IL DIRITTO DEI PARCHI NAZIONALI
Archivio sistematico dei provvedimenti a carattere generale dei Parchi nazionali



Parco Nazionale del Gran Paradiso – Elementi per un piano di comunicazione del PNGP
(Deliberazione del Consiglio Direttivo n. 9 del 10 marzo 2000



Generalità

In una società multimediale come la nostra è della massima importanza una buona comunicazione, che riesca a catturare l’attenzione altrui, soverchiando la molteplicità di messaggi che rischiano di sviare il fruitore.

Nel settore della tutela ambientale – in cui la comunicazione diviene sempre più raffinata, in lotta per accaparrarsi spazi di ricordo dell’utente – è necessario utilizzare i mezzi più moderni e sofisticati.

Sino ad oggi la comunicazione del Parco nazionale Gran Paradiso si è svolta in un contesto non strutturato, senza alcuna programmazione. Spesso questo è successo perché spinti dalle necessità contingenti, senza che potessero essere elaborate strategie di lungo respiro.

Mancando un piano editoriale unificato la progettazione è nata e morta a capo di ogni documento, rischiando di perdere di vista il problema nel suo complesso.

In tali condizioni la comunicazione rischia di divenire il “buco nero” della politica e della gestione dell’Ente, perché non è sufficiente realizzare continui interventi impegnativi e ambiziosi, bisogna anche che essi siano coerenti con gli obiettivi prefissati e inseriti in una linea di azione pluriennale che comunichi alla gente cosa si sta facendo e perché.

Alcune statistiche hanno evidenziato che il “target” dei parchi è generalizzato per il 70% ed altamente frammentato al suo interno per età, sesso, istruzione scolastica e provenienza. D’altra parte esiste una utenza specializzata, che raggiunge il 23% dei fruitori.

Questi dati sono un primo elemento di partenza per strutturare l’impianto della comunicazione dell’Ente.

Un altro elemento della massima importanza, che prende le mosse dalla constatazione del notevole grado di specializzazione oggi richiesto dalla comunicazione, è la necessità di individuare una figura professionale – interna o esterna - che sia in grado di unire la conoscenza delle problematiche interne del Parco ad una buona conoscenza e padronanza degli strumenti del comunicare. La collocazione di tale figura, per almeno una parte dei compiti comunicativi interni, non deve fare riferimento ad uno specifico servizio, quanto allocarsi ad un livello della struttura interna che faccia diretto riferimento alla Direzione e che tramite essa sia di utilità e supporto a tutti gli altri servizi.

