco. Sono fatti che ci danno una grande soddisfazione e, allo stesso tempo, ci caricano di pesanti responsabilità.

Anche a livello nazionale, ed in alcuni casi internazionale, il Parco d'Aspromonte è visto oggi con estremo interesse per le iniziative intraprese nel corso del '2000 tra cui vale la pena di citare :

a) Il Convegno sulla rete ecologica e la cooperazione con i Parchi naturali dei Balcani, tenutosi a metà giugno dell'anno scorso, che ha visto la partecipazione di alcuni importanti Parchi nazionali italiani ed i rappresentanti dei Parchi della Bosnia, Albania e Macedonia. Ne è scaturito un interessante progetto di cooperazione tra parchi italiani e parchi balcanici che sta per essere presentato al Ministero degli Esteri per il finanziamento. Un progetto che vede come capofila proprio il Parco dell' Aspromonte e che assume un valore particolare in un momento in cui l'opinione pubblica scopre i grandi danni all'ambiente prodotti dalle guerre degli anni '90 in questa tormentata e tragica terra su cui vivono i nostri vicini di casa. La scelta di operare anche a livello internazionale fa parte di una strategia di lungo periodo che si fonda sul presupposto, largamente condiviso dalle scienze ecologiche, che la tutela ambientale non ha confini, ha una valenza "globale" in quanto nessuno si può illudere che i danni provocati in una parte del pianeta non abbiano ripercussioni sulle altre.

b) La Fiera -Agorà dedicata a "Parchi e Fair Trade ", realizzato intorno al laghetto di Rumìa (Comnue di S. Roberto) alla fine di Luglio che ha visto la presenza di oltre trenta espositori provenienti da diverse parti d'Italia in rappresentanza della rete del "commercio equo e solidale", nonché una significativa presenza di cooperative e piccoli produttori che operano dentro il Parco. All'incontro erano presenti anche i presidenti e dirigenti di due importanti Parchi Nazionali come il Gargano, "Le Cinque Terre", "Le Dolomiti Bellunesi". Nell'ambito di questo incontro, che ha visto partecipare con entusiasmo migliaia di cittadini della provincia reggina, sono state poste le basi per la collaborazione tra i Parchi nazionali e la CTM, la più importante rete nazionale del " commercio equo e solidale".
Il 15 Settembre a Bologna, nell'ambito della fiera "Sana ", su sollecitazione del Parco d'Aspromonte si è firmato un importante accordo tra la Federazione nazionale dei Parchi e delle aree protette (presidente Enzo Valbonesi ) e la CTM, rete nazionale del "commercio equo e solidale" (presidente Giorgio dal Fiume). Nell'ambito di questo accordo di collaborazione sono previste forme di sostegno reciproco tra Parchi e rete del commercio equo. Tra i primi risultati va segnalata l'apertura nel Parco delle "Cinque Terre" di uno importante spazio dedicato al commercio equo e la campagna a favore dei parchi liguri condotta dalla rete regionale del commercio equo. Grazie a questo accordo due cooperative di trasformazione di prodotti dell'agricoltura biologica, che operano nel Parco d'Aspromonte, hanno avuto accesso alla rete del commercio equo, vale a dire ad un circuito di 300 punti vendita e due catene di supermercati (Slunga e COOP).

c) Il Convegno sulla " Rete Ecologica nell'area dello Stretto ",tenutosi a Gambarie a metà Luglio, che ha coinvolto significativi soggetti sociali ed istituzioni a livello del Mezzogiorno ed ha posto le basi per un legame forte e strategico tra Parchi naturali, Parchi letterari e parchi scientifici a partire dai progetti in corso di realizzazione nell'Area dello Stretto. In quest'area, infatti, sta nascendo un'interessante rete di eco-turismo, un'offerta unica nell'area del Mediterraneo che nei prossimi due anni diventerà un fatto di straordinaria attrazione. Nell'ambito dell'incontro si è siglato l'accordo per la costituzione di circuiti integrati di turismo "ambientale e culturale" che vede insieme: il Parco Nazionale d'Aspromonte, i parchi regionali dell'Etna e dei Nebrodi, Ecolandia, il Parco letterario Horcynus Orca, il Parco letterario Corrado Alvaro (e, in prossimo futuro, anche il parco delle favore "Jonatan" che sorgerà nell'area alta di Cardeto).

