Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
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Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 2 - FEBBRAIO 1991



Cose ... Dall'altro mondo
Un ciclostilato del Comitato Parchi (Presidente il dott. Tassi) informa a domicilio che il dott. Tassi medesimo, riscuotendo "grande interesse", ha illustrato a Perth, in Australia, all'Assemblea dell'U.l.C.N., I'evoluzione positiva e "vitale" del Parco Nazionale degli Abruzzi, considerato "un vero e proprio modello a livello europeo"
Purtroppo ai "successi" del dott. Tassi fa riscontro, come lui stesso preoccupato ci informa, "una certa confusione e contraddittorietà della situazione italiana", specialmente " a proposito di censimenti e liste più o meno recenti" di parchi presentate in varie sedi e, pare, inviate alla Commissione stessa in Australia.
Quest' ultimo fatto, in particolare, sembra avere molto adontato il dott. Tassi, che, infatti, se la prende di brutto concerti "sedicenti esperti del C.N.R." che oltre a fare gli elenchi (noi ingenuamente pensavamo fosse questo il compito dei ricercatori) si permettono addirittura di farne conoscere i risultati, senza avere avuto avalli "ufficiali" da parte di alcuna autorità. "Basti pensare - nota scandalizzato il Direttore del Parco degli Abruzzi- che in questa lista si parla di 7 parchi nazionali, mentre è ben noto che i veri parchi sono finora, purtroppo, sempre e solo 5" .
Così, preso in castagna l'incauto "sedicente" ricercatore del C.N.R., il Tassi ricorda che considerare a pieno titolo aree protette zone come il Pollino, il Ticino, le Alpi Apuane, il Delta del Po, i Monti Sibillini e persino le Secche della Meloria - un bel cacciucco, come si vede! - è una vera bestemmia.
Immaginiamo la sorpresa degli amministratori e dei tecnici del Parco del Ticino, i quali in questi anni si erano probabilmente convinti, poveri sciocchi, di lavorare in un parco, di gestirlo e di esserne dipendenti, e che ora, dagli antipodi, insomma, "dall'altromondo", apprendono dalle rivelazioni del dott. Tassi che era tutto finto. E a conferma di questa triste verità 1' instancabile Direttore porta la insospettabile e inoppugnabile testimonianza di un esperto canadese, il quale, dopo un lieto soggiorno nel nostro Paese, ha scoperto che ci stiamo prendendo ormai una vera e propria indigestione di "Macaroni Park".
Assestato questo colpo da maestro con testimonianza a sorpresa come nei gialli più avvincenti, il dott. Tassi ci informa che il Comitato Parchi d'ltalia renderà noti prossimamente i dati ufficiali della situazione dei parchi nel mondo, esponendo anche tabelle di raffronto con la situazione italiana.
Era ora! Finora infatti ricerche e indagini in materia si erano limitati ad individuare e censire il numero, i caratteri, le dimensioni, le normative delle aree protette. Un lavoro troppo povero e banale, evidentemente, specie se quelle ricerche mancavano poi di quegli avalli ufficiali in grado, come la denominazione di origine controllata, di garantirne la genuinità.
I dati preannunciati avranno invece, non ne dubitiamo, ben altro rango e non seguiranno criteri tanto banali ed ordinari cosi in voga tra certi " sedicenti" ricercatori. Oseremmo pensare che il Comitato Parchi (ma chi sono i suoi membri?) potrebbe addirittura fornirci una graduatoria dei parchi con tanto di voto come nelle vecchie, care pagelle. A punteggio pieno, ma tiriamo ovviamente ad indovinare, potremmo avere, ad esempio, il Parco degli Abruzzi; più incerta, invece, la sorte di tutti gli altri. Meglio perciò attendere.
Nell'attesa del responso, però non riusciamo a nascondere una certa quale trepidazione. Se al Ticino, come ad altri, è già toccato in sorte difinire, con 1'aiuto anche dell'uomo venuto dal freddo, nell'infimo girone dei "parchi finti" o "Macaroni Park" (a quando i "Mandolino Park?") quale sarà il destino di tutti gli altri, tra i quali abbiamo anche dei cari amici? dott. Tassi, sia buono! Una volta tanto non infierisca. Non saremo parchi modello europeo da esportazione, ma pure noi teniamo famiglia.