IL DIRITTO DEI PARCHI NAZIONALI
Archivio sistematico dei provvedimenti a carattere generale dei Parchi nazionali



Parco nazionale Monti Sibillini - Gestione cinghiale: progetto esecutivo e corsi per operatori di selezione, trappolamento
(Deliberazione del Consiglio direttivo n. 43 del 1 aprile 1996)




IL PRESIDENTE
Riferisce sinteticamente sui contenuti della proposta di programma quinquennale per il prelievo selettivo del cinghiale nonché della proposta di corso di abilitazione al prelievo selettivo del cinghiale, entrambe redatte dal Prof. (omissis); riferisce altresì su una nota di valutazione della prima proposta inviata dal dr. (omissis)
Omissis

IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Udito il Presidente;
Udito l'intervento dei signori Consiglieri;
Constatata l'estrema gravità del problema cinghiale, come del resto risulta con molta evidenza dagli atti dell'Ente Parco e in particolare dai verbali delle proprie sedute, e considerato l'impegno a risolvere il problema da esso assunto fin dalla prima seduta consiliare e ribadito più volte;
Richiamata la relazione della Provincia di Perugia, settore tutela ambientale, inviata in data 8.3.1994 all'INFS e per conoscenza all'Ente Parco, da cui emerge l'opportunità di effettuare interventi di prelievo selettivo del cinghiale mediante abbattimento nelle zone antropizzate del Parco (zona 2) dove la presenza del cinghiale determina i maggiori squilibri all'ambiente, stante la scarsa efficacia dimostrata dai metodi c.d. ecologici (recinzioni varie e strumenti acustici) soprattutto nei periodi di maturazione dei prodotti agricoli;
Richiamata la propria delibera n. 82 del 7.6.1994 con cui è stato incaricato il prof. (omissis), Istituto di zoologia, Università di Perugia, di elaborare il piano di contenimento del cinghiale e di coordinare un apposito gruppo di lavoro con la partecipazione dei rappresentanti delle Province, delle Regioni e del Corpo Forestale dello Stato;
Ricordato che, a seguito di alcuni progetti preliminari presentati dal prof. (omissis), di numerosi incontri del gruppo di lavoro nonché di molteplici riunioni dell'apposita commissione consiliare, è stata elaborata una convenzione annuale tra l'Ente Parco e l'Università di Perugia "per la realizzazione di programmi relativi alla Commissione cinghiale, alla gestione del cinghiale, al disciplinare indennizzo danni da cinghiale, al servizio di recupero zoologico nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che preveda, tra l'altro, il prelievo selettivo per campionamento biologico-sanitario;
Richiamata la propria delibera n. 27 del 3.4.1995 con cui è stata approvata detta convenzione, è stato autorizzato il prof. (omissis) ad attuare interventi di cattura e di abbattimento selettivo con l'ausilio di operatori esperti ed è stato approvato un disciplinare per tale abbattimento;
Richiamata la delibera presidenziale n. 32 del 20.7.1995, ratificata con propria delibera n. 89 del 2.10.1995, con cui si è modificato e si è integrato il disciplinare per il prelievo selettivo;
Richiamata la propria delibera n. 67 del 13.9.1995 con cui:
a) si è approvata la relazione del prof. (omissis) sui primi risultati del progetto cinghiale contenente una stima della popolazione del cinghiale nel Parco (circa 4.000 individui), una descrizione degli effetti della presenza e dell'attività del cinghiale sulle componenti spontanee e coltivate dell'ecosistema del Parco nonché un consuntivo delle prime fasi sperimentali di prelievo selettivo del cinghiale tramite abbattimento con arma da fuoco;
b) si è dato atto della presenza di squilibri ecologici causati dalla presenza e dall'attività del cinghiale nel Parco;
c) si è deliberato di ricomporre gli squilibri ecologici tramite la riduzione della popolazione e la selezione degli individui su tutto il territorio del Parco, in modo continuato, con metodi e mezzi ad azione ed efficacia integrate (abbattimento selettivo tramite arma da fuoco, cattura e abbattimento selettivo tramite trappole);
Vista la proposta di programma quinquennale di prelievo selettivo del cinghiale elaborato dal Prof. (omissis) nel febbraio 1996 e la proposta di corso di abilitazione al prelievo selettivo elaborata dallo stesso nel gennaio 1995;
Vista la nota del 26.3.1996 del Coordinatore territoriale per l'ambiente del CFS, dr. (omissis), contenente alcune osservazioni alla proposta di programma quinquennale del prof. (omissis);
Visto il resoconto dell'incontro relativo al piano di gestione del cinghiale del Parco tenutosi presso la sede dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica il 21.2.1996 e redatto dal dr. (omissis) da cui risulta il parere positivo dell'Istituto agli interventi così come sono stati finora effettuati dall'Ente Parco;
Tenuto conto che il programma quinquennale contiene la stessa metodologia a cui si ispirano gli interventi finora effettuati;
Considerato che le azioni di trappolamento e le altre azioni non cruente non sono da sole in grado di ricomporre gli equilibri ecologici compromessi dalla presenza del cinghiale;
Considerata conseguentemente la necessità di procedere con urgenza al prelievo selettivo del cinghiale con la partecipazione dei cacciatori residenti;
Ritenuto a questo proposito necessario organizzare in tempi rapidi un corso in tre edizioni identiche da svolgersi in diverse località del territorio del Parco, aperte ciascuna a 50 cacciatori, in grado di abilitare i soggetti interessati come operatori di prelievo selettivo;
Considerata l'opportunità che il corso venga organizzato con la supervisione dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica;
Considerata la necessità di avviare contemporaneamente anche un'ampia azione di trappolamento con la collaborazione degli agricoltori e dei proprietari dei fondi;
Considerato che tali interventi si inseriscono all'interno di un programma quinquennale per lo studio e la gestione della popolazione del cinghiale nel quale sia anche prevista un'azione intensiva di monitoraggio;
Considerate le indicazioni provenienti da Enti locali, operatori e organizzazioni;
Fatte ampie considerazioni in merito;
Vista la legge 394/91;
Omissis

