IL DIRITTO DEI PARCHI NAZIONALI Archivio sistematico dei provvedimenti a carattere generale dei Parchi nazionali Parco nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna - Adeguamento della Pianta Organica alle indicazioni formulate dai Ministeri competenti (deliberazione del Consiglio direttivo n. 81/B del 29 novembre 1994). IL CONSIGLIO DIRETTIVO Vista la propria deliberazione n. 134 del 25 giugno 1994 con la quale si è provveduto all'approvazione della proposta di Pianta Organica del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna; Preso atto che il Ministero dell'Ambiente, Servizio Conservazione della Natura con nota in data 28 settembre 1994 ha espresso parere favorevole di massima per l'approvazione della Pianta Organica di cui sopra proponendo alcune integrazione della stessa; Preso altresì atto della nota n. 189327 del 13 ottobre 1994 con la quale il Ministero del Tesoro - Ragioneria Generale dello Stato - Ispettorato Generale per gli Ordinamenti al Personale ha ritenuto congrua la proposta di pianta organica sottolineando la necessità di armonizzare i profili professionali, le relative declaratorie e le modalità di accesso all'impiego con i disposti di cui al D.P.R. 1 marzo 1998 n. 285; Vista la nota n. 4131/94/7.519 dell'8 novembre 1994 della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica, con la quale, nel precisare di non avere osservazioni da formulare in ordine all'articolazione delle unità organiche proposte, si sottolineava la necessità di predisporre una proposta di ordinamento dei servizi da adottarsi con apposita deliberazione dell'Ente Parco; Ritenuto opportuno provvedere ad adeguare la proposta di Pianta Organica a quanto richiesto dai Ministeri sopra richiamati ed in particolare: a) modificare la denominazione dei servizi secondo quanto richiesto dal Ministero dell'Ambiente procedendo alla relativa e conseguente correzione delle tabelle di organigramma; b) stralciare dal conteggio dei dipendenti della Direzione la posizione di Direttore in quanto figura a se non di ruolo; c) aggiornare ed integrare le declaratorie relative ai compiti della Direzione del Servizio Promozione Conservazione Ricerca e Divulgazione; d) stralciare i profili professionali con relative declaratorie con rimando integrale alle previsioni ed al dettato del D.P.R. 1 marzo 1988, n. 285 così come richiesto sia dal Ministero dell'Ambiente che dal Ministero del tesoro; DELIBERA - di riadottare la proposta di Pianta Organica dell'Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna così come da documento allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante, documento che accoglie le osservazioni e le proposte di integrazione avanzate dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero del Tesoro; - di prevedere alla scadenza del prossimo biennio la rilevazione dei carichi di lavoro (metodologia e verifica) ai sensi del combinato disposto dell'art. 3, comma, della Legge 537/1993 e dell'art. 31 del decreto legislativo 29/1993; - di rimandare ad apposito atto deliberativo la proposta di ordinamento dei servizi. Il suesteso schema di deliberazione sottoposto ai voti per alzata di mano, viene approvato (omissis) ENTE PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI-MONTE FALTERONA-CAMPIGNA PROPOSTA DI PIANTA ORGANICA 1. premessa La definizione della pianta organica di un Ente di nuova istituzione, quale è l'Ente Parco nazionale delle Foreste Casentinesi-Monte Falterona Campigna, tenuto conto delle disposizioni vigenti ed in particolare del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e della legge 24 dicembre 1993, n. 537, rispettivamente in materia di organizzazione delle amministrazioni pubbliche e di interventi correttivi di finanza pubblica, non può comunque prescindere dagli scopi e dalle finalità istitutive dell'Ente che costituiscono gli elementi di orientamento dell'attività dell'Ente stesso. Per questo motivo pare, innanzi tutto, opportuno e necessario richiamare le finalità istitutive del Parco che discendono direttamente dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, e dal precedente decreto del Ministro