IL DIRITTO DEI PARCHI NAZIONALI
Archivio sistematico dei provvedimenti a carattere generale dei Parchi nazionali



Parco Nazionale del Gran Paradiso – Disciplinare per la rifusione dei danni provocati dalla fauna selvatica al patrimonio agro-pastorale.
(Deliberazione del Consiglio direttivo n. 24 del 15 luglio 2002)



Art. 1 – Finalità

1. Nelle more dell’emanazione, da parte dell’ente Parco Nazionale Gran Paradiso, del regolamento previsto dall’art. 11 della legge del 6 dicembre 1991 n. 394, il seguente disciplinare regola le modalità di accertamento, valutazione e liquidazione dei danni provocati alle colture agricole ed al patrimonio zootecnico dalla fauna selvatica all’interno del territorio del Parco.


CAPO I – DANNI ALLE COLTURE

Art. 2 – Ambito di applicazione

1. Sono risarcibili esclusivamente i danni provocati dagli ungulati selvatici alle colture orticole e cerealicole nonché ai terreni destinati a prato e/o pascolo. Per questi ultimi è necessario, ai fini del risarcimento, che si sia provveduto al ripristino della coltivabilità del terreno, con l’intento di restituire la stessa efficienza produttiva posseduta prima del danno.

Art. 3 – Esclusioni e limitazioni

1. Non sono risarcibili i danni:

a) relativi a terreni abbandonati, in quanto non adibiti né a coltura né a pascolo da almeno un anno;
b) verificatisi in luoghi in cui vige il divieto di pascolo;
c) qualora l’importo totale stimato dei danni subiti sia inferiore a _ 50;
d) relativi a terreni che abbiano già subito in precedenza danni oggetto di risarcimento ai sensi del presente disciplinare, e per i quali non siano state adottate le misure di protezione a suo tempo indicate nel documento finale di liquidazione del danno; il risarcimento è limitato al 50% dell’importo stimato del danno qualora le misure di protezione siano state adottate solo parzialmente;
e) quando i terreni coltivati a prato e/o pascolo siano stati condotti in violazione delle “Prescrizioni di massima e di Polizia Forestale” applicate nella zona interessata che regolano la materia.


CAPO II – PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PER I DANNI ALLE COLTURE

Art. 4 – Modalità di presentazione della domanda di risarcimento

1. La domanda di risarcimento deve essere inoltrata alla Sede di Valle del Servizio di sorveglianza dell’Ente Parco territorialmente competente, entro 10 giorni dalla constatazione del danno alle colture. La domanda, sottoscritta dall’interessato, deve essere redatta utilizzando l’apposito modulo messo a disposizione dall’Ente Parco e compilata accuratamente in tutte le sue parti.
2. Alla domanda devono essere allegati:
a) copia dell’estratto di mappa della/e particella/e danneggiata/e ;
b) certificati catastali e titolo di proprietà dei fondi, oppure dichiarazione sostitutiva, per i terreni condotti in proprietà;
c) copia del contratto d’affitto, oppure dichiarazione sostitutiva, per i terreni condotti in locazione.

3. Alla domanda può essere allegata altra documentazione utile all’istruzione della pratica, come preventivi di spesa per l’esecuzione dei lavori di ripristino, perizie, documentazione fotografica.


Art. 5 – Iter delle domande

1. Nel caso dei danni alle colture, il personale della Sede di Valle del Servizio di sorveglianza dell’Ente Parco territorialmente competente effettua, entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, un sopralluogo, che deve avvenire in presenza dell’interessato o di un suo delegato, finalizzato all’accertamento della corrispondenza tra il danno dichiarato e il danno realmente subito.
2. Il relativo verbale, che deve essere controfirmato dai presenti al sopralluogo, dovrà anche contenere, ove possibile, elementi utili ad individuare misure atte a prevenire o limitare il ripetersi del danno. Copia del verbale stesso sarà trasmessa, unitamente alla domanda di risarcimento, al competente ufficio dell’Ente Parco entro 48 ore dall’esecuzione del sopralluogo.
3. L’ufficio competente provvede, entro 15 giorni dalla ricezione della documentazione, a valutare l’importo dell’indennizzo dovuto, in base ai parametri contenuti nell’allegato al presente disciplinare.
4. La corresponsione dell’indennizzo dovrà avvenire entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda. Per i terreni condotti a prato e/o pascolo, i costi relativi al ripristino della coltivabilità del terreno, al fine di restituire la stessa efficienza produttiva posseduta prima del danno, verranno rifusi solo dopo l’avvenuto ripristino funzionale del fondo come previsto dall’art. 2, accertato mediante nuovo sopralluogo del personale di cui al comma 1 del presente articolo.
5. Nel documento finale di liquidazione del danno da notificare all’interessato, saranno contenuti, oltre all’importo dell’indennizzo ed alle modalità di pagamento, le eventuali indicazioni relative alle misure di prevenzione da adottare.