DELIBERA
1) di approvare nell'allegato al presente atto sotto la lettera A) la "proposta di progetto esecutivo del programma quinquennale di prelievo selettivo del cinghiale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini" redatta dal Prof. (omissis) con le modifiche indicate nella nota 26.1.1996 del Coordinatore territoriale per l'ambiente del CFS, dr. (omissis), e allegata al presente atto sotto la lettera B);
2) di stipulare con l'Università di Perugia apposita convenzione avente per oggetto il suddetto programma quinquennale e di adottare tutti i provvedimenti necessari per la sua attuazione;
3) di approvare nell'allegato al presente atto sotto la lettera C) la proposta di corso di abilitazione al prelievo selettivo della specie cinghiale redatta dal prof. (omissis) con queste precisazioni:
a) il corso deve svolgersi in tre edizioni con sedi in Montefortino, Norcia e Fiastra, ciascuna con un tetto massimo di 50 cacciatori;
b) il corso è aperto ai cacciatori non residenti qualora i cacciatori residenti siano inferiori a 50 unità per ciascuna delle singole edizioni;
c) il corso deve essere organizzato con la supervisione dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica se disponibile;
d) in caso di domande che superino il tetto massimo la scelta avviene secondo l'ordine cronologico di arrivo attestato dal protocollo dell'Ente Parco;
e) la quota di iscrizione è fissata in lire 100.000;
f) la responsabilità scientifica del corso è affidata al prof. (omissis);
4) di istituire l'Albo degli operatori di selezione - sezione cinghiale - al quale occorre essere iscritti per svolgere l'attività di operatori di selezione all'interno del `territorio del Parco;
5) di chiedere all'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica parere scritto sul programma quinquennale e sul corso di abilitazione;
6) di impegnare per le spese del corso, comprese quelle logistiche e organizzative, la somma presuntiva di lire 15.000.000 per ciascuna delle tre edizioni del corso, per un totale di lire 45.000.000, con imputazione sul cap. 5520 "prelievi faunistici" bilancio 1996 in corso di approvazione;
7) di impegnare per le spese relative ai primi 9 mesi del quinquennio previsto dal programma, la somma di lire 425.000.000 imputandola allo stesso cap. 5520;
8) di verificare entro sei mesi la possibilità di un'organizzazione diversa del prelievo selettivo che veda l'Ente Parco attribuire direttamente un compenso agli operatori di selezione e utilizzare, con modalità da individuare, la biomassa derivante dal prelievo;
9) di procedere, in attesa degli esiti del corso e per i motivi di urgenza richiamati in premessa, al prelievo selettivo sia con unità composte da operatori di selezione già qualificati unitamente a operatori in corso di formazione, sia con unità composte esclusivamente da operatori già qualificati.
10) di conferire incarico al Presidente per redigere e stipulare la convenzione con l'Università di Perugia per il programma quinquennale di cui al n. 1 e di adottare tutti i provvedimenti necessari per attuare la presente delibera.


ALLEGATO A

PROGETTO ESECUTIVO DEL PROGRAMMA QUINQUENNALE DI PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE, NEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI.