dell'Ambiente del 14 dicembre 1990 con il quale sono state puntualmente individuate, all'articolo 1, le finalità del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi-Monte Falterona-Campigna Tali finalità possono essere, sinteticamente, ricondotte alla tutela dell'ambiente naturale, alla programmazione ed alla pianificazione del territorio protetto, alla valorizzazione del rapporto uomo-natura attraverso attività culturali e didattiche e mediante una corretta fruizione del Parco. In queste materie ed in una loro organizzazione funzionale possono e debbono essere ritrovati gli elementi organizzativi che consentano di costruire una razionale proposta di pianta organica. In una tale costruzione non si può peraltro prescindere dalla questione finanziaria che, anche nello specifico tema delle aree protette e della relativa strutturazione dei soggetti gestionali, trova un puntuale riferimento normativo nell'articolo 9, comma 14, della legge 394/91 laddove recita che "la pianta organica di ogni Ente Parco è commisurata alle risorse finalizzate alle spese per il personale ad esso assegnate" e, nel caso specifico dell'Ente Parco nazionale delle Foreste Casentinesi-Monte Falterona-Campigna, nello stesso decreto di istituzione dell'Ente (D.P.R. 12 luglio 1993) che, all'articolo 1, comma 9, stabilisce che la dotazione organica è definita con decreto del Ministro dell'Ambiente di concerto con il Tesoro. Su questo ultimo punto vi è peraltro da sottolineare che lo stesso articolo 9 della legge 394/91, laddove, al comma 9, prevede espressamente che "lo Statuto dell'Ente definisce in ogni caso l'organizzazione interna", di fatto impone una diretta partecipazione al processo di formazione della pianta organica del Consiglio direttivo dell'Ente Parco che non può esimersi dalle funzioni di proposta organizzativa, attraverso la definizione di una proposta di pianta organica, ferma restando la potestà di approvazione definitiva da parte del Ministro dell'Ambiente. Come si è precedentemente sottolineato, la costruzione di una pianta organica non può prescindere dalle finalità istitutive del Parco, finalità che si traducono in compiti esecutivi puntuali e facilmente individuabili e delimitabili. Tra tali compiti ve ne è peraltro uno, quello della sorveglianza del territorio, che discende dal fine principale della tutela e della salvaguardia dell'ambiente naturale, che trova già una prima risposta organizzativa nella stessa legge 394/91 che stabilisce, all'articolo 21, che "la sorveglianza sui territori delle aree naturali protette di rilievo internazionale e nazionale e esercitata, ai fini della presente legge, dal Corpo Forestale dello Stato senza variazioni alla attuale pianta organica dello stesso". Questa norma non esime comunque il Consiglio direttivo dall'individuare, nella proposta di pianta organica, una quantificazione numerica del personale necessario per una corretta sorveglianza dell'area protetta da porre alle dipendenze funzionali dell'Ente. 2. proposta organizzativa Partendo dai presupposti, principalmente giuridici, richiamati nella premessa e rifacendosi alle finalità istitutive del Parco, possono essere individuate quattro funzioni principali dell'Ente, riconducibili a quattro servizi: 1 - servizio amministrativo, finalizzato al conseguimento dell'obiettivo di garantire il funzionamento della struttura e di permettere l'emanazione dei provvedimenti essenziali per lo svolgimento delle funzioni connesse alla stessa esistenza dell'Ente; 2 - servizio programmazione e pianificazione, finalizzato al conseguimento dell'obiettivo di predisporre gli strumenti di governo del territorio e di verificarne l'efficacia anche attraverso le forme di controllo ritenute necessarie; 3 - servizio promozione, finalizzato al conseguimento dell'obiettivo di promuovere le attività di informazione, di immagine, di conoscenza del territorio, di sviluppo delle economie compatibili, di organizzazione della fruizione e di servizio all'utenza, anche ai fini di trasparenza di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241. 