CAPO III – DANNI CAUSATI AL PATRIMONIO ZOOTECNICO DA ANIMALI PREDATORI


Art. 6 - Ambito di applicazione

1. Per gli scopi del presente Regolamento sono animali predatori esclusivamente i mammiferi appartenenti a specie selvatiche.
2. Possono beneficiare dei risarcimenti esclusivamente gli imprenditori agricoli che esercitino il pascolo all’interno del territorio del Parco con animali domestici in regola con le norme di monticazione previste dal Regolamento di Polizia veterinaria.
3. La concessione del risarcimento è subordinata alla dichiarazione del richiedente di voler utilizzare la somma percepita per la reintegrazione dei capi perduti, o per lo sviluppo del comparto zootecnico dell’impresa.

Art. 7 – Iter procedurale per i sopralluoghi e le domande

1. Entro 24 ore dal verificarsi dell’evento di predazione, il proprietario degli animali deve richiedere l’intervento del veterinario dell’A.S.L. competente per territorio in cui è avvenuto il fatto e del personale della Sede di Valle del Servizio di sorveglianza dell’Ente Parco, che è tenuto ad avvisare il veterinario incaricato dall’Ente e a redigere un verbale di constatazione del fatto. Nell’attesa dei sopralluoghi, l’allevatore non dovrà rimuovere le carcasse degli animali dal luogo dell’uccisione. Il veterinario incaricato dall’Ente deve certificare che il danno sia avvenuto ad opera di animali predatori e la certificazione deve indicare la specie, la razza, il sesso, l’età e la funzione dei capi uccisi o feriti, la qualità e la quantità dei danni subiti, la località e la data dell’evento. La certificazione dovrà essere allegata alla richiesta di risarcimento.
2. La richiesta di risarcimento è presentata alla Sede del Parco della valle in cui è avvenuto l’evento di predazione, oppure direttamente alla Sede di Torino dell’Ente, entro il termine massimo di 20 giorni dal verificarsi dell’evento dannoso. La richiesta deve contenere, oltre alle generalità del richiedente, il verbale di constatazione degli addetti alla sorveglianza, la certificazione del veterinario e la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’impegno di adempimento di quanto previsto nel comma 4 dell’art. 1 del presente regolamento.
3. L’Ente provvederà alla liquidazione del risarcimento entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta.
4. La misura del risarcimento è stabilita al 25% del danno subito se è possibile accertare che questo sia dovuto all’attacco di predatori su animali abbandonati, ovvero non controllati giornalmente; al 50% del danno subito se è possibile accertare che questo sia dovuto all’attacco su animali condotti al pascolo brado senza alcuna forma di protezione, in particolare durante le ore notturne; fino al 100% nel caso in cui tutte le attenzioni possibili siano state messe in atto dal pastore. Nessun contributo è erogato nel caso in cui l’allevatore, oltre ad abbandonare gli armenti, eserciti il pascolo su fondi non di sua proprietà, o non da lui affittati, oppure in violazione delle norme che vincolano la monticazione. L’accertamento dei fatti è delegato agli addetti alla Sorveglianza dell’Ente, che devono certificare quanto sopra nel verbale da loro redatto sia a seguito del sopralluogo, sia sulla base delle conoscenze legate alla periodica verifica del territorio.
5. Per l’ammontare del risarcimento si fa riferimento al valore dei capi perduti o dei danni accertati, calcolato sul prezzo pubblicato dalla Camera di Commercio al momento dell’evento denunciato.
6. Successivamente all’avvenuta liquidazione l’Ente, per il tramite degli addetti al Servizio di Sorveglianza, provvede all’accertamento, mediante sopralluogo, della reale reintegrazione dei capi perduti o dell’effettiva realizzazione degli interventi di sviluppo denunciati. In caso di mancata corrispondenza, l’Ente provvederà al recupero delle somme erogate, oltre ai relativi interessi di mora.