Definizione del Responsabile unico scientifico-tecnico (RUS), che risponde al Consiglio direttivo dell'Ente Parco, il quale acquisisce il parere della Commissione cinghiale, della redazione del progetto esecutivo, della direzione dei lavori conseguenti al progetto approvato, dei risultati ottenuti da tali lavori e del Gruppo di lavoro scientifico-tecnico (GLAS) da questo diretto, del Programma quinquennale di prelievo selettivo del cinghiale nel PNMS.

A) Abbattimento selettivo tramite arma da fuoco.
1) Definizione di almeno 10 unità di prelievo selettivo, ciascuna delle quali formata da 1-2 diplomati esperti nel prelievo selettivo di Vertebrati omeotermi tramite carabina (anima rigata) e ottica di puntamento, che possono essere attive, nel corso dell'anno, su tutto il territorio del PNMS; uno zoologo, incaricato dal RUS componente del GLAS, è direttore e responsabile scientifico delle operazioni svolte da una o più unità di prelievo selettivo; le unità di prelievo selettivo potranno essere accompagnate da agenti del Corpo Forestale dello Stato (CFS), a seguito di un programma di collaborazione concordato in sede di definizione del Calendario di cui al successivo punto A-2; tali unità effettuano un prelievo senza limite individuale di capi, con preferenza non obbligatoria per: fenotipi evidentemente ibridi, individui di età uguale o superiore a un anno; fino ad una quota minima annua totale di 500 capi.
2) Definizione in collaborazione con il CFS, del Calendario delle operazioni, relativo a un periodo minimo di un mese e massimo di un anno, tramite: definizione dell'Albo ufficiale degli operatori di prelievo selettivo, delle aree di prelievo, delle giornate di prelievo.
3) Predisposizione, in collaborazione con il CFS, di una scheda-rapporto per ogni unità di prelievo, per ogni giornata di prelievo selettivo tramite abbattimento, che dovrà contenere: luogo, ora, data di apertura della giornata di prelievo; nome e firma del direttore delle operazioni e degli operatori di prelievo selettivo che aprono la giornata di prelievo; area generale di prelievo; codice di identificazione, sesso, età, sito dell'abbattimento, peso della carcassa eviscerata, di ciascuno dei capi prelevati; attribuzione nominale della quota-parte della biomassa risultante dal prelievo agli operatori di selezione tramite corrispondenza tra codice del capo attribuito e nome dell'operatore di selezione; luogo, ora, data di chiusura della giornata di prelievo; nome e firma del direttore delle operazioni e degli operatori di selezione che chiudono la giornata di prelievo.
4) Apertura ufficiale della giornata di prelievo, sancita dal direttore delle operazioni, tramite firma della scheda-rapporto da parte degli operatori di selezione, del direttore delle operazioni e dell'agente CFS.
5) Sviluppo della giornata di prelievo selettivo per cerca, aspetto, appostamento, di giorno o di notte, a piedi, da cavalcatura, da veicolo, con o senza sorgenti luminose, con o senza richiami alimentari, acustici, olfattivi, visivi, con eventuali altri mezzi e procedure ritenuti efficaci dal direttore e responsabile scientifico delle operazioni; il mancato adempimento delle operazioni previste e necessarie per lo sviluppo corretto e ordinato della giornata di prelievo selettivo tramite abbattimento con arma da fuoco, nonché il mancato o non corretto iter metodologico e procedurale è causa dell'immediata cancellazione degli operatori responsabili dall'Albo ufficiale di cui al punto A-2, ad insindacabile giudizio del RUS, sentito il direttore e responsabile scientifico delle operazioni; abbattimento dell'individuo selezionato; recupero del capo abbattuto; per ogni individuo prelevato: attribuzione di un codice alfanumerico di identificazione, rilievi e prelievi biologici e sanitari, esterni e interni, da parte del direttore delle operazioni o suo incaricato, dissezione in situ, pesatura della carcassa, attribuzione della quota-parte, pari al 70% del peso della carcassa eviscerata, agli operatori di selezione, e della quota-parte, pari al 30% del peso della carcassa eviscerata, che gli operatori di selezione devono reintegrare all'Ente PNMS in ragione di lire 5000 al kg, conferimento della carcassa agli operatori di selezione che ne entreranno nella piena disponibilità successivamente alla presentazione della certificazione sanitaria di rito rilasciata dalla competente USL e del versamento diretto dell'importo relativo alla quota-parte da reintegrare all'Ente PNMS, presso la Casa del Parco più prossima; il mancato adempimento di tali atti sarà causa dell'esclusione degli inadempienti dall'Albo ufficiale degli operatori di prelievo selettivo; stoccaggio dei campioni biologici e sanitari nei congelatori predisposti nelle Case del Parco e successivo inoltro degli stessi agli Istituti di Ricerca e Diagnosi competenti, a cura del GLAS.
6) Chiusura ufficiale della giornata di prelievo, sancita dal direttore delle operazioni, tramite firma della scheda-rapporto da parte degli operatori di selezione, del direttore delle operazioni e dell'agente CFS.