Materiali esistenti

Il Parco ha realizzato o collaborato a realizzare, una certa quantità di materiali divulgativi. Se ne dà una elencazione, non esaustiva, evidenziando quali possono essere i problemi rispetto ad una efficace comunicazione e promozione dell’Ente.
™ Carta dei sentieri e dei rifugi in scala 1:50.000, IGC. Non prodotta dall’Ente, presenta diversi errori ed evidenzia anche sentieri che non esistono o che presentano notevoli problemi di percorribilità. Grafica leggibile con facilità anche da dilettanti cartografi.
™ Serie di 36 diapositive “La flora”, con fascicoletto descrittivo. Molto belle.
™ Serie di 36 diapositive “La fauna”, con fascicoletto descrittivo. Molto belle.
™ Serie di 36 diapositive “Vita del Parco”, con fascicoletto descrittivo. Molto belle.
™ Scheda “Parco nazionale Gran Paradiso” (Kinder cereali). Sponsorizzata. Molto semplice, non particolarmente accattivante.
™ Vetrofanie in due formati del logo del Parco.
™ Adesivi in due formati del logo del Parco.
™ Serie di 12 cartoline in cofanetto “12 autori per il Parco”. Belle immagini. Grafica decisamente obsoleta, assenza di didascalie o messaggi.
™ Serie di 12 immagini di grande formato (le stesse delle cartoline) in cofanetto “12 autori per il Parco”. Belle immagini. Assenza di didascalie o messaggi.
™ Scudetto con logo del parco (da occhiello alla giacca). Buono.
™ Depliant generalista del Parco in quadricromia. Prodotto in italiano, francese, inglese e tedesco. Fornisce le seguenti informazioni:
- Storia del Parco
- Ambiente
- Geologia
- Alcune specie di fauna
- Alcune specie di flora
- Come si raggiunge
- Centri visitatori
- Sentieri natura
- Norme da rispettare
- Clima
- Quando andare
- Patrimonio culturale
- Turismo educazione ambientale
- Aree di particolare interesse
- Indirizzi utili.
Pregi: vi sono un po’ tutte le curiosità. Difetti: vi sono troppe cose. Il desiderio di parlare di tutto va a discapito della chiarezza e dell’esaustività. La grafica di copertina colpisce per la figura imperante dello stambecco ma è un po’ sgraziata in senso prospettico. La cartina è poco leggibile. La collocazione del Parco sul nord Italia è troppo scura. Mancano d’altra parte indirizzi E-Mail e sito Internet, vestiario consigliato, le cose da fare per esempio in caso di brutto tempo. La sensazione è che sia una specie di trattatello per il turista in loco che sia eccessivamente “pesante” e d’altra parte manchevole per una funzione promozionale in occasione di fiere ed altre occasioni di marketing.
™ Giornale “E…state con noi”. Tratta temi di possibile interesse per i turisti, le novità, i progetti, il calendario delle attività estive. Pregi: ha una buona grafica, accattivante. Difetti: vi è la necessità di più realismo e di dare più chiarezza sui tempi di realizzazione, altrimenti si rischia di fare brutta figura o di illustrare il libro dei sogni. Il prodotto è in parte ibrido. Bisogna capire che cosa si vuole: attualmente vi sono informazioni sulle attività del parco, educazione ambientale (per esempio “dimmi che tracce lasci e ti dirò chi sei”), informazioni da depliant (“indirizzi utilissimi”), mancano le proposte (per esempio “vai a vedere”), anche se poi vi è un impressionante calendario di attività che converrebbe sottoporre a stringente valutazione (quale frequentazione, quanto interesse?).
™ Ibex. Rivista scientifica dell’Ente. Pregi: buona qualità generale. Difetti: periodicità d’uscita incostante, una certa discontuinità di livello. Prevalenza parte zoologica.
™ Info. Rivista di divulgazione scientifica dell’Ente. Pregi: ottima idea. Difetti: periodicità d’uscita, linea grafica e di layout da rivedere.
™ Opuscolo “Leggi e decreti”. Utile e sempre più raro. In futuro andrà aggiornato con legge quadro, statuto e almeno alcuni aspetti del regolamento. Grafica da rivedere.
™ Depliant “Lince & C.” (Centro visitatori). Caratteri un po’ piccoli (gli ipovedenti e gli anziani non riescono a leggerli). Un po’ troppo bianco, comunque indubbiamente gradevole.
™ Depliant “Paradisia” (Giardino botanico alpino). Caratteri un po’ piccoli (gli ipovedenti e gli anziani non riescono a leggerli). Un po’ troppo bianco, comunque indubbiamente gradevole.
™ Depliant “Bentornato Gipeto!” (Centro visitatori). Stessa grafica e formato dei precedenti. Caratteri un po’ piccoli (gli ipovedenti e gli anziani non riescono a leggerli). Un po’ troppo bianco, comunque indubbiamente gradevole.
™ Depliant “Spaciafurnel!” (Centro visitatori). Caratteri un po’ piccoli (gli ipovedenti e gli anziani non riescono a leggerli). Un po’ troppo bianco, comunque indubbiamente gradevole. Stessa grafica e formato dei precedenti, ma cambia il colore e il peso della carta (cartoncino).
™ Opuscolo “Parco nazionale Gran Paradiso”. Grafica obsoleta (1988), bianco e nero, smorto. La prefazione su opuscoli e piccoli lavori probabilmente interessa poco ai visitatori.
™ Opuscolo “Sentiero natura. Il fondo valle.Valle di Rhêmes”
™ Opuscolo “Sentiero natura. I sensi in gioco”
™ Opuscolo “Sentiero natura. Eaux Rousses. Valsavarenche”
™ Opuscolo “Sentiero natura. Vallone del Roc”. Per quanto concerne questi opuscoli dei sentieri natura in generale i pregi sono costituiti dal sistema a stazioni da interpretare con il libretto. Difetti: manutenzione dei sentieri (da rivedere a maggio-giugno di tutti gli anni).La grafica non è sempre eccezionale, in particolare le copertine sono un po’ smorte. Talvolta i contenuti lasciano un po’ a desiderare, non vi sono grandi concetti. Per esempio è detto poco sulle associazioni vegetali e sulle loro caratteristiche, anche evolutive.
™ Opuscolo “Sentiero natura. Ronco canavese”. Grafica obsoleta (preistorica!). Pesantissimo, nel senso che è molto nozionistico.
™ Depliant “Vanoise-Gran Paradiso”. Fuori formato.
™ Depliant “Giardino botanico alpino Paradisia”
™ Vhs “Conoscere il Parco”. 14’.15”
™ Vhs “Il giardino del Paradiso”.30’
™ Vhs “Tra terra e cielo.” 27’
™ Vhs “Tra le acque del Paradiso.” 20’
™ Vhs “Vita tra le rocce”. 25’ Pregi di tutti questi video: costi relativamente bassi e prodotti discreti, in particolare per quanto riguarda la qualità dell’immagine. Difetti: il livello è più che sufficiente, ma non professionale in senso stretto. Si tratta del lavoro di buoni dilettanti. I contenuti generali sono un po’ freddi, specialmente per quanto attiene il modo con cui vengono affrontate le problematiche del Parco. I ritmi sono un po’ lenti, talvolta l’esigenza di dire molte cose fa apparire il parlato eccessivamente denso, noioso e pesante. I montaggi hanno delle piccole pecche (qualche fermo immagine un po’ lungo, immagini da tagliare). Le immagini di avvio dei filmati, con la presentazione del logo del Parco sono obsolete e smorte. Introduzione e chiusure dei filmati effettuate dallo speaker sono molto poco spontanee, si avverte che il personaggio non è nella parte; la sua voce non è professionale.
™ Inserto “Airone-Gran Paradiso”
™ Portachiavi in cuoio con logo parco
™ Poster Gipeto (centro visita)
™ Poster Lince (centro visita)
™ Poster Spaciafurnel (centro visita). Tutti questi posters, molto belli, sono forse poco utilizzabili per la diffusione tra il pubblico.
™ Poster Paesaggio con stambecchi
™ Poster paesaggio Valnontey d’inverno
™ Poster camoscio d’inverno. Questi ultimi tre posters non sono particolarmente invitanti, la grafica è banale. Non sono all’altezza degli standards cui il pubblico è abituato.
™ Calendari. Buono il prodotto 1999 ed anche quello 2000. Il primo dà una sensazione di un parco solo legato al passato. Il secondo è un po’ povero per carenza di fondi e di tempo a disposizione.
™ Libro “Parco nazionale Gran Paradiso”
™ Sito internet http://www.parks.it/parco.nazionale.gran.paradiso. Esiste un sito solo all’interno del sito della federazione dei parchi naturali. Pregio: semplicità e chiarezza. Difetti: manca un indirizzo proprio, non vi sono links con altri aspetti (per esempio uffici IAT, alberghi ecc.), poche lingue, mancano molti approfondimenti. Ciò nonostante nel 1999 il totale delle richieste di accesso alla parte di sito dedicata al Parco nazionale Gran Paradiso sono state 47.781, di cui 21.398 (44,8 %) dall’Italia. E’ interessante tuttavia osservare la diffusione mondiale. Alcuni dati: 4.627 (9,7%) richieste dalla rete commerciale USA, 1386 (2,9%) dall’Olanda, 651 (1,4%) dal Belgio, 630 (1,3%) dalla Francia e persino 291 (0,6%) dall’Australia. Ciò dimostra l’universalità del mezzo.
™ T-shirt e magliette soggetti (stambecco, lince, fiori ecc.): graziose.
™ Coltelli ed altri gadgets: quali messaggi o fini hanno?