4 - servizio sorveglianza, finalizzato al conseguimento dell'obiettivo di garantire la vigilanza del territorio al fine di mantenerne le caratteristiche naturali ed ambientali e di costituire punto di riferimento per l'educazione all'uso dell'ambiente naturale, garantendo altresì il rispetto delle norme che regolano i comportamenti all'interno del Parco. Un'organizzazione di questo tipo, che trova conforto in analoghe forme organizzative di altre aree protette in Italia ed all'estero, deve comunque essere coordinata dalla figura del Direttore le cui competenze debbono pertanto essere ricondotte ad un ruolo manageriale che consenta di garantire: il corretto funzionamento della struttura, attraverso il coordinamento e la gestione del personale; il controllo sulla gestione amministrativa; la predisposizione in modo corretto ed adeguato degli strumenti di programmazione e di pianificazione territoriale nel rispetto delle leggi che regolano il settore; la fruizione del Parco senza influenze negative sull'ambiente naturale e con l'incentivazione delle strutture di ricezione sia attraverso l'intervento diretto dell'Ente, sia attraverso l'utilizzazione delle fonti finanziarie di origine pubblica, ivi comprese quelle comunitarie, e di origine privata. L'organigramma che deriva da questo scenario può essere così sintetizzato: (omissis) Una struttura così articolata, che corrisponde anche ai criteri organizzativi richiamati all'articolo 5 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, può tradursi in una corretta quantificazione del personale distribuito per livelli funzionali utilizzando una metodologia di rilevamento dei carichi di lavoro: tale metodologia è peraltro inapplicabile, ancorché non ancora individuabile, a fronte di un Ente nuovo per il quale non possono essere predeterminati parametri certi di funzionalità. La soluzione proposta con il presente documento prescinde pertanto necessariamente dalla determinazione dei carichi di lavoro e si colloca in un quadro di definizione di struttura riferito ad analoghe situazioni sia nazionali (ad es. Parco nazionale del Gran Paradiso), sia regionali (ad es. struttura organica delle aree protette regionali del Piemonte, pianta organica del Parco naturale del Ticino lombardo). La suddivisione dei compiti porta a definire una struttura così ripartita per aree: Area 1: Direzione E' composta dal Direttore e da un servizio di direzione che comprende: 1 segretario di direzione (VII qualifica) 1 addetto al protocollo-archivio-dattilografia-gestione del personale (VI qualifica) 1 dattilografo (V qualifica) 1 operatore di segreteria (III qualifica) Totale area 1 (1 Direttore + 4 dipendenti) 1 VII qualifica 1 VI qualifica 1 V qualifica 1 III qualifica Area 2: Servizio amministrativo L'articolazione del servizio prevede la copertura dei seguenti posti: 1 responsabile di servizio (VIII qualifica), in possesso di laurea in legge o equipollente 1 esperto amministrativo (VII qualifica), in possesso di laurea in economia e commercio o equipollente 1 ragioniere o titolo equipollente (VI qualifica) 1 esperto di area informatica (V qualifica) Totale area 2 (4 dipendenti): 1 VIII qualifica 1 VII qualifica 1 VI qualifica 1 V qualifica Area 3: Servizio Pianificazione e gestione delle risorse Al servizio sono assegnati sette dipendenti così suddivisi per competenze: 1 responsabile di servizio (VIII qualifica), in possesso di laurea tecnica 3 tecnici del territorio (VII qualifica), in possesso di lauree tecniche 1 geometra-disegnatore o titolo equipollente (VI qualifica) 1 tecnico perito agrario o equipollente (VI qualifica) 1 esperto del territorio di area informatica o equivalente (V qualifica) Totale area 3 (7 dipendenti): 1 VIII qualifica 3 VII qualifica 2 VI qualifica 1 V qualifica Area 4: Servizio promozione, conservazione, ricerca e divulgazione della natura E' composta da quattro dipendenti così suddivisi: 1 responsabile di servizio (VIII qualifica), in possesso di laurea 1 esperto di comunicazione (VII qualifica) laureato 1 disegnatore o equipollente (VI qualifica) 1 esperto del territorio di area informatica o equivalente (V qualifica) Totale area 4 (4 dipendenti): 1 VIII qualifica 