B) Cattura e abbattimento selettivo tramite trappole.
1) una rete di impianti di cattura deve essere realizzata su tutto il territorio del PNMS, fino al raggiungimento di una densità minima di 1 impianto fisso (trappola permanente di cattura collettiva) e di 5 impianti mobili (trappola temporanea di cattura singola) ogni 1000 ettari di territorio ad optimum ecologico per il cinghiale, corrispondenti ad un totale di 40 unità di cattura fisse e 200 unità di cattura mobili; la gestione diretta delle unità di cattura è affidata ad operatori tecnici; zoologi incaricati dal RUS componente del GLAS, sono direttori e responsabili scientifici delle operazioni svolte dalle unità fisse e mobili di cattura selettiva; tali unità effettuano un prelievo senza limite individuale di capi; gli individui catturati devono essere selezionati per età, sesso, condizione fisico-sanitaria e condizione genetica evidente; la quota minima annua totale da abbattere deve essere di 500 individui; un campione di almeno 20 individui deve essere selezionato per lo studio degli spazi vitali e degli spostamenti, tramite marcaggio e radiolocalizzazione, condotto dal GLAS.
2) Definizione del Calendario dei trappolamenti, relativo a un periodo minimo di un mese e massimo di un anno, tramite: definizione dell'Albo ufficiale degli operatori di trappolamento selettivo, delle unità di trappolamento, delle aree di trappolamento, delle notti-trappola, di prelievo selettivo.
3) Gli operatori tecnici di trappolamento, ai quali è affidata la gestione diretta di una o più unità di trappolamento e che devono essere ricompresi nell'Albo ufficiale di cui al precedente punto B-2, possono essere proprietari e/o conduttori dei fondi nei quali sono ubicate e rese operative le trappole, ovvero persone singole o associate formalmente autorizzate da questi; il proprietario e/o il conduttore del fondo ove si intende ubicare le unirà li cattura devono, comunque, rilasciare all'Ente Parco una autorizzazione scritta allo svolgimento di tale programma.
4) Predisposizione di una scheda-rapporto relativa ad ogni unità di cattura e ogni notte-trappola, che dovrà contenere, luogo, ora, data, di attivazione dell'unità di cattura; nome e firma del direttore delle operazioni e degli operatori di trappolamento selettivo che aprono il periodo di trappolamento; area generale di prelievo; codice di identificazione, sesso, età, unità catturante, peso della carcassa eviscerata, di ciascuno dei capi catturati e abbattuti; attribuzione nominale della quota-parte della biomassa risultante dal prelievo agli operatori di trappolamento e selezione, tramite corrispondenza tra codice del capo attribuito e nome dell'operatore di selezione attribuendo; luogo, ora, data, di chiusura del periodo di trappolamento; nome e firma del direttore delle operazioni e degli operatori di selezione che chiudono il periodo di prelievo selettivo per trappolamento.
5) In tutto il territorio del PNMS possono essere operativi contemporaneamente più periodi di trappolamento, ad apertura e chiusura non coincidente, nella stessa o in diverse aree di trappolamento, comprendenti operatori tecnici diversi e diretti da responsabili scientifici diversi; il tutto ricompreso nel Calendario di cui al punto B-2.
6) Apertura ufficiale del periodo di trappolamento, sancita dal direttore delle operazioni, tramite firma della scheda-rapporto da parte degli operatori di trappolamento e del direttore delle operazioni.
7) Sviluppo dei periodi di prelievo selettivo per trappolamento; cattura selettiva dell'individuo; selezione dell'individuo a cura del Direttore delle operazioni o suo incaricato; abbattimento dell'individuo selezionato a cura dell'operatore di trappolamento, qualora in possesso di licenza di caccia, o da altra persona idonea che l'operatore stesso provvede a compensare; recupero del capo abbattuto; per ogni individuo prelevato: attribuzione di un codice alfanumerico di identificazione, rilievi e prelievi biologici e sanitari, esterni ed interni, da parte del direttore delle operazioni o suo incaricato, dissezione in situ, pesatura della carcassa, attribuzione della quota-parte, pari al 70% del peso della carcassa eviscerata, agli operatori di selezione, e della quota-parte, pari al 30% del peso della carcassa eviscerata, che gli operatori di selezione devono reintegrare all'Ente PNMS, in ragione di lire 5.000 al Kg., conferimento della carcassa agli operatori di selezione che ne entreranno nella piena disponibilità successivamente alla presentazione della certificazione sanitaria di rito rilasciata dalla competente USL e del versamento diretto dell'importo relativo alla quota-parte da reintegrare all'Ente PNMS, presso la Casa del Parco più prossima; il mancato adempimento di tali atti sarà causa dell'esclusione degli inadempienti dagli Albi ufficiali degli operatori di prelievo selettivo; stoccaggio dei campioni biologici e sanitari nei congelatori predisposti nelle Case del Parco e successivo inoltro degli stessi agli Istituti di Ricerca e Diagnosi , a cura del GLAS.
8) Allo scopo di sensibilizzare e di coinvolgere il più efficacemente possibile gli operatori di trappolamento selettivo si prevede la possibilità di affidare a questi l'acquisizione o la realizzazione dirette dei dispositivi di cattura, su indicazioni tecniche del Gruppo di lavoro, in corrispettivo del 100% della biomassa risultante dagli individui catturati, selezionati e abbattuti, di cui al punto B-7.
9) Chiusura ufficiale del periodo di trappolamento, sancita dal direttore delle operazioni, tramite firma della scheda-rapporto da parte degli operatori di selezione e del direttore delle operazioni.