Scopi della comunicazione futura

La comunicazione dell’Ente deve consentire di:
- rendere comune la risorsa natura alla risorsa umana attraverso la promozione, l’informazione e la didattica,
- educare il pubblico a considerare le risorse naturali come “res publica”, un bene comune da rispettare,
- far pervenire tutti i messaggi che l’Ente ritiene importante comunicare,
- dare tempestività al messaggio in rapporto alla necessità di controbattere o di inserirsi nel dibattito,
- distinguere il tipo di messaggio a seconda del destinatario,
- scegliere il mezzo più indicato sia per la veicolazione del messaggio, sia per farlo giungere al maggior numero di persone nel minor tempo possibile, sia per renderlo efficace,
- individuare in rapporto al tipo di utente il livello di approfondimento,
- scegliere i tempi di diffusione del messaggio,
- individuare i luoghi in cui sia possibile trasmettere i messaggi ottimizzando il rapporto costi/benefici
- identificare una linea editoriale uniforme che consenta l’immediata identificazione del prodotto e l’integrazione dei messaggi (presenza di logo, costanza di posizionamento, uniformazione dei formati, individuazione di collane, utilizzo di stessi caratteri, uniformazione dell’impaginazione …).



Necessità

Le necessità generali possono essere riassunte con la seguente tavola sinottica ad entrata semplice:

Concetti Natura Cultura locale Informaz. Turistica Informaz.generale
Destinatari Locali Turisti Scuole Specialisti
Mezzi Depliant – Giornali – Opuscoli - Libri – Cartoline – Manifesti – Calendari Esposizioni – mostre Sentieri natura Video - CD – Internet – TV – audiocassette
Livello Scientifico Divulgativo Scolastico
Tempi Indifferenti Stagione turistica In occasione di eventi
Luoghi distribuzione Manifestazioni Centri visita Guarda parco Territorio
Linea editoriale Uniforme Versioni plurilingui

Tra le necessità specifiche si ritiene che debbano essere rispettate cinque esigenze:
1) informazione di tipo giornalistico: in questo tipo di vettore rientra la produzione di una rivista di informazione indirizzata principalmente ai residenti nel Parco;
2) informazione di tipo generale (anche di tipo turistico): rientrano in questo tipo di vettore sia i classici depliant, sia la rivista “E…state con noi”, così come altri veicoli informativi di uso meno comune (per esempio cartelli informativi su vincoli e sanzioni)
3) campagne di sensibilizzazione: rientrano tra i possibili vettori sia la rivista “E…state con noi”, sia messaggi ed iniziative ad hoc;
4) divulgazione scientifica: ottimo veicolo è l’attuale rivista dell’Ente “Info”
5) informazione scientifica: è ben rappresentata dalla rivista scientifica “Ibex”
6) attività di immagine europea

Per la comunicazione del Parco è necessario:
- comunicare la percezione che investire nell’ambiente significa riconoscere anche le esigenze umane e non necessariamente limitarle,
- individuare una progettazione di convivenza uomo – natura, che valorizzi la positività e la possibilità di tale rapporto,
- pensare la stesura di un iter di educazione all’ambiente che prenda il suo avvio da un semplice e comprensibile mansionamento comportamentale,
- immaginare comportamenti massmediali che tengano conto del pubblico a cui si rivolgono e che presentino una specifica attenzione per i suoi fruitori, in modo da adeguare il linguaggio, i temi, le modalità di presentazione.

Viene sottolineata infine, in diverse sedi, la necessità di recupero dei costi sostenuti per l’informazione o, qualora esistano rapporti convenzionali con cooperative o altri soggetti che svolgano funzioni di informazione per conto dell’Ente Parco, la previsione quanto meno di un piano d’impresa che conduca alla autonomia finanziaria in regime di concorrenza.

Processo di studio dei nuovi prodotti di comunicazione

Ogni prodotto di comunicazione non può nascere in proprio, senza essere precedentemente contestualizzato in un processo generale dell’Ente, nell’ambito di un filone e di una procedura pianificata, verificata periodicamente ed ottimizzata sulla base delle risultanze di tale processo.














Prima di pensare ad un nuovo prodotto dovrà essere chiarito:
1) quali sono i temi da trattare
2) se il prodotto è mancante sul mercato,
3) se invece è presente sul mercato se può essere trattato meglio o in una ottica più vicina a quella del Parco
4) a quale obiettivo è finalizzato (Perché si vuole farlo? È proprio necessario?)
5) quali sono i risultati attesi
6) chi dovrà scriverlo o realizzarlo
7) a quale utenza è indirizzato
8) con quali tecniche deve essere realizzato
9) quali saranno le modalità di diffusione
10) la tempistica di produzione e di rinnovo.

I medesimi ragionamenti dovranno essere fatti in caso di riedizione.


Linguaggio

Non esiste un linguaggio uguale per ogni comunicazione. Il principio base è quello di costruire dei messaggi che possano raggiungere realmente i destinatari ed essere da questi compresi.