d) La strategia antincendio sviluppata dal Parco dell’Aspromonte ha avuto durante l’estate ‘2000 un’eco a livello nazionale. Lo stesso ministro Bordon, in un’intervista al Corriere della sera, ha citato il Parco dell’Aspromonte per gli ottimi risultati registrati. Gli incendi hanno coinvolto una superficie di circa 250 ha di contro ai 700 del ’99 ed oltre 2000 del 98. Questi risultati sono stati ottenuti anche per via del contributo di due associazioni di protezione civile che ringraziamo vivamente. La formula, che è stata presa in grande considerazione a livello ministeriale, è quella di affidare la “responsabilità di un determinato territorio” ad una determinata associazione che ne abbia le competenze e ne risponda alla fine del periodo considerato, ricevendo un contributo finanziario significativo solo al termine della convenzione con l’Ente.
Riteniamo, per i risultati raggiunti che questo modello vada nel corso del ‘2001 potenziato e possibilmente esteso a tutto il territorio del Parco.

Sul piano locale l'attività dell'Ente si è sviluppata intorno all'obiettivo di favorire il massimo di partecipazione dei soggetti sociali ed istituzionali di questa provincia :
a) Scuole. Il concorso "Parco d'Aspromonte" ha visto la partecipazione di diverse classi e istituti che hanno prodotto, relativamente al poco tempo a disposizione, degli interessanti contributi sulle tematiche legate al Parco. Le due classi vincitrici si sono aggiudicate la visita guidata, per una settimana, al Parco delle Dolomiti Bellunesi. Il Consorzio di cinque istituti superiori " Liberamente Aspromonte " ha avuto finanziato un progetto che si è incentrato sulla valorizzazione dell'area dismessa dell'ex base Nato.

b) Università e Accademie. Un accordo di grande rilevanza, nel mese di giugno, è stato siglato con l'Università di Reggio Cal. il cui Rettore, Prof. Alessandro Bianchi, si è dimostrato fattivamente aperto alla collaborazione con l'Ente Parco. L'accordo prevede, tra l'altro, la collaborazione dell'Università alla redazione del Piano del Parco e la creazione di masters finalizzati alla valorizzazione delle risorse ambientali del Parco.
Con l'Accademia delle Belle Arti, nel mese di ottobre si è siglato un'importante accordo di collaborazione finalizzato alla "restyling" estetico dei comuni del Parco. Grazie alla sensibilità del direttore Prof. S. Manganaro ed all'entusiasmo dei docenti dell'Accademia l'accordo è diventato immediatamente operativo con l'individuazione di un primo sito (il Comune di Samo) dove iniziare un progetto pilota di recupero estetico e restauro conservativo dell'area.
Con l'Accademia musicale Hipponiana, grazie ad una brillante iniziativa intrapresa dai suoi dirigenti a Polsi la scorsa estate, è nato un rapporto di collaborazione che si è concretizzato in una serie di concerti, durante le festività natalizie, in alcuni Comuni del Parco. L'iniziativa è stata accolta con grande soddisfazione dalle popolazioni locali di aree spesso marginali ed escluse dagli eventi culturali di questa provincia.

c) Associazioni. Il mondo delle associazioni, molto più vasto di quanto comunemente si pensi, ha partecipato con entusiasmo alle attività del Parco offrendo, fra l'altro, un significativo contributo progettuale. Su oltre 70 progetti presentati all'Ente, ne sono stati approvati e finanziati 28 che sono attualmente in corso di realizzazione. Va detto che il Parco si aspetta un contributo importante dal mondo delle associazioni e del volontariato rispetto alla crescita di una cultura ecologica che ponga le basi durature per una maggiore e più convinta partecipazione di tutti i cittadini alla tutela di questo straordinario patrimonio naturale che abbiamo ereditato.

Il rapporto dell’Ente con il territorio è stato articolato e complesso. Il Parco è stato spesso l’ente promotore o patrocinatore di importanti iniziative che hanno riguardato :

a) aspetti culturali, come i due eventi musicali “Paleariza” e “Sentieri Sonanti”, due appuntamenti che hanno coinvolto diversi Comuni del Parco all’insegna della riscoperta del valore della musica etnica e delle radici mediterranee.

b) aspetti scientifici, come il Convegno organizzato a Gerace a metà novembre, coordinato dal Prof. Principato, che ha visto una presenza qualificata di esperti per fare il punto sullo stato di dissesto del territorio calabrese con particolare riferimento all’area del Parco.