C) Monitoraggio intensivo delle procedure e dei risultanti del prelievo selettivo.
1) Allo scopo di realizzare una rete di monitoraggio permanente, devono essere allestiti siti di osservazione e rilevamento faunistico, in misura di almeno 1 ogni 1000 ha di agrosistemi e ecosistemi, per un totale stimabile in 70; tali impianti devono essere costituiti da altane e capanni a lunga durata, di materiali modulari non murari (per es. ponteggi tipo Innocenti e pannelli lignei) facilmente e rapidamente montabili e smontabili al bisogno; tali siti risultano anche altamente funzionali alla realizzazione del prelievo selettivo tramite abbattimento.
2) Precedentemente all'effettivo avvio dei lavori si imposta su tutto il territorio del PNMS un sistema di transetti di rilevamento faunistico, di sviluppo variabile tra i 5 e i 15 km, distribuiti in proporzione all'estensione delle aree relative alla Provincia di Perugia, alla Provincia di Ascoli Piceno e alla Provincia di Macerata; con cadenze almeno mensili, i transetti di rilevamento faunistico vengono percorsi da zoologi, facenti parte del GLAS, che procedono al rilevamento della presenza e dell'abbondanza della specie cinghiale, e di specie collegate a questa con rapporti di competizione e predazione; l'attività di monitoraggio tramite transetti faunistici accompagna tutto lo sviluppo del progetto di prelievo selettivo per abbattimento con arma da fuoco e per trappolamento; successivamente alla conclusione di tali lavori, per un tempo non inferiore ad un trimestre, si devono sviluppare ulteriori rilevamenti con lo stesso metodo, le stesse procedure e lo stesso sforzo di campionamento; contemporaneamente a tale monitoraggio con metodo naturalistico, è sviluppato un rilevamento dell'uso dello spazio, degli spostamenti, della scelta dell'habitat e, possibilmente, di dinamica di popolazione sulla base di un campione di individui di età e sessi diversi, non inferiore a 20, catturati tramite il trappolamento selettivo; tale studio si sviluppa tramite il marcamento degli individui del campione con marcaggi inerti e con equipaggiamento di tali individui con microemittenti radio (radiocollari) i cui segnali saranno ricevuti dalla équipe di rilevamento dotata di ricevente. L'équipe di rilevamento è formata da zoologi, facenti parte del GLAS; inoltre contemporaneamente alle procedure di monitoraggio esposte, si provvede alla realizzazione di stime quantitative di popolazione ("censimenti") basate sul metodo del conteggio ripetuto in aree di saggio, il metodo del direct driving, il metodo dell'osservazione diretta, continua, da altane e da luoghi di appostamento, il metodo dell'indice di trappolamento e di abbattimento (l'indice venatorio"), anche tali procedure saranno condotte da zoologi componenti il GLAS.
3) Relativamente all'impatto della presenza e dell'attività del cinghiale sugli ecosistemi e sugli agrosistemi del PNMS si avvia, contemporaneamente al programma di prelievo selettivo, un monitoraggio della distribuzione e della consistenza dei prelievi e dei danneggiamenti sulla vegetazione spontanea, sulla vegetazione coltivata, sulla zoocenosi del PNMS; il monitoraggio dello status delle componenti vegetazionali degli agrosistemi e degli ecosistemi del PNMS, deve essere condotto con la collaborazione di esperti del paesaggio vegetale e della vegetazione spontanea e coltivata del PNMS; il monitoraggio dell'impatto della presenza e dell'attività del cinghiale sulle componenti animali degli agrosistemi e degli ecosistemi del PNMS è condotto da zoologi, esperti della zoocenosi con particolare riferimento alla vertebrocenosi del PNMS, componenti il GLAS.
4) Tutte le attività di monitoraggio e di ricerca esposte ai precedenti punti C-2-3, devono essere realizzate con la collaborazione degli agenti del CFS ed eventuale altro personale indicato dall'Ente Parco, previa attuazione di stage di aggiornamento e preparazione specifici, condotti a cura del Gruppo di lavoro.
5) I dati e le osservazioni raccolti nelle attività di monitoraggio di cui sopra sono elaborati, interpretati e confrontati fino a produrre una relazione scientifico-tecnica semestrale sullo stato delle attività svolte e dei risultati ottenuti, a partire dall'effettivo avvio dei lavori di prelievo selettivo; la relazione semestrale è redatta e sottoscritta dal RUS e presentata all'Ente Parco; la relazione semestrale consente al RUS, al GLAS, al Consiglio Direttivo dell'Ente PNMS di valutare l'andamento dell'iniziativa e di adottare provvedimenti che consentano l'ottimizzazione delle procedure e dei risultati; al termine del programma quinquennale di prelievo selettivo, il RUS rimette all'Ente Parco una relazione scientifico-tecnica definitiva sull'andamento dei lavori eseguiti, sui risultati raggiunti, sui provvedimenti successivi.