Si deve pensare a:
- un linguaggio specifico e tecnico per l’informazione scientifica specialistica (è però sempre necessario che per questo debba essere ermetico ed elitario ?),
- un linguaggio semplice e chiaro, spigliato e non noioso, con possibili esemplificazioni grafiche, ma che non indulga a banalizzazioni o ad umanizzazioni per la divulgazione scientifica,
- un linguaggio di tipo giornalistico, chiaro, veloce, conciso, critico, corretto, generalista (leggibile dalla massaia con la quinta elementare quanto dal laureato) per l’informazione generale e turistica,
- un linguaggio differenziato per classe d’età, con frequenti correlazioni tra visivo e scritto, adozione di disegni anche di tipo fumettistico, linguaggio “simpatico” ed accattivante ma non stucchevole e non supponente il ritardo mentale, per la comunicazione alla fascia scolastica dell’obbligo,
- un linguaggio coinvolgente ma non retorico, chiaro e generalista, utilizzo di tecniche di coinvolgimento mass-mediale (“stupire con effetti speciali”) e subliminale, per le campagne di sensibilizzazione,
- un linguaggio corretto ma non noioso, vario, scevro da parole in latino o da tecnicismi, concisione (un depliant non deve essere una guida…), attenzione alle curiosità della gente, attenzione ad ecosistemi e sistemi complessivi per l’informazione generalista (depliants, opuscoli…)
- linguaggio burocratico e freddo per le comunicazioni ufficiali e deterrenti, per esempio per la segnalazione di divieti e sanzioni.


Temi

La finalità principale di un parco nazionale è la conservazione. Conservare significa mantenere il livello attuale di biodiversità ovvero di complessità delle biocenosi, le caratteristiche attuali del paesaggio e le risorse naturali e culturali presenti nell’area protetta. Chi si avvicina al parco lo deve fare in modo rispettoso e cosciente; ma perché ciò avvenga le ragioni del parco devono essere comprese ed interiorizzate in modo da frenare gli interventi distruttivi possibilmente non in termini di repressione o di divieto, bensì in termini di acquisizione dei valori e di adeguamento dei comportamenti.
Il primo obiettivo da perseguire è quindi quello di favorire la conoscenza degli aspetti che più stanno a cuore al Parco in relazione al modo di porsi delle persone (anche locali) nei confronti dell’ambiente naturale e di indirizzare flussi e comportamenti. Partendo dai fini del parco si deve chiarire perché non si devono disturbare gli animali (per esempio evidenziare il processo di accumulo dei grassi necessari a sopravvivere all’inverno), perché non raccogliere piante, le ragioni in più per non abbandonare rifiuti in montagna (meccanismi di biodegradabilità), perché non portiamo da mangiare agli animali, perché anche la morte dei selvatici è indispensabile in un ecosistema equilibrato…Successivamente ci si può porre l’obiettivo di conoscere in modo più approfondito le realtà ed i meccanismi di funzionamento dell’ambiente naturale oltre alle dinamiche legate all’antropizzazione.

Si ritiene che al di là dell’informazione di tipo giornalistico e turistico, che segue in modo più immediato le occasioni poste dalle situazioni e dai dibattiti in corso, possano essere individuate alcune linee:
- collane tematiche di libri ed opuscoli su fauna, aspetti geologici ed ambienti del Parco (è vero che esistono pubblicazioni esterne, ma non sempre sono ben fatte, spesso fanno riferimento a dati non aggiornati, contengono specie o aspetti a larga diffusione, non hanno dati di riferimento al parco – come, dove, quando osservare – non sempre hanno una buona iconografia, ben di rado curano aspetti ecologici, non fanno riferimento alle ricerche scientifiche in corso)
- guida del parco o itinerari di valle; esistono anche in questo caso guide prodotte da diverse case editrici ma nessuna è stata redatta con criteri coincidenti con le necessità gestionali proprie del Parco (itinerari da evitare, cosa importanti da vedere, approfondimenti su tematiche significative, comportamenti da tenere …)
- come comportarsi nel parco (come ci si avvicina agli animali, la specificità dell’ambiente alpino per quanto riguarda la biodegradabilità dei rifiuti, cosa si può fare e cosa non si può fare, il perché dei divieti …)
- opuscoli o libri di approfondimento delle tematiche affrontate nei centri visita
- ricerche scientifiche in atto
- valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali.
Potrebbero essere d’altra parte pubblicati anche lavori esterni all’Ente su temi specifici (ad esempio storia e tradizioni locali).

Utenti

A seconda del tipo di utenza cambiano i metodi di promozione utilizzabili.

E’ per questa ragione che ogni prodotto deve essere appositamente studiato e vocato.

Si ipotizzano alcune metodologie, diverse da quelle finora utilizzate, mirate a diverse fasce d’utenza:

Turismo scolastico Campagne postali o E-mail indirizzate a provveditorati
Campagne postali o E-mail indirizzate a singole scuole
Anziani Campagne indirizzate a strutture pubbliche e volontarie di assistenza ad anziani (ASL, Comuni, Centri religiosi) o a sindacati di pensionati
Visitatori con auto Distribuzione di materiale riportante i contenuti desiderati lungo le vie di accesso ad una valle o sui parabrezza delle auto in alcune zone d’origine dei potenziali visitatori
Turismo naturalistico Promozione su bollettini di associazioni ambientalistiche


Modalità di presentazione
Linea editoriale uniforme

Deve essere avviato lo studio del coordinamento della linea grafica per tutte le pubblicazioni attraverso un manuale di regole che preveda tutte le tipologie e le varianti da rispettare scrupolosamente.