Linee di programma per il '2001

Da quanto premesso si evince come, nel primo anno di attività, l'Ente Parco abbia posto le basi per il suo decollo, abbia costruito le fondamenta da cui partire per rendere visibile e tangibile questo "laboratorio dello sviluppo sostenibile" che intendiamo costruire. Infatti, molte delle attività, accordi, collaborazioni strette durante il '2000 vedranno dispiegare i loro effetti nell'anno in corso e crediamo - questa è la nostra scommessa - che il Parco d'Aspromonte possa diventare un modello di riferimento per la rinascita delle aree interne meridionali, aree di abbandono, degrado, che non a caso un grande meridionalista come Rossi Doria definì "l'osso del Mezzogiorno ".


1) Il Piano del Parco (Piano territoriale, Piano socio-economico e Regolamento).

Entro il 30 Giugno ci siamo impegnati a consegnare agli organi competenti il Piano del Parco, che comprende il Piano territoriale, il Piano socio-economico ed il Regolamento. E' questo uno strumento fondamentale per il futuro del Parco. Vogliamo che sia uno strumento veramente utile per disegnare le linee-guida di un equilibrio più avanzato tra le istanze sociali ed i vincoli ambientali, tra economia ed ecologia, tra mutamento tecnologico ed innovazione istituzionale, sociale ed economica. Uno strumento che dovrà essere agganciato alle risorse comunitarie del POR Calabria quanto alle proposte, alle aspettative, alla creatività dei soggetti locali. Per questo cercheremo di costruire il Piano con la più ampia partecipazione possibile. All’interno di questo processo si colloca la questione della “riperimetrazione” del territorio del Parco. Questo Consiglio Direttivo ha scelto la linea di venire incontro alle istanze delle popolazioni e delle loro rappresentanze avviando vari momenti di consultazione ed accogliendo le richieste sia di allargamento che di riduzione dell’area del Parco, fermo restando che la decisione definitiva dovrà tener conto delle emergenze naturalistiche, della certezza dei confini, della valorizzazione dei siti storicamente rilevanti. In quest’ambito si colloca anche la necessità di procedere ad una adeguata tabellazione del territorio del Parco.
Il Piano del Parco conterrà queste indicazioni che dovranno essere approvate, in prima istanza, dalla Comunità del Parco e, successivamente, dalla Regione Calabria
Quello che stiamo mettendo in moto con la realizzazione del Piano è un grande processo democratico che individua nel Piano uno strumento dinamico e interattivo rispetto alle popolazioni locali, alle associazioni ambientaliste e del volontariato,alle forze economiche e sociali, ai rappresentanti istituzionali (Comuni e Comunità Montane, Provincia, Regione)

2) Il completamento della pianta organica dell'Ente.

Finora, è bene saperlo, l'Ente Parco ha operato con sole sei persone in organico. Per la mole di attività svolte nel corso del '2000 possiamo affermare che questo personale ha operato con grande efficacia e senso di responsabilità, senza risparmiarsi e, bisogna sottolinearlo, con uno spirito costruttivo ed una pazienza tenace di chi crede in quello che fa. Un ringraziamento particolare va a tutti i dipendenti, a partire dal Direttore e dal Segretario, ma vorrei anche ringraziare i 12 LSU che collaborano direttamente con l'Ente che, quando se ne è data occasione, hanno dimostrato grande disponibilità e voglia di operare, smentendo molti luoghi comuni sul loro conto.
A partire da Febbraio partiranno i concorsi per dotare l'Ente di altre 9 persone, in prevalenza tecnici assolutamente necessari per la gestione del Piano.e le numerose attività e responsabilità dell’Ente.


3) Il Parco produce: arte, cultura, tecnologia.

Il trasferimento nel territorio di attività ad alto valore aggiunto e basso impatto ambientale rappresenta una scelta strategica del Parco dell'Aspromonte. Questa scelta è legata alla filosofia complessiva che ispira l’azione del Parco : rivitalizzare le aree interne, accrescendone gli spazi culturali, ricreativi, di lavoro qualificato al fine di rendere più vivibili i centri urbani ed i villaggi, rispondendo ai bisogni delle nuove generazioni. In questa direzione ci siamo mossi fin dall'inizio e quest'anno possiamo vedere i primi frutti del lavoro fatto.