Art. 8 – Misure di incentivazione

1. Al fine di incentivare forme più articolate ed efficienti di custodia e di cura degli animali domestici condotti al pascolo e per scoraggiare i sistemi di gestione che si affidano al pascolo brado o incustodito, l’Ente, tramite la Giunta Esecutiva, stabilisce la possibilità di contribuire al miglioramento delle strutture di controllo e di conduzione del pascolo con una somma integrativa del risarcimento relativo al danno subito, per un ammontare massimo complessivo di 250 Euro.
2. I soggetti interessati, per poter usufruire del suddetto contributo, devono presentare all’Ente, contestualmente alla richiesta di risarcimento o entro 20 giorni dalla sua presentazione, una domanda alla quale viene allegato un sintetico progetto, con preventivo dettagliato delle spese che si intendono sostenere, finalizzato alla realizzazione di sistemi di prevenzione degli attacchi dei predatori e di conduzione razionale del pascolo.
3. L’erogazione del contributo viene decisa con determinazione Dirigenziale, sentito il parere dei servizi competenti, sanitario e della sorveglianza, entro 30 giorni dall’inizio dell’istruttoria e viene comunicato al richiedente, che ha 10 giorni per accettarlo o rifiutarlo.
4. I contributi di cui al comma uno sono erogati con priorità nelle aree in cui la presenza del lupo ha carattere di continuità e di consistenza tali da permettere di dedurre la presenza di nuclei stabili di questa specie. Per l’attestazione di quanto sopra è richiesto il parere del responsabile scientifico dell’Ente, il quale periodicamente provvede alla redazione di carte distributive della specie.
5. Il contributo è liquidato entro 30 giorni dalla revisione della rendicontazione o del collaudo dell’opera, da effettuarsi ad opera degli addetti alla sorveglianza.
6. Qualora i suddetti sistemi, una volta acquisiti, non fossero messi in atto, il proprietario degli animali perde il diritto di ricevere il contributo previsto dall’art. 6 in caso di predazione.




DOMANDA DI RISARCIMENTO DANNI CAUSATI DAGLI UNGULATI SELVATICI APPARTENENTI AL GENERE SUS AL PATRIMONIO AGROPASTORALE NEL PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO



Il sottoscritto _____________________________nato a ___________________________________(_____)
Il ________________e residente in __________________________________________C.A.P. __________
via/fraz. __________________________________n. ______ tel. __________________________________
recapito tel. _____________________ codice fiscale____________________________________________

inoltra richiesta di risarcimento del danno causato da ungulati selvatici appartenenti al genere Sus alle colture agricole impiantate su terreni posseduti/condotti in locazione in località __________________comune di_____________ (quota __________m slm) foglio _________ mappale/i ________________
___________________________________.

foglio n. _____________ particella n. ____________
foglio n. _____________ particella n. ____________
foglio n. _____________ particella n. ____________

e situati all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso.


A questo scopo DICHIARA

Che la data di constatazione danno è__________________________________________________________
Che la coltura agricola in atto danneggiata consiste in ____________________________________________
Che la superficie dell’appezzamento/i è di mq __________________________________________________
Che la natura del danno è ___________________________________________________________________
Che l’importo presunto del danno è ___________________________________________________________

Di non essere intenzionato a beneficiare di altri tipi di contributo per l’esecuzione delle opere di cui all’allegato preventivo di spese.

Di non disporre di copertura assicurativa contro il tipo di danno denunciato.




Il sottoscritto richiede inoltre che l’eventuale rimborso venga accreditato sul c/c bancario a lui intestato:
n. ______________ Banca________________________________ Agenzia di ________________________
codice ABI ______________ CAB____________________________

A conoscenza delle sanzioni previste dalla legge per coloro che rendono false dichiarazioni, il sottoscritto attesta che quanto sopra corrisponde a verità.