Dovrà essere dato incarico ad un grafico di individuare i seguenti elementi minimali per ogni prodotto:
  • grafico
    • formato standard per opuscoli, depliant, libri, giornali, manifesti, calendari nelle diverse tipologie di prodotto (per es. libro tascabile, di grande formato …)
    • caratteristiche di collana
    • posizionamento del logo del Parco e di eventuali altri elementi comuni alla linea (per esempio fotografie, cornici o disegni)
    • caratteri tipografici omogenei
    • impaginazione omogenea
    • grafica
    • lingue
  • video
    • immagine di apertura con logo
    • tipologia titolo (caratteri …)
    • altri caratteri omogenei
    • tipologia dei titoli di coda
  • pagine Web - CD
    • formato standard
    • posizionamento del logo del Parco e di eventuali altri elementi comuni alla linea (per esempio fotografie, cornici o disegni)
    • caratteri tipografici omogenei
    • impaginazione omogenea
    • grafica
    • lingue
    • modalità di inserimento dei links
  • mostre – esposizioni
    • inserimento del logo in aree individuate e di eventuali altri elementi comuni
    • progettazione di strutture espositive standard e modulabili, che consentano la massima elasticità di utilizzo ed applicabilità di pannelli ed altri oggetti o materiali
    • individuazione di formati modulabili, della tipologia dei materiali, delle cornici, dei passe-partout per i pannelli
    • caratteri tipografici omogenei
    • impaginazione omogenea
    • attenzione alla leggibilità ed alla incisività dei testi (poche parole, forte valore aggiunto)
  • sentieri natura
    • inserimento del logo in aree individuate e di eventuali altri elementi comuni
    • individuazione di supporti omogenei in diverse tipologie e formati
    • individuazione di formati standard
    • uniformazione della tipologia dei materiali, delle cornici, dei colori,
    • caratteri tipografici omogenei
    • impaginazione omogenea
    • attenzione alla leggibilità ed alla incisività dei testi

Il grafico incaricato dovrà in ogni caso fare attenzione a confezionare un manuale che non dia indicazioni troppo rigide, evidenziando soluzioni flessibili a seconda delle esigenze differenziate dei vari servizi. Il manuale dovrà inoltre avere un carattere estremamente pratico, prevedere soluzioni economicamente praticabili e facilmente realizzabili.

Cartine

Non è strettamente necessario che l’Ente si metta a produrre un proprio prodotto; potrebbe essere utile in una prima fase contattare un editore per verificare la disponibilità a rivedere il proprio prodotto correggendo gli errori, inserendo altri elementi di interesse dell’Ente (centri visita, casotti, sentieri natura …), inserendo o eliminando i sentieri nuovi o quelli che sarebbe meglio non venissero utilizzati per il loro pericolo o per ragioni naturalistiche. Sulla volta potrebbero essere inseriti elementi scritti d’interesse comune. Può essere di interesse dell’Ente proporre a costo zero alle ditte attualmente produttrici una esclusiva con cui l’Ente mette a disposizione il suo “know how” per correzioni, integrazioni, testi e via dicendo, in cambio della pubblicazione di uno standard approvato, degno dell’attribuzione del marchio del parco e del riconoscimento “carta approvata dal P.N.G.P.”.

Diapositive

Non si evidenziano particolari nuove necessità, se non l’esigenza di raccogliere, attraverso l’acquisto presso professionisti e/ o il ricorso ad apposito gruppo di lavoro del personale di vigilanza, nuove immagini di ottima qualità. Altra ipotesi praticabile è il ricorso ad appositi concorsi e corsi di formazione.

Vetrofanie ed adesivi

Non si evidenziano immediate particolari nuove necessità. Si tratta comunque di mezzi estremamente utili per indirizzare l’immaginario in supporto ad eventuali nuove campagne di salvaguardia e per facilitare l’ appropriazione dei messaggi.

Cartoline

E’ un sistema che può dare un buon introito all’Ente fornendo nello stesso tempo messaggi che vengono interiorizzati sia dall’acquirente, sia dai riceventi. Ha il pregio di dare una promozione del territorio del Parco in tutto il mondo senza costi, anzi con il guadagno dell’Ente. Dovranno avere nuove bellissime immagini (animali possibilmente in comportamenti “naturali”, fiori “belli”, aspetti paesaggistici da monumento della natura, anche foto storiche significative della storia dei luoghi e del Parco), una nuova grafica (necessità di cornice), la presenza del logo e di messaggi (un esempio banalizzato: la lontra necessità di acque pulite e di sponde naturali, la pianta tale dei tali è scomparsa perché …, paesaggi rimasti inalterati perché chi vi è passato li ha rispettati…).

Depliant

Dopo quanto detto a proposito del depliant generalista del Parco si possono suggerire le seguenti alternative:
ß un depliant di promozione ed immagine da inviare a chi desidera venire in visita al Parco, da distribuire presso fiere, altri parchi, da inviare per posta e in qualsiasi altra occasione di promozione all’esterno del territorio protetto (questo depliant deve far venire la voglia di andare in quello che sembra proprio un bel posto, dove si possono fare tante belle cose: camminare, vedere animali, mangiare, visitare musei, divertirsi …)
ß altri depliant più mirati e specializzati per chi è già in sito (per esempio la flora, la fauna, la geologia, le passeggiate, la gastronomia…)

Sono necessari dei depliants monotematici o monospecifici sulla fauna, sull’esempio di quelli realizzati dal Parc national des Ecrins (marmotta, fagiano di monte, camoscio), in cui ogni aspetto sia sviscerato sia in termini di descrizione della specie, di comportamento etologico, di ecologia, sia gestionali , sia scientifici.
Pertanto ampio ricorso a disegni, schemi e fotografie.
Per quanto attiene i depliants sui centri visita, al di là di alcuni correttivi, già indicati, si ritiene che vada soprattutto studiata la loro collocazione ai fini di una utile promozione.

Giornali

Il giornale è lo strumento con cui il parco aggiorna il pubblico sulle problematiche, sulle novità, sui dibattiti in corso.
Si distinguono due prodotti:
- il giornale indirizzato al turista (“E…state con noi”)
- il giornale indirizzato alle popolazioni locali.

Il primo prodotto ha il compito di mettere al corrente il turista dei seguenti elementi:
- informazione turistica (centri visita, iniziative turistiche, nuove strutture, visite guidate ecc.)
- tipicità dei prodotti
- indirizzo delle masse turistiche in alcune direzioni piuttosto che in altre
- problematiche che possono coinvolgere i turisti
- nuove pubblicazioni specialistiche e non
- educazione ambientale
- indirizzo nei comportamenti collettivi
- pubblicità dell’Ente.

