IL DIRITTO DEI PARCHI NAZIONALI
Archivio sistematico dei provvedimenti a carattere generale dei Parchi nazionali



Parco nazionale dei Monti Sibillini - Convenzione con l'Università di Perugia sulla cattura e l'abbattimento selettivo dei cinghiali. Disciplinare sull'utilizzazione dei capi abbattuti
(Deliberazione del Consiglio direttivo n. 27 del 3 aprile 1995)




(omissis)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

(omissis)

DELIBERA

per quanto in premessa,

1) di approvare la convenzione per la cattura e l'abbattimento selettivo del cinghiale stipulata con l'Università di Perugia, nel testo allegato al presente atto sotto la lettera A) quale parte integrante e sostanziale, (omissis);

2) (omissis)

3) di autorizzare (omissis) dell'Istituto di Zoologia della facoltà di Scienze M.F.N. dell'Università degli studi di Perugia ad attuare, sentita la commissione cinghiale di cui all'art. 2 comma 1 della predetta convenzione, gli interventi di cattura e di abbattimento selettivo della specie cinghiale nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, per tutta la durata della anzidetta convenzione come dall'art. 5 della stessa, con l'ausilio di operatori esperti da lui individuati;

4) di dare mandato al Presidente di verificare con (omissis) la possibilità di attuare l'abbattimento selettivo della specie cinghiale con operatori locali (cacciatori, proprietari dei fondi); in tal caso l'argomento non dovrà essere riproposto al Consiglio direttivo;

5) di approvare il disciplinare della procedura di prelievo selettivo del cinghiale nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e destinazione della biomassa risultante di cui all'allegato al presente atto sotto la lettera B).

 

ALLEGATO A

Convenzione per la realizzazione di programmi relativi alla Commissione cinghiale, alla gestione cinghiale, al disciplinare indennizzo danni da cinghiale, al servizio di recupero zoologico nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Tra: l'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, (omissis)

E l'Università degli Studi di Perugia (omissis)

Premesso

  • che l'Ente Parco, nella consapevolezza della gravità dei problemi sollevati dalla fauna selvatica, e in particolare dal cinghiale, all'interno del proprio territorio e della necessità di intervenire su individui appartenenti a specie rare o in estinzione, ha deliberato di istituire un'apposita commissione per il cinghiale, di elaborare e attuare un programma di gestione di questa specie, di formulare e attuare un disciplinare per l'indennizzo dei danni da fauna selvatica e di dar vita a un servizio generale di recupero zoologico;
  • che l'Università degli Studi di Perugia sta svolgendo, tramite l'Istituto di Zoologia della Facoltà di Scienze M.F.N., un programma di ricerca avente per oggetto "Studi morfologici, ecologici ed etologici su specie e comunità faunistiche" e che nell'ambito di tale programma si è costituito un gruppo di lavoro, coordinato dal Prof. (omissis), di seguito denominato "Gruppo di lavoro Università di Perugia" (GLUP)

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

 

Art. 1 - La premessa fa parte integrante e sostanziale del presente accordo.

Art. 2 - L'Istituto di Zoologia della Facoltà di Scienze M.F.N. dell'Università degli Studi di Perugia, su richiesta dell'Ente Parco si impegna all'approfondimento del programma di ricerca "Studi morfologici, ecologici ed etologici su specie e comunità faunistiche", tramite l'attuazione del seguente piano per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini:

1) - Coordinamento scientifico della Commissione cinghiale

La Commissione ha il compito di collaborare alla predisposizione e alla gestione del Piano di gestione del cinghiale e al Disciplinare di indennizzo dei danni da fauna selvatica; la Commissione è così costituita:

1 coordinatore scientifico

2 rappresentanti dell'Ente Parco

1 rappresentante del CFS

1 rappresentante della Provincia di Perugia

1 rappresentante della Prov. di Ascoli Piceno

1 rappresentante della Prov. di Macerata

1 rappresentante della Associazioni venatorie

1 rappresentante delle Associazioni agricole

1 rappresentante delle Associazioni ambientalistiche.

Funzionamento della Commissione:

- riunione ordinaria almeno trimestrale; riunioni straordinarie per iniziativa del coordinatore o della Giunta esecutiva dell'Ente Parco; sede delle riunioni: sede istituzionale dell'Ente Parco;

- convocazione con ordine del giorno anche informale-telefonica o via fax ad personam; firma delle presenze e sintetico verbale delle decisioni prese, con effetto immediato e potere consultivo nei confronti dei provvedimenti che saranno adottati dalla Giunta esecutiva dell'Ente Parco.

Ruolo del GLUP

Nella persona del responsabile scientifico: organizzazione, direzione e coordinamento.

2) Gestione cinghiale e Disciplinare di indennizzo danni

Interventi previsti:

  1. Indennizzo danni;
  2. Trappolamento e marcaggio;
  3. Prelievo selettivo per campionamento biologico-sanitario.

Area Provincia di Perugia

- gennaio-maggio: ricognizione territoriale per la verifica del programma della Provincia di Perugia, localizzazione, allestimento e avvio sperimentale del trappolamento + indennizzo danni + prelievo selettivo per campionamento biologico-sanitario;

- giugno-ottobre: trappolamento intensivo + indennizzo danni;

- novembre-dicembre: verifica dei risultati ottenuti, programmazione interventi per il 1996.