Nella prossima primavera verranno inaugurati :
a) Un Master sulla progettazione e gestione delle energie rinnovabili, in collaborazione con l’Università di Reggio Calabria, la Comunità Montana di Cinquefrondi, il Comune di S.Giorgio Morgeto, sede del corso di master E’ un’iniziativa di grande livello, non solo perché è il primo master italiano totalmente dedicato alla progettazione e gestione delle energie rinnovabili, ma il contributo di studi e proposte tecniche che ne scaturiranno per il territorio del Parco. Se si pensa, vedi punto sub g), che il Parco si accinge a partire con una produzione significativa di energia eolica, si comprende ancora di più l’importanza strategica, per le finalità del Parco, di questo master.

b) Un Master sulla "progettazione e gestione dei progetti nell’ambito della cooperazione internazionale, il master promosso dal C.R.I.C: (Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione), vede la partecipazione dell’Università di Milano, Reggio Calabria e, per la parte finale del Parco dell’Aspromonte. Il master è stato inaugurato il 9/1/2001, con la presenza di 25 corsisti scelti su 140 che ne avevano fatto richiesta. La parte finale del master, nel mese di maggio-giugno, prevede uno stage nel Comune di Bova, all’interno del Parco, dove i corsisti saranno chiamati a cimentarsi su progetti mirati alla valorizzazione del Parco

c) Una scuola di giornalismo ambientale, la prima in Italia, per pubblicisti e giornalisti che vogliono specializzarsi in questo settore e che verrà localizzato a Cittanova, un Comune che ha ormai dimostrato di avere una spiccata vocazione culturale e scientifica. Il corso è organizzato insieme alla rivista Nuova Ecologia, organo di Lega Ambiente e vedrà per due mesi e mezzo la presenza di una sessantina di corsisti

d) Un corso di scrittura creativa, da tenersi a Polsi, della durata di 2 mesi su base modulare, all'interno del rilancio delle attività del parco letterario Corrado Alvaro, dove sono previste la segnalazione di sentieri alvariani legati al circuito delle “pietre” e delle fontane nell’area di S. Luca. All’interno del territorio del Parco. All’inaugurazione, prevista ai primi di giugno, è stato invitato una delle figure più prestigiosa della letteratura latinoamericana.

Entro la prossima estate verranno realizzate le seguenti attività:

e) recupero estetico e restauro conservativo di siti all’interno del centro storico di Samo come primo progetto pilota di recupero estetico-ambientale, realizzato dall’Accademia di Belle Arti, patrocinato e cofinanziato dal Parco Si tratta di una scommessa di alto profilo che tende a dimostrare come la valorizzazione della creatività e dei talenti presenti in questa provincia possa far rinascere “esteticamente” i nostri Comuni, abbandonati e degradati da troppi anni, dove il grigio ed il non-finito si scontra con la bellezza dei paesaggi naturali..

f) Una scuola estiva per "archi, fiati e cori" in collaborazione con l'Accademia Hipponiana, tale scuola verrà localizzata in un comune all’interno del Parco e prevede un numero di 40 corsisti che, fra l’altro, saranno impegnati in concerti. in diversi comuni del Parco

g) L'avvio dei lavori di costruzione di una prima "FATTORIA EOLICA" in località "area di vento" nel Comune di Scido. Riteniamo questa una scelta fondamentale sia per la valorizzazione di un'importante fonte di energia rinnovabile, sia per l'autofinanziamento dei Comuni e del Parco. Ci siamo già mossi in questa direzione con la costituzione di un'apposita società, denominata EOLO 2001, che vede il Parco capofila insieme a sette Comuni aspromontani interessati all'operazione: S. Giorgio Morgeto, Cittanova, Scido, Canolo, Mammola, Cinquefrondi, Cardeto. Data la rilevante valenza eolica degli altopiani dell'Aspromonte, come testimoniano seri studi scientifici, pensiamo di costruire diverse Fattorie Eoliche nelle aree vocate, tenendo sempre presente il rispetto dei paesaggi e le emergenze naturalistiche.

h) L'emissione di B.O.A. (Buoni Ordinari Aspromonte), su cui si è già trovato un accordo di massima con la Banca popolare Etica di Padova ci permette di finanziare immediatamente l'operazione.