Poiché la stagione turistica è attualmente prevalentemente strutturata nel periodo estivo ne è sufficiente un numero annuo. Peraltro una uscita anticipata potrebbe consentire di coprire anche stagioni intermedie.
La redazione del giornale nasce con una riunione annua di conferenza dei servizi dell’Ente, durante la quale vengono individuati i temi, le priorità, gli articolisti, il taglio degli articoli con particolare evidenza sia ai temi, sia al tono con cui vengono affrontati. Sono comunque da evitare i toni didascalici, di sufficienza, eccessivamente tecnici o viceversa banalizzanti. Il linguaggio deve essere chiaro, semplice e gli articoli devono essere brevi, incisivi.
Sotto la supervisione della direzione vengono consegnati e rivisti gli articoli, e realizzato da parte del servizio turistico, un primo menabò, che, sottoposto al Presidente, viene successivamente portato alle fasi conclusive di appalto e stampa.
E’ necessario ripensare ad un prodotto che sia fortemente mirato a quanto si vuole ottenere .

Il secondo prodotto ha il compito di mettere al corrente le popolazioni locali dei seguenti elementi:
- iniziative che coinvolgono le popolazioni locali
- dibattito sulle normative di vincolo
- dibattito sulle politiche del parco (pianificazione, investimenti, turismo…)
- rettificare informazioni erronee o pregiudizi
- spiegare perché vengono assunte certe posizioni
- entrare nel merito delle polemiche
- dare la possibilità alle popolazioni locali di esprimere le loro posizioni
- informare su tutti gli aspetti della vita del parco.

Il giornale indirizzato ai locali dovrebbe poter uscire ogni qualvolta necessario. In prima approssimazione dovrebbe uscire almeno due volte l’anno, di cui una prima di natale e l’altra nella primavera.
La redazione del giornale nasce con una riunione annua di conferenza dei servizi dell’Ente, durante la quale vengono individuati i temi, le priorità, gli articolisti, il taglio degli articoli con particolare evidenza sia ai temi, sia al tono con cui vengono affrontati. Per il contatto con le popolazioni realizzato durante tutto l’anno da amministratori locali e guarda parco è importante acquisire i loro suggerimenti, in particolare per avere il polso della situazione e modulare in conseguenza risposte e temi. Gli articoli devono essere molto leggibili, incisivi, brevi, semplici. Possono essere previste interviste con uno schema :



Argomento
Parere di chi è pro Inquadramento del problema fornendo dati tecnici incontrovertibili Parere di chi è contro


Possono essere individuati dei testimonials o personaggi riconosciuti in ambito locale, che scrivano periodicamente degli articoli. Deve essere data importanza agli eventi di cultura locale che possano essere di interesse del Parco. Devono essere sollecitate le lettere del pubblico con una rubrica apposita.
Lo schema del numero, prima ancora di passare alla scrittura, viene sottoposto alla giunta. Al parere di quest’ultima si passa alla fase realizzativa, sotto la supervisione della direzione che sollecita consegna e revisioni degli articoli; il menabò viene sottoposto al Presidente; con il concorso del servizio affari generali vengono realizzate le fasi conclusive di appalto e controllo della stampa.

Per entrambi i prodotti ed Info il rapporto tra direzione e servizi viene mediato attraverso la figura di un professionista “comunicatore” che nel futuro dovrebbe essere un dipendente dell’Ente.

Ibex

Non vi sono suggerimenti particolari, salvo garantire la continuità d’uscita, cercare di migliorare il linguaggio scientifico. Obiettivo dovrebbe essere di farla diventare la rivista di ecologia alpina per antonomasia facendola uscire dalla nicchia del Parco, attribuendole vita propria. E’ necessario sollecitare più lavori in discipline diverse da quelle zoologiche. E’ da prevedersi una futura uscita “on line”.

Info

La rivista di divulgazione della ricerca scientifica del Parco è nata come traduzione per non addetti ai lavori di quanto pubblicato su Ibex, arricchito da disegni e foto, con l’intento di far sapere alla gente il tipo di ricerche in corso nel Parco. L’idea è indubbiamente buona, per cui è consigliabile continuare su questa impostazione, che può essere considerata come un obiettivo immediatamente realizzabile con il know how del personale interno. A più lunga scadenza si potrebbe migliorare l’idea, pilotando un percorso divulgativo con la creazione di un piano pluriennale di educazione ambientale; si potrebbe iniziare riguardando tutte le pubblicazioni scientifiche edite nel passato dall’Ente e creando su di queste dei percorsi che consentano, traendo da più articoli tematici (per esempio “stambecco”) un iter più articolato (dalla storia geologica del Richard ai colli di bottiglia dell’ottocento, agli aspetti etologici emersi negli ultimi studi).
Va studiata una grafica più piacevole, utilizzando buoni disegnatori e fotografie di buona qualità con più frequente rimando dal testo all’immagine, per rendere più sciolta la lettura. Anche il linguaggio va reso sciolto. Per rendere l’idea: Primo Levi – Il sistema periodico – Il carbonio. E’ da prevedersi una futura uscita “on line”.


Libri

E’ da prevedere una guida completa di itinerari, norme comportamentali e varie informazioni a cura del Parco.

Video - TV

Premesso che in termini di promozione si ritiene attualmente più pagante e prioritaria la realizzazione di un sito web, non si può che prendere atto che manca un filmato d’immagine del Parco. Tale prodotto potrebbe anche essere banalmente promozionale (“potevamo stupirvi con effetti speciali”), senza evidenziare tematiche specifiche. Dovrebbe essere breve (15-20 minuti), di tono professionale e veloce, fortemente incisivo. Potrebbe anche essere una storia ambientata nel parco, con personaggi, che servano da tema conduttore per contestualizzare aspetti di vita del territorio protetto.
Anche per altri filmati è opportuno creare delle storie e programmare le tematiche delle uscite, utilizzando i guarda parco del gruppo apposito per raccogliere immagini ad hoc, altrimenti di difficile reperimento da parte delle normali troupes .
Si evidenzia che prima di pensare ad un qualsiasi filmato è necessario individuare uno specifico canale di distribuzione. Il limite di questo prodotto sta nel fatto che le uscite video sono limitate e che si corre il rischio di una scarsa memorizzazione da parte dell’ascoltatore. L’intasamento dell’etere televisivo può produrre scarsi risultati in termini di recepimento dei messaggi lanciati.