1 VII qualifica 1 VI qualifica 1 V qualifica Area 5: Servizio sorveglianza Tenuto conto della superficie del Parco (37.000 ettari circa) e del rapporto di una guardia ogni 1000 ettari che normalmente viene utilizzato in condizioni morfologiche quali quelle delle Foreste Casentinesi, è necessario che il Corpo Forestale dello Stato metta a disposizione per la sola sorveglianza (escludendo pertanto quelle funzioni che in altre realtà territoriali similari sono affidate a questi dipendenti, come l'accompagnamento di comitive, l'educazione ambientale etc.) almeno 34 Guardie, 3 Sottufficiali ed un Ufficiale, per un totale di 38 dipendenti. Totale area 5 (38 dipendenti): 1 Ufficiale 3 Sottufficiali 34 Guardie In considerazione dell'affidamento ope legis della sorveglianza al Corpo Forestale dello Stato, la presente pianta organica non prende in considerazione, oltre alla proposta sopra formulata, i profili dei dipendenti in questione e le conseguenti funzioni, ferma restando la dipendenza funzionale dall'Ente. La proposta articolata in aree sopra descritta porta ad una struttura complessiva così articolata: 1 Direttore 3 VIII qualifica 6 VII qualifica 5 VI qualifica 4 V qualifica 1 III qualifica + 34 Guardie, 3 Sottufficiali ed 1 Ufficiale del C.F.S. per un totale di 1 Direttore, più 19 dipendenti complessivi, più i 38 dipendenti dell'area di sorveglianza. Una tale previsione, con riferimento alle risorse finanziarie, dovendosi rapportare esclusivamente alle 20 figure professionali di competenza dell'Ente Parco, porta ad una stima annua di spesa (anno base 1994) di complessive £ 1.000.000.000 (un miliardo). 3. funzioni della struttura: articolazione per aree 3 1. Direzione Alla direzione, intesa come area di servizio, afferiscono i compiti di coordinamento generale della struttura e di supporto agli organi dell'Ente Parco. Le attribuzioni del servizio possono essere così elencate: - segreteria degli organi dell'Ente (convocazioni, verbalizzazioni, pubblicazioni all'Albo Pretorio, rapporti con gli organi di controllo) - rapporti con il Presidente ed i singoli Consiglieri - attività di supporto direttivo alla Comunità del Parco - coordinamento del personale - gestione del personale (fascicoli personali, piani ferie, concorsi pubblici, mobilità interna ed esterna, rapporti sindacali, contratti di lavoro) - verifica gestione amministrativa dei servizi - verifica delle procedure di programmazione e di pianificazione - programmazione generale e regolamenti - coordinamento funzionale della sorveglianza - rapporti con l'esterno (Associazioni, Organizzazioni di categoria etc.) - rapporti con strutture esterne (Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane) - segreteria generale dell'Ente (raccolta Gazzette Ufficiali, Bollettini Ufficiali delle Regioni, ogni altro documento utile al funzionamento amministrativo dell'Ente) - stipulazione contratti ed atti conseguenti (registrazioni, vertenze, liti, cause, transazioni etc.) - protocollo generale - archivio generale - filtro telefonico - servizio dattilografia centralizzato - spedizione della posta - predisposizione degli atti deliberativi e dei provvedimenti degli organi dell'Ente di competenza della direzione in relazione ai compiti sopra elencati - corrispondenza di competenza della direzione 3.2. Servizio amministrativo Le funzioni del servizio sono le seguenti: - stipendi del personale (calcolo del trattamento economico, contributi, trattenute, adempimenti fiscali, rapporti con gli Istituti previdenziali ed assistenziali) - predisposizione e gestione dei bilanci preventivi e delle loro variazioni ed assestamenti e dei conti consuntivi - tenuta dei mastri e gestione degli impegni di spesa, mandati e reversali - servizio ragioneria - aggiornamento giuridico-legislativo (CEE, G.U., BUR, giurisprudenza) - gestione gare (appalti, licitazioni etc.) - gestione economale (cassa economale, contabilità, acquisti, distribuzione beni e gestione servizi) - inventario - gestione magazzino materiali e beni di consumo - gestione automezzi (manutenzione, buoni benzina etc.) - supporto giuridico per la stipulazione di contratti, convenzioni