Data _______________ Firma _________________________


Allegati: - copia dell’estratto di mappa delle particelle danneggiate;
- certificati catastali comprovanti la proprietà dei fondi, oppure dichiarazione sostitutiva, per i terreni condotti in proprietà;
- copia del contratto d’affitto, oppure dichiarazione sostitutiva, per i terreni condotti in locazione.
- _______________________________________________________________________________
- _______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________


VERBALE DI ACCERTAMENTO DANNI A COLTURE ORTICOLE E CEREALICOLE





Sopralluogo effettuato da ______________________________________________________ in data ______
in presenza de___ Sig. ___ __________________________________________ in qualità di ______________


I danni sono stati provocati da ___________________________________________________________ .


Coltura danneggiata _______________________________________________________________ .


Tipologia del danno ________________________________________________________________ .


mq. danneggiati ________________ (quota __________m slm) foglio _________ mappale/i _________.



Misure di prevenzione___________________________________________________________
_________________________________________________________________________________


Note: _____________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________





I VERBALIZZANTI

____________________________ ______________________________

____________________________ ______________________________





VERBALE DI ACCERTAMENTO DANNI A PRATI E/O PASCOLI





Sopralluogo effettuato da _________________________________________ in data _________
in presenza de___ Sig. ___ __________________________________ in qualità di _______________


I danni sono stati provocati da _____________________________________________________________


Coltura danneggiata __________________________________________________________________


Perdita produzione 1° taglio 2° taglio, pascolo


mq. danneggiati _____________________ .


Da ripristinare: __________________________________________________________________

Note:_________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
__________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

I VERBALIZZANTI

____________________________ ______________________________

____________________________ ______________________________




Accertamento del ripristino effettuato da ________________________________________ in data _______________

_ zappatura manuale su mq. __________
_ rastrellatura manuale su mq. __________
_ fresatura meccanica su mq. __________
_ erpicatura su mq .__________
_ semina manuale su mq. __________
_ semina meccanica su mq. __________
_ acquisto seme __________
Eventuali altre operazioni: __________________________________________________________________________

Note: _____________________________________________________________________________________
I VERBALIZZANTI
_____________________________

_____________________________
ALLEGATO

PRODUZIONI MEDIE E PREZZI CORRENTI

Coltura < 800 m s.l.m. da 801 a 1200 m s.l.m. > 1200 m s.l.m.
_/q.le q.li fieno/ha _/mq _/q.le q.li fieno/ha _/mq _/q.le q.li fieno/ha _/mq
Prato irriguo 1° taglio 13.00 50 0.065 13.00 40 0.052 13.00 40 0.052
Prato irriguo 2° taglio 13.00 30 0.0169 13.00 26 0.0338
Prato irriguo pascolo 6.50 20 0.013 6.50 14 0.0091 6.50 20 0.013
Prato asciutto 1° taglio 13.00 25 0.0325 13.00 25 0.0169
Prato asciutto pascolo 6.50 13 0.00845 6.50 10 0.0065
Prato arborato irriguo 1° taglio 13.00 38 0.0494 13.00 35 0.0455
Prato arborato irriguo 2° taglio 13.00 24 0.0312 13.00 18 0.0234
Prato arborato irriguo pascolo 6.50 24 0.00845 6.50 10 0.0065
Pascolo alpeggio 6.50 13 0.00845 6.50 13 0.00845


PRODUZIONI MEDIE E PREZZI CORRENTI

Coltura _/q.le q.li/ha _/mq
Grano, avena, segale: GRANELLA 15.50 40 0.062
Grano, avena, segale: PAGLIA 8.50 50 0.0425
Patate 50.00 300 1.5
Mancata produzione orto familiare medio 2.50


LAVORAZIONI MANUALI PER IL RIPRISTINO

Lavorazione ore/ha _/ora Kg/ha _/Kg _/mq
Zappatura per riempimento solchi e distribuzione delle zolle 400 9.50 0.38
Rastrellatura per eliminazione radici, livellamento, spietramento e interro seme 250 9.50 0.24
Risemina a spaglio manualmente 10 9.50 0.0095
Seme 150 2.50 0.0375


LAVORAZIONI MECCANICO-MANUALI PER IL RIPRISTINO

Lavorazione ore/ha _/ora volte _/mq
Erpicatura 4 40 0.016
Fresatura meccanica (2 passaggi) 6 40 2 0.048
Rastrellatura lieve 200 9.50 0.19

Rifacimento ruscelli in terra 2.50 _/ml



pagina home