Posters

Ammesso che questo tipo di prodotto abbia ancora un mercato, è opportuno pensare anche in questo caso a quali obiettivi si vuole puntare. E’ necessario che i poster vadano al di là dell’immagine e diano un messaggio o concentrino l’attenzione su fini di conservazione.
Un esempio che potrebbe coniugare interesse e immagini è quello dei manifesti sulla flora protetta valdostana, sempre introvabili e richiestissimi da molti turisti.

Opuscoli

Vale per tali prodotti quanto già esposto per i depliants.

Comunicazione generale per sentieri

Per itinerari guidati e non. Bisognerebbe trattare, all’inizio di ogni sentiero di una certa rilevanza, alcuni temi con edicole e pannelli:
1) rifiuti e biodegradabilità in alta montagna
2) approccio corretto alla montagna ed all’ambiente
3) avvicinamento e disturbo agli animali
4) utilizzo corretto dei sentieri (per la propria sicurezza e per evitare il degrado e l’erosione)
5) divieti e sanzioni

Siti internet

E necessario fare alcune valutazioni preventive. Questo nuovo mezzo di comunicazione in Italia vede ormai sette milioni di abbonamenti. Il mezzo è altamente efficace, relativamente economico e molto rapido. Consente variazioni in tempi brevi e a costi contenuti, permette integrazioni. Consente di raggiungere tutto il mondo con un rapporto costo/benefici molto basso. Per ottenere gli stessi effetti con campagne stampa, promozioni cartacee (per es. depliants) o video sarebbe necessario spendere somme enormemente più alte e con un impegno in termini di personale che l’Ente non si può permettere. La continua espansione in corso rende oltremodo opportuno che l’Ente si doti di un proprio sito, magari collegato a quello della Federazione, ma autonomo e soprattutto molto più ricco ed articolato. Dovrà curare di più:
- gli aspetti turistici (links con Apt e alberghi per possibilità di prenotazioni in diretta…),
- approfondimenti di varia natura (per esempio centri visita, aree attrezzate, bellezze naturali, più foto, più servizi),
- gli aspetti naturalistici,
- parte didattica (un approccio compatibile e sostenibile all’area protetta), per scuole e non,
- gli aspetti scientifici.
Potranno esservi inseriti i due giornali in libera distribuzione dell’Ente. E’ opportuno che venga aggiornato periodicamente (una volta al mese, inserendo i fatti più importanti occorsi nel periodo analizzato, le attività organizzate, gli esiti di operazioni faunistiche). Potranno essere introdotte animazioni. Potranno trovarvi collocazione l’archivio degli atti pubblici dell’Ente (deliberazioni, determinazioni, anche le autorizzazioni con un sistema di accesso che tuteli la privacy). Vi è la necessità di prevedere anche altre lingue ed in particolare quelle francese e tedesca (l’inglese è già presente).
Potrebbe rappresentare la futura evoluzione di alcune riviste come Ibex..
Potrebbe accogliere all’interno o tramite apposito link un sito del “Gruppo stambecco europa”, che accolga le sue attività , la ricerca scientifica , la bigliografia sullo stambecco.
Potrebbe prevedere un’area forum che permetta ai visitatori di scambiare ideee ed indicazioni su percorsi, attività all’interno del parco e quant’altro. Allo stesso modo si potrebbe offrire alle attività commerciali presenti nel Parco di pubblicare a costi ridotti una propria pagina all’interno del sito (avendo cura di autotutelare l’Ente). Potrebbe anche consentire il collegamento con webcamera con invio regolare su internet di un panorama locale (per esempio la Valnontey dal giardino botanico Paradisia) fornendo indicazioni in tempo reale su condizioni del tempo, dell’innevamento, delle precipitazioni…

CD

Si tratta di un nuovo sistema di comunicazione che potrebbe essere intrapreso, specie se collegato ad attività didattiche o ludiche (giochi ambientali).

Gadgets

Se scopo dell’Ente è principalmente informare, conservare ed educare, il ruolo di imprenditore e produttore di gadgets sembra esulare dai suoi compiti. Ammesso che dette iniziative siano in attivo (sarebbe necessario effettuare dei conti economici che tengano conto di tutte le componenti – personale, mezzi di produzione, capitali di anticipazione, interessi ecc.) sembra che l’Ente debba incentivare l’attivazione da parte di soggetti terzi (cooperative, privati), piuttosto che accettare questo rischio d’impresa che non gli compete.

Calendari

Bisognerà puntare su tempi di produzione molto anticipati in modo da poterli distribuire e vendere in tempo. Grande formato con belle immagini. Si propone di puntare anche su immagini del presente in cui siano evidenziati paesaggi molto riconoscibili, il ruolo dell’uomo e del Parco, animali e la loro gestione, messaggi educativi e “in progress”.


Tirature

Per evitare l’obsolescenza dei prodotti editoriali o di altra natura è necessario che le tirature siano limitate allo stretto necessario, evitando di venire allettati dalle riduzioni di costo proprie delle alte tirature. Solo in caso di prodotti a forte diffusione (cartoline, depliants, giornali) si potrà pensare ad elevati numeri. Per alcune iniziative editoriali si è osservata una giacenza di magazzino per prodotti ormai invendibili o di scarsissima presa sul pubblico. Piuttosto è possibile pensare a più frequenti riedizioni.