D) Stima dei costi.
1) Materiale inventariabile destinato alla cattura: l'impianto fisso di cattura collettiva è stimabile in L. 4.000.000, per un totale di (4.000.000 x 40) L. 160.000.000; l'impianto mobile di cattura singola è stimabile in L. 1.000.000, per un totale di (1.000.000 x 200) L. 200.000.000; il sito di monitoraggio è stimabile in L.. 1.000.000, per un totale di (1.000.000 x 70) L. 70.000.000; si avanza l'ipotesi che 1/3 dei dispositivi di trappolamento sia reso disponibile dai collaboratori di cui al punto B-8, da cui il costo stimato totale relativo ai dispositivi di cui sopra diventa, rispettivamente: L. 108.000.000 e L. 135.000.000.
2) Materiale inventariabile destinato al marcaggio e al monitoraggio: stimabile in L. 50.000.000.
3) Materiale tecnico di consumo destinato alla cattura, marcaggio e monitoraggio: stimabile in L. 25.000.000 / anno.
4) Materiale ordinario di consumo destinato al trappolamento e all'abbattimento selettivi: stimabile in L. 25.000.000/anno.
5) Corrispettivo del Responsabile unico scientifico-tecnico, del Gruppo di lavoro scientifico-tecnico, di collaboratori e consulenti, nell'ipotesi di "convenzione-contributo di ricerca" analogo a quello attualmente in corso con l'Istituto di Zoologia della Fac. di Scienze MFN dell'Università degli Studi di Perugia, che esclude compensi professionali agli strutturati pubblici: stimabile in L. 150.000.000/anno.