INFORMAZIONE, PROMOZIONE,EDUCAZIONE AMBIENTALE


Molti cittadini si sono lamentati della scarsa informazione che si registra sulle attività del Parco
Per affrontare la questione abbiamo costituito un Ufficio Stampa che sarà operativo dal mese di Febbraio e che avrà come compito specifico quello di realizzare un mensile “PARCO-INFORMA” che verrà distribuito, inizialmente, nelle edicole della provincia di Reggio e nelle città di Messina e Catania
Stiamo studiando accordi con le TV locali anche in virtù del fatto che una parte della scuola di “giornalismo ambientale” prevede degli stage radio-televisivi e la produzione di materiali sul Parco.
E’ allo studio la produzione di un serial televisivo dedicato all’Aspromonte che ha come obiettivo prioritario quello di smontare alcuni pregiudizi ancora radicati nel nostro paese nei confronti di questa splendida montagna.
Rispetto alla promozione turistica è allo studio una proposta complessiva. Nel corso del ‘2000 è stato approvato dal Consiglio Direttivo un progetto di massima che prevede la realizzazione di un documentario, girato nel territorio del Parco, che ha come obiettivo principale quello di far conoscere la realtà economia, sociale e culturale, nonché le valenze naturalistiche, del Parco, smontando luoghi comuni e pregiudizi che per troppo tempo hanno marchiato l’Aspromonte.
Relativamente alla crescita della domanda del turismo “escursionista” l’Ente ha avviato una collaborazione con la società Pangea che in diversi Parchi italiani ha già operato con successo nella formazione e selezione delle guide del Parco. Entro la prossima primavera riteniamo realistico che anche il Parco d’Aspromonte sarà dotato di un numero adeguato di guide, il cui elenco verrà pubblicizzato e diffuso presso tutte le strutture turistiche della provincia reggina. Per una valorizzazione di questo servizio si prevede di rinsaldare gli accordi di collaborazione con il Consorzi turistici operanti nel territorio del Parco e nelle aree contigue.
Riguardo all’educazione ambientale sono stati finanziati diversi programmi, promossi da alcune associazioni che sono in corso di realizzazione. Nello specifico vorremmo quest’anno avviare, soprattutto a livello di scuole elementari e medie dentro il Parco, un programma di educazione alimentare che sia legato alla conoscenza ed uso dei prodotti locali. Per rendere più concreto e visibile questo rapporto con le risorse del territorio pensiamo di offrire ad i ragazzi di alcune scuole,localizzate nell’area del Parco ” una spremuta di arancia ogni mattina per due mesi, dando un messaggio concreto rispetto ad una grande risorsa alimentare che viene sempre più abbandonata o distrutta.

Infine, per rafforzare il legame con il territorio,per concorrere all’autofinanziamento del Parco, in accordo con le associazioni ambientaliste, abbiamo pensato di introdurre, per quest’anno a titolo sperimentale, una tessera “AMICI del PARCO”, del valore di lire 30.000, che andrà a costituire un fondo finalizzato ad alcune attività di carattere sociale e ambientale che saranno individuate dal Consiglio Direttivo, sentite le associazioni che aderiscono all’iniziativa..


TUTELA AMBIENTALE : alcune priorità

Nell’ambito della tutela ambientale riteniamo urgenti il varo delle seguenti misure che faranno parte del Regolamento del Parco :

a) Rifiuti ; la pessima abitudine ad abbandonare sacchetti di rifiuti nei boschi e nelle aree pic nic ha raggiunto, la scorsa estate, livelli intollerabili. Il nostro appello, riportato dalla stampa locale, ha sortito un paradossale effetto: per evitare che i cani randagi aprissero le buste e spargessero i rifiuti sul terreno, i nostri concittadini hanno avuto l’idea geniale di appendere i sacchetti di plastica agli alberi !!
Stiamo per varare delle direttive molto severe per chi pensa che si possa continuare a sporcare e devastare la nostra terra restando impuniti

b) Raccolta funghi; anche in quest’ambito si registrano comportamenti che vanno repressi. Ci riferiamo in particolare all’uso di roncole e altri arnesi per rimuovere il terreno ed all’uso di buste di plastica che non permettano alle spore di ritornare sulla terra. Sono previste sanzioni che scoraggino l’uso di queste pratiche incivili. Resta libera la raccolta di funghi in quanto riteniamo che i tempi non siano ancora maturi per una regolamentazione.

