Il tempo dirà se il Parco regionale del Conero (5.796 ha suddivisi tra i Comuni di Ancona - 3.200, Sirolo - 1.150, Numana - 700 e Camerano - 650) è davvero il primo ed unico parco regionale delle Marche, oppure se le molte partenze ed i moltissimi stop susseguitisi negli anni hanno fatto passare l area del Conero dalla condizione di "parco di carta" a quella, forse addirittura peggiore, di "parco incartato" nelle polemiche e nelle pastoie burocratiche.
Per ora si può dire che quella che è stata definita la più importante isola verde adriatica tra il Gargano ed il Bosco delle Mesole è parco a tutti gli effetti, ha una legge istitutiva/ un direttivo, una giunta esecutiva, un presidente. Il comprensorio del Conero ha altresì un piano territoriale paesistico, ovviamente contestato, impugnato ed oggetto di dispute legali e politiche, come - del resto - i sopraddetti organi. Il consorzio tra la Provincia di Ancona ed i Comuni di Ancona, Sirolo e Numana è operativo, ha una sede a Sirolo, una prima ipotesi di personale (tre funzionari del Comune di Sirolo, che a tempo parziale svolgono funzioni essenziali) ed ottimi rapporti con le associazioni volontarie e con le strutture provinciali, regionali e statali che da sempre si occupano dell'area del Conero.
Sulla carta il consorzio dovrebbe poter contare su personale messo a disposizione dalle amministrazioni che lo sostengono; esistono domande di dipendenti che vorrebbero lavorare per il parco, ma non risulta che le Giunte abbiano preso in considerazione l'ipotesi di favorire tale sana aspirazione. Sempre sulla carta la legge regionale istitutiva del primo ed unico parco regionale delle Marche prevede un finanziamento di poco più di ottocento milioni annui. La verità del 1991 è stata che il consorzio si è insediato il 19.3.1991, che ha dovuto fronteggiare immediatamente ricorsi al Tar e campagne di stampa delegittimanti, nonchè una defatigante trattativa con gli uffici della Regione che hanno fatto affluire meno di cinquecento milioni solo verso la fine dell anno, con il risultato che a tutt'oggi (febbraio 1992) la tesoreria consortile ha effettuato spese per soli 70 milioni.
Un parco che nell'arco di dodici mesi spende settanta milioni, vale a dire la "fantastica cifra di circa sei milioni al mese, è entrato già in funzione, o è ancora parco di carta? Forse la verità sta nel mezzo. Forse siamo solo in fase di avvio, non siamo più solo di carta, ma chissà quando potremo dirci a pieno regime. Posto che si riesca a fare passi, magari piccoli, verso quella direzione, e non si venga respinti verso il punto di partenza, perchè anche questo può succedere.
Eppure l'area del Conero, complessivamente intesa, vale a dire quella che comprende il tratto costiero nord, dallo scoglio del Trave alla baia di Portonovo, il Monte Conero vero e proprio, la zona collinare del Poggio, di Massignano, di Monte Colombo, e la zona collinare intermedia, e poi le spiagge dei sassi neri e di San Michele, di Sirolo e di Numana, è un unicum prezioso, ancora largamente salvaguardato, che sarebbe in grado di offrire a molteplici segmenti di fruitori una realtà molto diversificata di opportunità paesaggistiche, floristiche, faunistiche, turistiche, eccetera. Esiste già una letteratura non sovrabbondante ma precisa e sufficientemente divulgativa sulle caratteristiche del parco (Francesco Burattini, Guida del Monte Conero, Edizioni Fratelli Anniballi; Invito al Conero, guida al parco regionale a cura de "il Pungitopo" edito dalla Provincia di Ancona; Arte ed archeologia al Conero, a cura di Italia Nostra; il Parco regionale del Conero, carta turistico-naturalistica a cura dell associazione intercomunale n. 12 di Ancona; Roberto Vighi, L'antiquarium di Numana, Longo Editore; Carta escursionistica schematica del Monte Conero 1 10.000 del Club Alpino Italiano sezione di Ancona. Il piano del Parco del Conero, a cura di Valerio Paci e Franco Perilli, edito da "11 lavoro editoriale", ed altri ancora). Esistono libri fotografici importanti Esistono video che rappresentano bene le caratteristiche del parco (ne segnalo due, particolarmente notevoli: uno prodotto dalla Provincia di Ancona e curato dal noto fotografo Aldo Forlani; l'altro prodotto dalla Mediateca delle Marche e dal Consorzio per il Parco e curato da Gabrio Marinelli, giornalista Rai, presentato fuori concorso al Prix Italia 1991) . Questa banca di informazioni, che non fa che raccontare una minima parte delle bellezze e delle ricchezze che sono nella banca vera rappresentata dal parco, sono in attesa di essere messe in movimento da un "ente parco" davvero sostenuto dalle popolazioni e dalle pubbliche istituzioni, ed operante nelle direzioni ormai fin troppo note: protezione di quanto va protetto, creazione di percorsi, sentieri, punti di sosta, centri di documentazione, organizzazione degli itinerari nel verde, del birdwatching e di tanto altro, sviluppo delle attività economiche, turistiche e sociali delle comunità residenti compatibilmente con la tutela e la salvaguardia delle peculiari caratteristiche naturali, ambientali e storiche del comprensorio.