Omissis

E) Osservazioni
1) Il reintegro che gli operatori di prelievo selettivo devono corrispondere all'Ente Parco è stimabile, con larga approssimazione, in una media di 12 kg per capo prelevato; ciò corrisponde ad un introito stimabile in (12 x 5.000 x 1000) L. 60.000.000 all'anno, da considerare a detrazione dei costi esposti in D).
2) Nel valutare il rapporto costi/benefici relativo al presente progetto esecutivo è necessario considerare che gli interventi, le procedure e i mezzi tecnico-gestionali anzidetti possono essere utilizzati, tali e quali o facilmente adattati, per esigenze di controllo selettivo di altre specie ecologicamente e economicamente critiche, sia selvatiche che domestiche, come: cane, gatto, lupo, volpe, istrice, nutria, cervidi, altri artiodattili, altri carnivori.
3) I programmi di abbattimento selettivo del cinghiale nel PNMS e la conseguente disponibilità di notevoli quantità di biomassa di pregio, possono rappresentare un'occasione occupazionale e un'importante fonte di reddito "compatibile" per le popolazioni residenti nell'area protetta; nell'ipotesi in cui gli operatori di prelievo selettivo non sono rappresentati da cacciatori residenti e agricoltori proprietari e/o conduttori dei fondi, sarebbe possibile "offrire" alla collaborazione esterna tale attività, ipotizzando un reintegro per l'Ente Parco pari ad un valore medio stimabile in almeno L. 200.000 per individuo prelevato; ciò corrisponde ad almeno L. 200.000.000 all'anno, nell'ipotesi di un prelievo annuo di 1000 individui; nel caso in cui l'Ente Parco incaricasse una realtà locale, singola o associata, della gestione operativa del programma, questa potrebbe essere sostenuta da tale introito; tale realtà potrebbe ricevere l'incarico di provvedere alla gestione operativa di tutto ciò che riguarda gli squilibri ecologici-economici di origine faunistica.
4) Nell'ipotesi di un intervento che non scenda al di sotto delle condizioni esposte nel presente progetto, il tempo necessario per ricondurre la popolazione di cinghiale del PNMS entro condizioni tali da consentire la ricomposizione degli squilibri ecologici in atto, è stimato in 5 anni dall'effettivo inizio delle operazioni; è impossibile valutare, in questa sede, se il programma effettivo potrà essere, e di quanto, inferiore ai 5 anni; tuttavia l'impostazione del progetto proposto consente una completa modularità per "stadi di avanzamento" dei lavori, tale che questi possono essere interrotti nel momento in cui si considera raggiunto lo scopo, senza spreco alcuno delle risorse investite e investibili.
5) Analogamente a quanto esposto nel precedente punto E-4 è impossibile, in questa sede, delineare con precisione il programma di monitoraggio e di mantenimento permanenti delle condizioni raggiunte al termine degli interventi di cui al presente progetto esecutivo; è prevedibile che i metodi, le procedure e le operazioni necessarie siano gli stessi indicati nel presente progetto, caratterizzati da una intensività ridotta, nel tempo, nello spazio e nelle risorse, corrispondente grosso modo a quella adottata nell'ultimo anno del programma quinquennale.


ALLEGATO C

CORSO DI ABILITAZIONE AL PRELIEVO SELETTIVO DELLA SPECIE CINGHIALE NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI

Scopo
Formazione di operatori tecnici e loro abilitazione al prelievo selettivo del cinghiale (Sus scrofa) tramite arma ad anima rigata e ottica di puntamento (carabina) e adottando le tecniche e le procedure tipiche della "caccia di selezione agli Ungulati", cerca, aspetto e appostamento, di azione non collettiva e senza l'uso del cane, che dovranno essere in grado di agire efficacemente nel territorio del PNMS in attuazione dei piani di gestione faunistica dell'Ente.

Requisiti fondamentali degli aspiranti
- Abilitazione all'esercizio venatorio (licenza di caccia) almeno da 5 anni e valida all'atto di iscrizione al corso;
- residenza anagrafica ed effettiva in uno dei Comuni ricompresi nei confini del PNMS al 01 giugno 1995;
- titolo di proprietà, al 01 giugno 1995, di un fondo agricolo, effettivamente destinato dagli strumenti urbanistici vigenti, di estensione non inferiore a 1 ha, ricompreso interamente nei confini del PNMS;
- il secondo e terzo requisito possono essere alternativi.

Struttura del corso
Il corso si articola in una Preselezione, una prima Fase teorico-pratica, una seconda Fase di tirocinio sul campo.
1) domanda di ammissione al corso degli aspiranti, con documentazione dei requisiti, indirizzata all'Ente Parco;
2) esame di ammissione degli aspiranti con prova teorico-pratica: questionario di cultura zoologico-venatoria, maneggio dell'arma e prova di tiro su sagoma fissa;
3) ammissione al corso degli aspiranti che hanno superato l'esame (2) previo versamento di una quota di frequenza al corso non inferiore a L. 200.000;
4) frequenza al programma teorico-pratico del corso non inferiore all'80% delle ore di attività svolta;
5) esame di profitto al termine della fase teorico-pratica del corso, con prove pratiche (maneggio dell'arma, abilità di tiro, riconoscimento e identificazione tassonomica) e teoriche sulle materie tecnico-scientifiche trattate (questionario e colloquio);
6) ammissione alla fase di tirocinio degli allievi che hanno superato l'esame di profitto;
7) frequenza del tirocinio: almeno 10 uscite di campo di prelievo selettivo, sotto la guida di un tutore esperto designato dalla commissione d'esame;
8) conferimento del diploma di abilitazione all'allievo che ha superato la prova (7) a giudizio del tutore e della commissione d'esame.