c) antincendio, abbiamo già richiamato i l successo che la nostra azione ha riscosso nell’estate del ‘2000. Pensiamo di allargare l’intervento in collaborazione con il CTA ed il Corpo Forestale dello Stato.

d) dissesto idrogeologico, in questo campo si rimanda la strategia e le modalità d’intervento al piano stralcio che alcuni esperti stanno elaborando e consegneranno entro il mese di marzo.

e) sentieristica, sta per essere avviato il bando di gara per la sistemazione di sentieri naturalistici individuati, da uno studio apposito, come sentieri fruibili



SCIENZA E CULTURA : alcune iniziative specifiche

A ) Convegnistica. nel corso dell’anno saranno organizzati tre Convegni a carattere nazionale, di cui uno dedicato alla “pianificazione dei parchi”, uno relativo allo “progettazione finalizzata allo sviluppo locale”, uno relativo ai temi della tutela ambientale e della difesa del territorio, ed un Forum internazionale con i parchi e le aree protette del Mediterraneo finalizzato alla reciproca conoscenza e cooperazione.

B) Studi ed Indagini per i siti di interesse storico e culturale Tali studi dovranno portare all’elaborazione e promozione di carte tematiche Una particolare attenzione verrà data al censimento delle grotte e delle gole presenti nel territorio del Parco.

C) Campi Internazionali. L’esperienza dell’anno scorso con lo SCI (Servizio Civile Internazionale) ci ha fatto prendere coscienza della valenza dei “campi internazionali” ed anche dei loro limiti. Un dato positivo è sicuramente quello dello scambio che si crea con i giovani del luogo e con la cultura locale. Volendone organizzare altri è fondamentale che il Parco individui un tutor che li guidi e li coordini, non sovraccaricando gli Uffici con compiti che spesso richiedono una grande disponibilità di tempo.


D) I quaderni del Parco. In base ad una proposta di massima dell’ Editore Rubettino, che prevede la creazione di una collana dedicata al Parco dell’Aspromonte, è allo studio la programmazione di una serie di testi che abbiamo denominato “ i quaderni del Parco”, che mirano ad una maggiore conoscenza scientifica e culturale del nostro territorio.

E) Paleariza e Sentieri Sonanti, i due eventi culturali che hanno riscosso un notevole successo l’anno scorso, verranno riproposti e rilanciati, allargando l’area dei paesi coinvolti.

F) Forum dei Parchi mediterranei E’ allo studio una proposta per la prossima estate di organizzare nell’area del Parco un meeting dei Parchi del Mediterraneo per mettere a confronto idee ed esperienze, stringere rapporti di collaborazione, in linea con il programma di cooperazione con i Parchi dei Balcani che l’Aspromonte ha già avviato ed intende realizzare. Riteniamo, infatti, che i Parchi possano giocare un ruolo non secondario per rafforzare i programmi euromediterranei di tutela ambientale e di ecosviluppo.
Su questa linea il Parco d’Aspromonte ha già avviato rapporti di collaborazione con altri Parchi del Mezzogiorno ed intende utilizzare l’occasione di questo Forum dei parchi del Mediterraneo per rendere più visibile il ruolo che il Mezzogiorno può giocare nel bacino del Mediterraneo.


PROGRAMMI a MEDIO TERMINE

1) Il Marchio di Qualità del Parco e la valorizzazione dei prodotti del Parco.
Nel corso del ‘2000 abbiamo iniziato a lavorare in questa direzione. Il primo passo è stato quello di fare un censimento sulle attività produttive all’interno del Parco, di ricostruire le filiere produttive, di reperire dati sugli sbocchi di mercato. Grazie al lavoro dei nostri quattro borsisti e della coordinatrice, siamo alla fase finale ed entro marzo potremo partire con le procedure idonee ad arrivare al “Marchio di qualità”
Accanto a questa scelta strategica ed in attesa che le procedure siano perfezionate riteniamo importante fare alcuni passi concreti per la valorizzazione dei prodotti locali. Sono tante le iniziative che stiamo elaborando, ma val la pena, per la sua valenza simbolica, citare il caso della lana che i pastori, ormai da qualche decennio, bruciano in gran parte perché non trovano più chi l’acquista. Abbiamo iconosciuto uno specialista del settore, una donna francese che opera con una cooperativa di trasformazione e filatura della lana a Briançon, che è venuta ad analizzare la lana delle pecore aspromontane ed ha trovato che può essere valorizzata per tessere alcune pezzane, tappeti ed altri prodotti tipici della tradizione. Pensiamo di favorire questo processo offrendo un contributo a quei giovani, ce ne sono ancora in questa provincia, che hanno ripreso, sia pure a fini turistici, l’uso della lana locale.