etc. - collaborazione con la direzione per la predisposizione dei regolamenti a contenuto amministrativo - informatizzazione dei servizi - gestione del patrimonio - predisposizione degli atti deliberativi e dei provvedimenti degli organi dell'Ente di competenza del servizio in relazione ai compiti sopra elencati - corrispondenza di competenza del servizio 3.3 Servizio Pianificazione e gestione delle risorse I compiti del servizio sono così riassumibili: - predisposizione degli atti tecnici finalizzati alla elaborazione degli strumenti di programmazione socio-economica, in collaborazione con il servizio promozione, conservazione e divulgazione della natura - predisposizione degli atti tecnici finalizzati alla elaborazione degli strumenti di pianificazione territoriale - predisposizione, anche in collaborazione con strutture esterne, dei piani settoriali (forestali, faunistici, di intervento, dei sentieri, delle infrastrutture etc.) - studi e ricerche in materie tecniche - sopralluoghi - gestione degli strumenti di pianificazione del territorio - collaborazione con gli Enti con competenze territoriali (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane) per la verifica della strumentazione urbanistica - collaborazione con la direzione per la predisposizione dei regolamenti a contenuto programmatorio o pianificatorio - rapporti con gli organismi e le organizzazioni di categoria per la programmazione socio-economica e territoriale - istruttorie tecniche (pareri, nulla osta, danni alle colture agrarie ed alle foreste, verifiche urbanistiche) - partecipazione alle procedure di VIA - interventi di manutenzione urgente e pronto intervento in collaborazione con soggetti esterni - predisposizione degli atti deliberativi e dei provvedimenti degli organi dell'Ente di competenza del servizio in relazione ai compiti sopra elencati - corrispondenza di competenza del servizio 3.4. Servizio promozione, conservazione, ricerca e divulgazione della natura I compiti del servizio sono così elencati: - biblioteca di servizio - predisposizione materiale informativo di base (depliant, brochure, pubblicazioni varie) - rassegna stampa - rapporti con gli organi di informazione - organizzazione e predisposizione centri visita e musei del Parco - gestione, in collaborazione con soggetti esterni, dei centri visita e dei musei del Parco - organizzazione mostre ed esposizioni - organizzazione manifestazioni ricreative, didattiche, culturali e promozionali - gestione dell'educazione ambientale in rapporto con soggetti specializzati (Istituti di educazione ambientale, guide del Parco, cooperative etc.) - collaborazione con Istituti specializzati, Università, Centri di ricerca - ricerca scientifica diretta e coordinamento, vigilanza e organizzazione di ricerche commissionate o realizzate da terzi - convenzioni e contratti di ricerca - censimenti - studio, gestione, manipolazione, cattura e recupero della fauna - studio, gestione, manutenzione e prelievo della flora e del patrimonio naturale e geologico - collaborazione alla predisposizione degli atti tecnici finalizzati alla elaborazione degli strumenti di programmazione socio-economica - organizzazione convegni - predisposizione sentieristica - organizzazione visite guidate - redazione di articoli inerenti il Parco e le sue attività - organizzazione della conoscenza anche attraverso strumentazione informatica - predisposizione segnaletica ed organizzazione della stessa in accordo con il servizio programmazione e pianificazione - rapporti informativi con gli altri Enti Parco o strutture similari - archivio fotografico e cineteca - predisposizione degli atti deliberativi e dei provvedimenti degli organi dell'Ente di competenza del servizio in relazione ai compiti sopra elencati - corrispondenza di competenza del servizio 4. profili professionali Per quanto attiene i profili professionali, le declaratorie per qualifiche ed i requisiti di accesso si fa riferimento alle previsioni ed al dettato del D.P.R. 1° marzo 1988, n. 285. 5. riepilogo finale della pianta organica (omissis)
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