Dalla conservazione alla valorizzazione: per la salvaguardia attiva del territorio.
Il Monte di Portofino costituisce una delle aree di maggior pregio della Liguria, ed un importante elemento di attrazione turistica della regione. Nonostante le sue ridotte dimensioni, è visitato ogni anno da oltre 200.000 turisti provenienti da ogni parte del mondo. Benchè la protezione di questa porzione di territorio risalga a normative del 1935, la sua tutela attiva costituisce una vera e propria sfida alla capacità della Regione di pianificare il territorio, unendo i prioritari obiettivi di tutela e miglioramento dell'ambiente naturale ai legittimi interessi dei suoi residenti e dei fruitori, attuali o potenziali, dell'area.
Il Piano adottato dalla Giunta regionale si fonda su di un'ampia base di studi e ricerche, che hanno consentito di mettere a fuoco tre ordini di esigenze. In primo luogo, grazie ad un minuzioso censimento dello stato attuale del territorio e degli insediamenti residenziali e produttivi, quelle della collettività regionale e nazionale, a vantaggio delle quali deve essere adeguatamente protetta un'area che presenta valori ambientali, naturalistici e paesaggistici unici ed irripetibili In secondo luogo, grazie ad un'indagine capillare condotta nella primavera scorsa, le esigenze dei residenti, per i quali il beneficio derivante dalla qualità dell'ambiente in cui abitano non deve essere vanificato da un regime vincolistico rigido che impedisca adeguate condizioni di vita e di lavoro. In terzo luogo, con un sondaggio protrattosi per diversi mesi, le esigenze degli utenti del parco, che debbono poter trarre il massimo vantaggio dalla sua fruizione, pur nel doveroso rispetto di quelle caratteristiche ambientali che ne costituiscono il principale motivo d'attrazione.
Grazie alle ricerche condotte ed alle consultazioni delle istituzioni locali e delle rappresentanze delle forze sociali, economiche e culturali a vario titolo interessate al futuro del parco, è stato possibile predisporre un piano centrato sull'obiettivo della valorizzazione del Monte di Portofino nei suoi valori naturalistico-ambientali e nelle sue potenzialità di fattore di crescita dell'educazione ambientale dei cittadini e dello sviluppo sociale ed economico del territorio.
La progressiva diffusione tra la popolazione di una coscienza ecologica matura e responsabile ha consentito di focalizzare la pianificazione sugli obiettivi della salvaguardia attiva del territorio, del miglioramento della rete delle percorrenze pedonali e delle infrastrutture di base a servizio del Parco, dell'organizzazione di una fruizione responsabile dell'area, cui sono rivolti gli interventi previsti in materia di informazione e documentazione, di educazione ambientale, di miglioramento dell'accessibilità con il mezzo pubblico.
Le iniziative previste indurranno consistenti miglioramenti all'attuale assetto ambientale, favorendo nel contempo nuove forme di fruizione attiva del parco, capaci di generare sia un ulteriore innalzamento degli attuali livelli di educazione ambientale dei frequentatori, sia occasioni aggiuntive di reddito e di lavoro per i tre Comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita e per le aree di cornice.
L'impegno della Regione non si è manifestato solo attraverso questa attenta opera di pianificazione, che si presenta sotto molti aspetti come un'esperienza pilota a livello nazionale, ma anche attraverso un significativo incremento degli stanziamenti assegnati all'Ente parco, in modo da poter sollecitamente passare alla realizzazione degli interventi programmati.
Il Parco di Portofino potrà così presentarsi puntuale all'appuntamento delle celebrazioni colombiane, innalzando ulteriormente la qualità delle risorse turistiche messe a disposizione dei visitatori.
Questa logica d'intervento corrisponde alla strategia messa in atto dalla Regione, che attraverso lo stretto coordinamento tra programmazione economica, pianificazione territoriale e politica finanziaria intende assicurare l'efficacia e l'efficienza degli interventi, affinchè le scelte definite in modo democratico e partecipato siano seguite da azioni tempestive e coerenti.
*Assessore Regionale all'Urbanistica e Programmazione |