2) Sostegno alle attività ecocompatibili.
La promozione di attività economiche sostenibili rientra tra le priorità statutarie dell’Ente. Intendiamo quest’anno procedere, sia pure in via sperimentale, ad incentivare e promuovere alcune attività specifiche legate alla pastorizia, alla valorizzazione dei frutti di bosco, all’artigianato artistico e di qualità. Nel piano socio-economico verranno meglio dettagliate le attività e le priorità che l’Ente si vuole dare in questa importante attività di supporto alle strutture economiche e sociali presenti nell’area.


3) Centro ricovero per il randagismo e la cura di animali in difficoltà

Abbiamo registrato molte lamentele sugli effetti prodotti dal randagismo e ci siamo attivati per individuare delle risposte adeguate. In particolare, esponenti calabresi dell’ENPA e della LAV ci hanno proposto dei progetti che stiamo esaminando e, allo stesso tempo, cercando i siti più idonei.


4)Apertura dei Centri Visita e Porte d’accesso al Parco

Entro l’anno in corso anche il Parco d’Aspromonte avrà i suoi Centri visita e Porte d’accesso. Crediamo che almeno tre centri potranno essere inaugurati. Abbiamo scelto di specializzare ciascun centro, con l’uso delle più moderne tecnologie della comunicazione, in modo che rappresenti un punto di interesse reale e sia visitato dai turisti, dalle scolaresche ecc. Per esempio, la Porta d’Accesso di Gerace sarà dedicata alla storia della Magna Grecia nell’area della Locride, con ricostruzioni computerizzate, sale immersive, ecc. ; con lo scopo di far entrare i visitatori a contatto con quella grande civiltà.


5)Creazione di una rete di rifugi per l’escurzionismo ed il turismo scolastico

Il turismo escursionistico è un fenomeno in cresciuta in tutta l’Europa. L’Aspromonte purtroppo non è ancora attrezzato per essere attraversato a piedi senza una tenda, in quanto è privo di una rete di rifugi.
In questa direzione siamo già partiti con l’acquisizione di un Ostello della gioventù in area Nardello, mai aperto a dieci anni dalla sua edificazione, e che pensiamo possa rappresentare un primo tassello della rete che vogliamo costruire. Un altro ostello che potrà fungere anche da rifugio si trova sullo Zomaro e sta per essere ultimato dal Comune di Cittanova con un finanziamento del Parco.
Il Parco è impegnato a trovare caselli forestali dismessi e quant’altro possa essere recuperato per questo scopo.


6)Centro di Ecologia Aspromontano

Sul modello del “Centro di Ecologia Alpina” che sorge sul monte Bondone e dove lavorano 25 ricercatori vorremmo, con l’ausilio delle Università, con il contributo del POR Calabria, creare un Centro di ricerca sugli ecosistemi, sul contributo che il territorio aspromontano può dare per il riequilibrio ambientale e d il recupero di biodiversità.

7)Bilancio Ambientale e Bilancio Socio-Economico

Si tratta di due strumenti di gestione del territorio di straordinaria importanza.
Riteniamo che in un domani non lontani tutti gli enti locali dovranno dotarsi di questi strumenti per monitorare il territorio. Nell’anno in corso saremo in grado di stilare il primo bilancio socio-economico del Parco che ci darà dei dati sulle modificazioni intervenute in un anno in termini di reddito, occupazione, consumi, ecc.
Per il bilancio ambientale, stanno partendo adesso le borse di studio che ci consentiranno di iniziare questa fondamentale ricerca.