E tuttavia, affinchè l'ente parco assieme alle associazioni naturalistiche, assieme agli assessori all'ambiente della Regione e della Provincia, alla Forestale, e ad altri protagonisti della vicenda politica locale (dai Comuni all'Assoxomuni) possa essere il motore dell'effetto parco occorrerà capire se e quando finiranno le fortissime azioni di disturbo che hanno condizionato negativamente il lavoro della Giunta esecutiva; e se e quando tutti coloro che fino ad oggi hanno preferito starsene alla finestra scenderanno in campo per l'attuazione piena del dettato di legge regionale che ha istituito il Parco del Conero. Oggi non è possibile rispondere serenamente a questo interrogativo di fondo. In una competente commissione regionale è in discussione la legge-quadro sui futuri parchi, ed una norma transitoria di quella legge potrebbe aiutare a vivere l'attuale Giunta esecutiva, ma potrebbe anche scioglierla gettando alle ortiche il lavoro già svolto. É ferma in Giunta regionale la pratica" relativa al comitato tecnico-scientifico che dovrà assistere la Giunta esecutiva del parco in momenti delicati e fondamentali Tutti comprendono il valore di un comitato tecnico-scientifico nella fase di avvio dell'esistenza di un parco. Meno comprensibili sono i ritardi della Regione Marche nell'insediarlo e nel farlo funzionare, nonostante la ragionevolezza (apparente) di talune motivazioni; come è noto, le ragioni dei ritardi non sono mai tecniche ... In queste ore, infine, la Giunta regionale ha varato una proposta di legge di modifica della legge istitutiva del Parco del Conero che ne restringerebbe l'area al solo Monte Conero, al fine di consentire l'attività venatoria nel restante territorio, definito zona contigua". É uno dei primi danni della nuovissima normativa nazionale sulla caccia, ma è anche un preoccupante campanello d'allarme ed un rivelatore dell esistenza di contraddizioni profonde all'interno della Giunta regionale sulla politica da perseguire nei confronti del Parco del Conero. Ovviamente la Giunta esecutiva del Parco ha espresso una unanime critica nei confronti dell'iniziativa della Giunta regionale, assieme all augurio che in Consiglio regionale la legge sia fermata Però è questa la situazione, è questo il clima all'interno del quale lavorano quei pochi che oggi credono necessario fare dell'Ente parco il motore per un nuovo sviluppo, che produca effetti benefici anche per quanti oggi guardano al consorzio con diffidenza o con palese ostilità.
É vero che ovunque si sia creato un parco, si sono dovuti pagare prezzi analoghi. Ma nelle Marche si parla della necessità del Parco del Conero almeno dalla fine degli anni sessanta: un trentennio di discussioni, quindi. La prima proposta di legge organica per la costituzione del Parco del Conero fu votata dal Consiglio provinciale di Ancona nel 1976, dopo che nel 1975 era stato disciolto contrario - verrà decollato, come certi santi il Consorzio di rimboschimento: sedici anni del martirologio. di iter del progetto di legge non sono pochi. E ancora siamo costretti a domandarci se nei prossimi anni il Parco decollerà, o se - al contrario - verrà decollato, come certi santi del martirologio.
*Membro della Giunta esecutiva del Consorzio per il Parco del Conero |