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Carte e guideLe piante notevoli del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise | |||
| Questa piccola guida va a completare le pubblicazioni sulla flora del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise nell'anno in cui il Parco compie cento anni, occasione importante per valutare quanto fatto ma soprattutto per dare una prospettiva alle azioni future. E indubbiamente in materia di conservazione è stato fatto molto e non solo per le specie iconiche del Parco, orso marsicano e camoscio, ma anche per la tutela degli habitat e delle specie della flora che li caratterizzano. Le esplorazioni botaniche al Parco cominciarono nel lontano '800 e possiamo dire con certezza che non si sono ancora concluse visto che le ultime specie segnalate risalgono ad anni recenti (Festuca valesiaca o Pinguicula valli regiae). Questo piccolo volume ci accompagna a conoscere alcune delle 2191 entità, tra specie e sottospecie, che costituiscono la flora del Parco. La ricchezza floristica del Parco è legata sia alla geodiversità del suo territorio sia alla diversità degli ambienti, all'influenza antropica di cui il territorio ha risentito nei secoli ma anche alla sua posizione geografica, che ne fa un crocevia nord-sud e est-ovest. Questo significa che nel territorio del Parco troviamo specie che hanno qui il loro limite meridionale e altre per le quali il Parco costituisce il limite settentrionale alla loro diffusione nella penisola italica. Le specie che troverete in questo volume sono quelle che gli Autori considerano più interessanti da un punto di vista conservazionistico e biogeografico: si tratta di specie esclusive e/o endemiche del territorio del Parco specie endemiche dell'Appennino oltre che specie rare o rarissime nella penisola, che qui appunto raggiungono il limite del loro areale di diffusione o specie che si presentano con popolazioni relitte. Sfogliate questa guida e viaggiate attraverso questo mondo affascinante che costituisce la flora del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: con l'impegno di ognuno a migliorare le proprie conoscenze ma soprattutto la consapevolezza sul nostro ruolo nella conservazione di questa ricchezza, che va preservata per il valore in sé e per le future generazioni. L'augurio è che la lettura di questa guida porti tutti a condividere uno stesso sentimento: i fiori si ammirano, si fotografano, si annusano ma non si raccolgono in tristi mazzolini destinati ad appassire e morire in tristi vasi domestici. Un ringraziamento agli autori di questo prezioso volume, Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, dell'Università di Camerino, che con la loro passione e professionalità ci consentono di entrare in questo mondo affascinante, quello della flora del Parco, ma anche a Cinzia Sulli che ha curato la Introduzione al più ampio compendio sulla flora per più utili approfondimenti. Un ringraziamento anche a tutti coloro che si sono prodigati e si prodigano ogni giorno per tutelare la bellezza e la ricchezza del Parco attraverso le azioni di sorveglianza e controllo, di monitoraggio e ricerca scientifica, attraverso la sensibilizzazione, la divulgazione e la comunicazione.
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