Programma di massima
Definizione della commissione esaminatrice, che dovrebbe comprendere, almeno: rappresentanti dell'Ente Parco, esperti del prelievo selettivo, esperti zoologi ed ecologi, possibilmente rappresentante dell'INFS;
Pubblicazione dell'iniziativa tramite manifesti e altri mezzi di comunicazione, concernente i requisiti di ammissione al corso, il termine di presentazione della domanda, il calendario delle prove e di svolgimento del corso.
Raccolta, esame e valutazione delle domande di ammissione, definizione dell'elenco degli idonei alla prova di ammissione al corso.
Prova di ammissione al corso da svolgersi in 2 tempi: prova balistica e prova teorica; il non superamento della prova balistica non consente l'accesso alla prova teorica e al corso; i risultati delle prove vengono comunicati nello stesso giorno del loro svolgimento, resi pubblici tramite esposizione dell'elenco degli ammessi.
Versamento della quota di frequenza al corso da parte degli allievi ammessi, che devono esibire la ricevuta del versamento all'atto di verifica delle loro generalità per l'accesso allo svolgimento dei lavori del corso.
Svolgimento dei lavori del corso, in coincidenza di 3 fine settimana successivi: venerdì pomeriggio, sabato mattina e pomeriggio, domenica mattina; i venerdì e le domeniche dedicati alle lezioni in aula, i sabati dedicati alle lezioni e addestramento sul campo, con la possibilità di estendere tale attività anche alle domeniche.
Principali argomenti delle lezioni teoriche, pratiche e dell'addestramento: principi di biologia, ecologia, etologia, gestione faunistica; procedure e tecniche per l'osservazione, il reperimento di indici di presenza, riconoscimento e identificazione, sul campo, delle specie considerate; metodi, procedure e tecniche del prelievo selettivo tramite "caccia. di selezione"; princìpi di etica e di approccio corretto all'ambiente, alla fauna selvatica, agli utenti non venatori; tipologia, riconoscimento, identificazione, funzionamento, maneggio e uso delle armi da fuoco con particolare riferimento alle carabine con anima rigata e alle ottiche di puntamento e avvicinamento, tecniche e procedure di tipo pratico, sagome fisse e mobili in diverse condizioni-tipo sul campo
Ammissione agli esami di profitto degli allievi che hanno frequentato non meno dell'80% delle ore di corso, notificata il giorno successiva la fine del corso tramite pubblicazione dell'elenco ufficiale degli ammessi.
Svolgimento degli esami di profitto il secondo fine-settimana successivo alla fine del corso, tramite la seguente procedura: prova balistica di conoscenza, maneggiamento, uso della carabina, dell'ottica di avvicinamento e dell'ottica di puntamento; prova pratica di tiro su sagoma fissa; gli allievi che hanno superata la prova balistica sono ammessi alla prova teorica di compilazione di un questionario a "uscita" plurima; gli allievi che hanno superato la prova teorica sono ammessi al colloquio teorico-pratico di cultura tecnico-scientifica e di osservazione, reperimento e identificazione di indici di presenza delle specie considerate.
Ammissione al tirocinio pratico sul campo degli allievi che hanno superato gli esami di profitto, notificata tramite pubblicazione dell'elenco ufficiale degli ammessi, il giorno successivo alla conclusione degli esami di profitto.
Svolgimento del tirocinio pratico di prelievo selettivo, sul campo, di 1-2 allievi guidati da un tutore esperto del prelievo selettivo, nominato dalla commissione d'esame, nella misura di almeno 10 uscite giornaliere nel territorio del PNMS.
Valutazione finale dell'allievo, successiva al tirocinio, tramite discussione collegiale tra commissione d'esame e tutore, sulla base di una relazione di quest'ultimo sull'andamento individuale del tirocinio, notificata tramite pubblicazione dell'elenco ufficiale degli abilitati.
Conferimento agli abilitati del diploma di abilitazione al prelievo selettivo del cinghiale nel territorio del PNMS, il fine-settimana successivo alla valutazione.

Aspetti logistici e costi
Il corso può prevedere due edizioni identiche, una sul versante "Tirrenico" del Parco (Norcia - ) una su quella "Adriatico" (Amandola - ) , contemporanee e immediatamente successive.
Il corso dovrebbe essere diretto da un responsabile scientifico-tecnico che risponde al Consiglio Direttivo dell'Ente Parco del suo corretto svolgimento.
L'organizzazione logistica e operativa di ciascuna edizione dovrebbe essere curata da una realtà locale (Cooperativa, Casa del Parco ecc.).
Gli allievi di ciascuna edizione del corso non potranno superare il numero di 50.
I costi approssimativi, stimabili per ciascuna edizione, sono, in milioni di lire:

1) direzione tecnico-scientifica ........................ (omissis)
2) organizzazione logistico-operativa. .............. (omissis)
3) commissione d'esame ................................... (omissis)
4) docenti............................................. (omissis)


Totale .......................................................................... (omissis)




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