Aggiornamenti

Per evitare le giacenze e l’obsolescenza le varie pubblicazioni ed iniziative di natura divulgativa o promozionale potranno subire degli aggiornamenti, dopo appositi restyling. Il criterio generale dovrebbe essere quello di procedere, prima di ogni aggiornamento, ad un riesame di tutte le esigenze ed i contenuti che determinarono la prima edizione, sottoponendoli a critica e verifica, per arrivare alla nuova edizione.

Diffusione

Le modalità di diffusione sono estremamente importanti per raggiungere in fretta ed in modo efficace gli obiettivi prefissati.
La collocazione di ogni prodotto deve essere accuratamente pensata; non basta produrre un depliant e posarlo su un bancone per avere assolto alla sua diffusione.
Se viene pensato un depliant di promozione del centro visita “A” è del tutto inutile tenerlo nel centro visita “A”. Andrà posto nei centri visita “B”, “C”, “D”, dell’Ente e di altri Enti (APT, altri Parchi, ecc.). Piuttosto nel Centro “A” dovrà essere collocato un prodotto più specialistico, di approfondimento ed integrazione delle tematiche ivi trattate.
E’ ovvio che come luoghi di diffusione andranno utilizzate le sedi istituzionali ed i centri visita.
Si dovrebbe arrivare a creare una rete di interscambio di depliants con i centri visita degli altri parchi, regionali e nazionali. Per i depliants e i giornali per turisti potrebbe essere curata una forma di collaborazione con albergatori ed altri esercenti. L’Ente Parco annualmente incontra tali soggetti spiegando, illustrando e concordando attività e riceve l’impegno a fornire a turisti e fruitori un’informazione corretta e aggiornata, con la diffusione del materiale del parco in libera distribuzione (comodino del letto o scrittoio negli alberghi, appositi dispensers…).
Per quanto attiene ad opuscoli, altre pubblicazioni e prodotti (cartoline, video, CD…) può essere utile la distribuzione presso esercenti che ne curino la vendita previo acquisto o in conto vendita.
Per i volumi di un certo valore devono essere studiate forme di diffusione o attraverso la produzione in collaborazione con editori che già dispongono di una propria rete distributiva, o affidandosi ad apposite ditte, che agiscono recuperando a proprio favore il 50-60% del prezzo di copertina.
Per i giornali dedicati ai residenti può essere in parte pensata la distribuzione per il tramite del personale di vigilanza, così come nei centri d’incontro o di più frequente utilizzo (posta, ambulatori medici, municipi, giornalai, centri di socializzazione, società e fondazioni, scuole, biblioteche)
Per i filmati possono essere pensati l’uso televisivo sia sulle reti nazionali, sia su quelle locali, la collocazione in appositi festivals (per esempio “Stambecco d’oro”), la vendita diretta presso i centri visita, presso i quali dovrebbe essere pensata la visione in ciclo pressochè continuo (la visione stimola il desiderio d’acquisto).

Costi e loro copertura

I costi dei vari prodotti dovrebbe essere medio-bassi, in modo da non costituire un deterrente all’acquisto da parte degli utenti. Per ottenere questo fine può anche essere previsto il concorso di terzi in forma di sponsor per ottenere l’abbassamento dei costi di produzione.

A seconda del tipo di veicolo utilizzato possono essere previsti:
1) interventi di privati che attendono ad una propria necessità di pubblicità:
- esercenti locali
- grandi sponsors
- banche
- gestori di attività offerte che volessero evidenziare il proprio servizio sui depliants
2) finanziamenti di parte pubblica
3) vendita di ciò che diviene un prodotto
4) uso di altri mezzi d’informazione a titolo gratuito (per esempio riviste istituzionali regionali, notiziari di associazioni protezionistiche, bollettini, siti Web).

Per quanto attiene l’attività delle cooperative che attualmente effettuano il servizio di informazione turistica e ambientale presso i centri visita l’attuale gestione può comportare un surrettizio ampliamento della pianta organica.

Parlamento e Ministero sono tendenzialmente orientati a ridurre il finanziamento di tali forme di investimento. Sono in vece disponibili a forme di incentivazione in grado di produrre valore aggiunto e di reggersi dopo un avvio, con proprie risorse.

Possono essere previsti fin d’ora:
1) provvigioni a favore delle cooperative sul ricarico dell’Ente nelle vendite di gadgets o libri acquisiti o prodotti dall’Ente
2) applicazioni a pagamento del marchio del Parco a servizi e gadgets prodotti o procurati dalle cooperative
3) applicazioni di percentuali premianti sul valore del biglietto d’ingresso sugli incrementi negli ingressi a centri visita e giardino botanico
4) forme di incentivo economico al miglioramento della qualità del servizio nei centri visita (sulla base di moduli di gradimento, interviste
5) impegno delle cooperative a creare servizi di loro utilità (ad esempio l’istituzione di un sito
internet con le loro offerte collegato con un link al sito dell’Ente).

Si dovrà far presentare alle cooperative un piano d’impresa che le vincoli nel giro di tre anni ad una forte riconversione in senso imprenditoriale, che ne realizzi una maggiore indipendenza finanziaria, in modo da far sì che la gestione dei centri visita subisca una drastica riduzione del costo per l’Ente e diventino centri non solo informativi ed educativi ma anche nuclei di attività imprenditoriale autofinanziata senza costi o con forti contrazioni della spesa per l’Ente. A tal fine il centro può essere affidato in appalto diretto alle cooperative, previa convenzione di impegno allo svolgimento di attività in favore dell’Ente (per es. divulgazione attività, didattica…).

Campagne

Si ritiene che alcuni progetti dell’Ente, per esempio il Centro lontra o il giardino botanico di Campiglia potrebbero dare luogo a delle campagne di promozione e di tutela, per il primo, della lontra ma soprattutto della qualità dei corsi d’acqua, per il secondo della flora.
Se ben condotte queste campagne potrebbero essere indirizzate a raccogliere fondi direttamente dai cittadini, in modo da renderli più partecipi e responsabili.



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