L'Europa dei parchi.
Nasce la sede italiana della Federazione europea

Da quando i parchi, anche con le più accorte forme di protezione e con le gestioni più corrette, non possono più costituire isole felici in un mondo che si va ecologicamente degradando, in quanto non sono più immuni dagli effetti deleteri di inquinamenti anche per cause lontane; da quando gli stessi parchi non possono essere più istituiti e ancor meno decollare senza il consenso delle popolazioni locali, la tradizionale finalità di tutela passiva del territorio protetto è definitivamente tramontata.
La rapida evoluzione di concetto di parco, che ne è conseguita, ha costretto un pò tutti a ricercare un nuovo ruolo delle aree protette in armonia con una società che cambia rapidamente.
Si è presa anche coscienza che i più preziosi beni ambientali, gli ecosistemi più rari e importanti non possono essere considerati un bene locale, ma che essi fanno parte del patrimonio universale, mentre si rende atto che l'ambiente protetto non è una sfera separata dalle ambizioni e dai bisogni e i tentativi di definirlo avulso da tali problematiche hanno conferito alla stessa parola ambiente una connotazione di ingenuità (Rapporto Brundtland della Commissione Mondiale per l'Ambiente e lo Sviluppo) . Per effetto del nuovo rapporto territorio-società, si è sviluppato nei parchi un bisogno di conoscersi, confrontarsi, valutare le reciproche esperienze, ricercare una strategia di difesa e una politica gestionale comune. Questo processo di maturazione giustifica la nascita e l'affermazione di organismi di collegamento tra aree protette ed il nostro Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali italiane ne è un preciso esempio .
Ma il concetto di parco, quale patrimonio di tutti, anzi "degli altri" promuove la presa di coscienza del valore universale del bene ambientale al pari dei capolavori dell'ingegno umano come Venezia, le Piramidi, la Gioconda.
Di qui l'esigenza dei sistemi delle aree protette nazionali di raccordarsi con la realtà internazionale.
E per la soddisfazione di questi bisogni che sono sorti coordinamenti internazionali come la Federazione dei Parchi Nazionali Naturali Europei - FPNNE - che in pochi anni si è molto affermata, raccogliendo l'adesione di 147 parchi di 24 Stati europei.
Tale sviluppo repentino ha richiesto da parte della Federazione la necessità di affrontare una crisi di crescita ed ha portato alla decisione di decentrare al massimo le sue funzioni, promuovendo l'istituzione di sezioni nazionali.
In applicazione di tale decisione, assunta nel corso del Congresso FPNNE in Spagna del 1990, sono già costituite le sezioni di Germania, Gran Bretagna, mentre quella francese è in corso di promozione.
Per l'Italia la presidenza della federazione europea ha invitato il CEDIP a promuovere la costituzione della sezione nazionale.
L'iniziativa ha trovato subito interesse e consenso ed il giorno 17 gennaio si sono riuniti presso la sede del CEDIP, in Villa Demidoff, i membri italiani della Federazione europea.
Erano presenti Bino Li Calsi Presidente del nostro Coordinamento, W. Frigo Direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, E. Ortese Direttore di quello del Circeo, G. Zanetti Vice direttore del Gran Paradiso, F. Lopez Nunes Direttore del Parco della Groane, P.
Rossi Direttrice del Parco dell'Argentera e membro del Direttivo della Federazione, ed il sottoscritto per il CEDIP. I presenti costituivano la maggioranza della totalità dei membri italiani della Federazione. L'interesse della stessa Federazione per l'iniziativa italiana è stata sottolineata dalla presenza del Presidente Aitken Clark che ha presieduto la riunione e dall'ex Presidente Egide Moreau.
Alla riunione sono intervenuti l'Assessore ai parchi della Provincia di Firenze, Alfiero Ciampolini, il Presidente dell'Associazione dei Direttori di Parchi, D. Zocco, F. Cetti Serbelloni del Direttivo del Touring Club, R. Moschini Vice presidente del Parco di Migliarino S. Rossore Massaciuccoli, S. Flaim Direttore del Parco Adamello Brenta, S. Cavalli della Segreteria tecnica del CNPRNI F. Iannuzzi, 1. Napoleone e S. Palladino del CNR ed altri.
L'Assemblea dei membri italiani della Federazione europea ha deliberato all unanimità di procedere all'istituzione della sezione italiana e di costituire un gruppo di lavoro per la preparazione del relativo statuto .
Il gruppo di lavoro risulta formato da G. Valdré con incarico di coordinamento, F. Lopez Nunes, R. Moschini, E. Ortese, P. Rossi .