La scelta di questi strumenti va letta all’interno di una linea politico-culturale che vede il Parco come un laboratorio dello sviluppo locale sostenibile e non come pura conservazione del “fortino” o oasi incontaminata. Riteniamo che non solo sia una scelta obbligata in un mondo sempre più globalizzato, ma anche che sia una scelta “didatticamente” corretta “: o i Parchi riescono a porsi come punto di riferimento, di emulazione del resto del territorio o verranno ingoiati dai processi di omologazione e ipermercificazione imperanti.


PROGRAMMI A MEDIO–LUNGO TERMINE


1) Reintroduzione, Ripopolamento Fauna. E’ questa una richiesta che ci viene da più parti e che trova, in diversi Consiglieri, una notevole sensibilità e voglia di fare su questo obiettivo. C’è da dire che non si tratta di operazioni facili ed a tempi brevi,come piu volte ha sottolineato il Consigliere Prof. Tripepi. In ogni caso alcuni primi passi si stanno facendo in questa direzione. Grazie all’interessamento del Consigliere Caruso è stato finanziato uno studio preliminare finalizzato al ripopolamento del “gufo reale” all’interno del Parco. Pensiamo che altri studi e piani di reintroduzione e ripopolamento andranno inseriti nelle strategie del Piano.

2) Rinascita dei Comuni abbandonati, frazioni, contrade, villaggi rurali. Dentro il territorio del Parco sono presenti due Comuni totalmente abbandonati (Africo Vecchio e Roghudi ) alcuni Comuni in via di abbandono definitivo (come Gallicianò) e diverse frazioni, contrade e villaggi rurali. Una stima prudenziale indica che ci sono spazi abitabili e recuperabili per circa 20.000 persone (tenendo presente la popolazione che vi viveva ancora nel ’51 ). Se continua questo trend decennale ci ritroveremo al 2010 con almeno altri cinque Comuni abbandonati, una perdita gravissima in termini di patrimonio architettonico, culturale e sociale. Dobbiamo invertire questa nefasta tendenza. Guardando al resto d’Europa registriamo un numero crescente di persone che si trasferiscono in eco-villagi, lasciando città e tristi lavori sotto la luce al neon. Crediamo che i tempi siano maturi per lanciare una campagna europea sotto questo slogan

“ Il Parco d’Aspromonte vi offre 20.000 posti di lavoro vitali “

dove per “vitali” intendiamo, lavori dotati di senso, a contatto con la natura, immersi in splendidi paesaggi.
E’ una campagna diretta in particolare a quelle fasce di popolazione del nord Italia e centro-nord Europa che sono alla ricerca di esperienze vitali o soffrono (come i pensionati) per l’esclusione sociale ed l’ozio forzato in una società fatta solo per chi è giovane e ricco.
Il Parco potrà offrire una serie di servizi, nonché un contributo per il recupero delle case e la rimessa a coltura della terra. Come strategia di breve periodo intendiamo incontrare alcune Comunità di recupero, alcune delle quali già operano nel territorio del Parco, per avviare uno studio di fattibilità per la rinascita di una contrada, villaggio o Comune che è stato abbandonato.

3 ) APE -Appennino Parco d’Europa. E’ questo un programma nazionale che, dopo tanti anni di discussione vede finalmente l’avvio. L’idea-forza è quella di creare un unico corridoio ecologico nel nostro Appennino. Il Parco d’Aspromonte è stato chiamato a presentare una proposta per creare un corridoio ecologico tra l’Aspromonte e le Serre.

4 ) Riattivazione di linee ferroviarie che collegano il Parco con la piana di Gioia Tauro ed in particolare ripristino della ferrovia “Taurianense”, per la promozione turistica, il collegamento mare - monte e la riduzione del flusso veicolare e della conseguente mitigazione dell’impatto ambientale.


PROGRAMMI ED ATTIVITA’ IN CORSO DI SVOLGIMENTO

Le attività e gli interventi in corso di attuazione e/o in fase d’avvio saranno effettuate secondo le modalità già stabilite, fatta salva la possibilità di introdurre procedure, criteri e modalità attuative, previste nel “Piano di gestione” 2001, per accelerarne la realizzazione.
In ogni caso le opere ed i servizi, già programmate, da realizzarsi sia a cura dell’Ente Parco che in collaborazione con gli enti locali (comuni e comunità montane), debbono essere fortemente accelerate con l’individuazione di tempi di progettazione ed esecuzione, pena la revoca delle risorse finanziarie e l’individuazione di nuove modalità operative.



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