Aree delle Province di Macerata e di Ascoli Piceno

  • gennaio-luglio: analisi territoriale per la programmazione, progettazione degli interventi, localizzazione, allestimento e avvio sperimentale del trappolamento + indennizzo danni + prelievo selettivo per campionamento biologico-sanitario;

- agosto-ottobre: trappolamento intensivo + indennizzo danni;

- novembre -dicembre: verifica dei risultati ottenuti, programmazione interventi per il 1996

Ruolo del GLUP

  • Per l'area provinciale di Perugia: programmazione, direzione e coordinamento scientifici; collaborazione al coordinamento tecnico degli interventi operativi attuati dalla Provincia di Perugia;
  • per le aree provinciali di Macerata e Ascoli Piceno: programmazione, progettazione, direzione e coordinamento scientifici e tecnici; allestimento e gestione operativi degli interventi;
  • per tutta l'area del PNMS: analisi biologiche di campo e di laboratorio, campionamento sanitario anatomo-tissutale; direzione, coordinamento, addestramento degli operatori per il prelievo selettivo e per l'accertamento dei danni da fauna selvatica; raccolta, analisi e valutazione dei risultati ottenuti, proposizione degli interventi successivi.

3) Servizio di recupero zoologico

Attività e procedure di identificazione, recupero e salvaguardia di individui appartenenti a specie rare o in estinzione.

Ruolo del GLUP

Programmazione, direzione, coordinamento, esecuzione degli interventi zoologici e sanitari di: recupero, determinazione, analisi, conservazione, manutenzione e archiviazione degli esemplari in carne e in vivo; eventuale rilascio in natura degli esemplari riabilitati; restano esclusi gli interventi diretti, e relativi oneri, di tassidermìa, concia, preparazione a secco o in vitro da attribuire a specialista di fiducia che opera sotto la direzione del GLUP.

4) Documentazione multimediale degli interventi.

Art. 3 - Il materiale inventariabile acquistato con i fondi di cui all'art. 4 nonchè i capi abbattuti restano a disposizione dell'Ente Parco.

Art. 4 - Coordinatore e responsabile scientifico dei lavori sarà Bernardino Ragni, ricercatore e docente di Zoologia dei Vertebrati dell'Istituto di Zoologia della Facoltà di Scienze M.F.N. dell'Università degli Studi di Perugia.

L'Istituto di Zoologia potrà avvalersi della collaborazione di personale non dipendente per l'espletamento delle attività, tra quelle di cui all'art. 2, non rientranti tra le mansioni istituzionali affidate ai propri dipendenti.

Le attività di cui al precedente art. 2 potranno essere svolte con la collaborazione tecnico-scientifica delle Province di Perugia, Ascoli Piceno e Macerata, del Corpo Forestale dello Stato, degli Istituti Zooprofilattici di Perugia e di Teramo, dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica.

Art. 5 - L'Ente Parco, interessato alla realizzazione delle iniziative scientifico-tecniche di cui alla presente convenzione, contribuirà al programma con un intervento finanziario complessivo di Lire (omissis), così ripartito:

(omissis)

La durata dei lavori di cui alla presente convenzione è fissata in 12 mesi, salva eventuale proroga, deliberata dalla Giunta esecutiva dell'Ente Parco su richiesta motivata del coordinatore scientifico.

Art. 6 - Le parti precisano che il contributo di cui al precedente art. 5 è devoluto per il 3% alle spese generali dell'Università, che nessun compenso potrà essere erogato al personale dell'Istituto di Zoologia e dell'Università degli Studi di Perugia in generale e che la presente convenzione non rientra nel regolamento attuativo dell' art. 66 del D.P.R. n. 382/80.

Art. 7 - L'Università degli Studi di Perugia, tramite l'Istituto di Zoologia, farà conoscere all'Ente Parco, entro il trimestre successivo al termine dei lavori, i risultati del programma scientifico-tecnico di cui al precedente art. 2, tramite relazione del coordinatore scientifico.

Art. 8 - Le parti danno atto che il contributo finanziario di cui al precedente art. 5 è finalizzato a una ricerca scientifica e quindi esente da fatturazione I.V.A. ai sensi del combinato disposto di. cui al comma VI, lett. a), dell'art. 2 e punto 12 dell'art. 10 del D.P.R. 26.10.1972, n. 633.

Art. 9 - La presente convenzione, redatta in duplice originale, verrà registrata solo in caso d'uso ai sensi del 2° comma dell'art. 5 del D.P.R. 26.4.1986, n. 131. In tal caso le spese saranno assunte in parti uguali dalle parti contraenti.

Letto, approvato e sottoscritto.

 

ALLEGATO B

DISCIPLINARE DELLA PROCEDURA DI PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO DEL P.N.M.S. E DESTINAZIONE DELLA BIOMASSA RISULTANTE.

Il prelievo selettivo, come da convenzione tra Ente Parco e Università degli Studi di Perugia, sarà operato per scopi di campionamento biologico, sanitario e controllo della popolazione tramite abbattimento selettivo.

L'abbattimento selettivo è attuato da operatori locali, in appostamento, aspetto o cerca, nominativamente incaricati e controllati dal responsabile delle operazioni o suo collaboratore.

L'abbattimento selettivo è altresì operato sui capi catturati tramite trappolamento incruento, destinato al campionamento biologico, sanitario o al controllo della popolazione, con procedura analoga alla precedente.

La biomassa risultante è sottoposta a controllo e campionamento multiplo: zoologico, morfologico, genetico, sanitario; la biomassa risultata sanitariamente idonea all'alimentazione umana viene donata a enti assistenziali, istituti religiosi, caserme ecc.

Una quota pari al 10-25% della biomassa risultata sanitariamente idonea all'alimentazione umana, può essere destinata al reintegro della rete alimentare naturale, tramite predisposizione di "carnai" giornalieri a ubicazione variabile e distribuzione dispersa nel territorio del Parco.




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