Presso il Centro di Ecologia Alpina "Viote del Monte Bondone" - Trento si è tenuto dal 18 al 20 settembre 1992 un workshop internazionale sull'orso bruno del Trentino, organizzato dall'Ente Parco Adamello-Brenta e dalla Provincia autonoma di Trento - Servizio Parchi e Foreste demaniali, che ha delineato una strategia per la concreta conservazione di tale popolazione e per favorirne la graduale diffusione nel sistema alpino ricollegando questa con le altre popolazioni esistenti.
I partecipanti al workshop "L'orso bruno nel Trentino", provenienti da Università e Istituti scientifici di Belgio, Croazia, Germania, Grecia, Slovenia, USA, Svizzera e Italia, convenuti nei giorni 18-20 settembre presso la sede del Centro di Ecologia Alpina delle Viote di Monte Bondone, hanno esaminato le conoscenze sulla situazione attuale della specie sotto gli aspetti demografico popolazionale, genetico, ambientale e sociale, prendendo atto della esiguità numerica della popolazione trentina e dei conseguenti rischi di estinzione.
I partecipanti ritengono che la sopravvivenza dell'orso nel Trentino rivesta una fondamentale importanza naturalistica e culturale, e individuano un piano di intervento per la difesa della specie articolato nei seguenti punti.

• 1) Monitoraggio la popolazione deve essere tenuta costantemente sotto controllo, utilizzando le metodologie di ricerca tradizionali e le tecnologie più avanzate.
• 2) Genetica: è necessario approfondire, con l'utilizzo di nuove metodologie, la conoscenza delle relazioni genetiche dell'orso del Trentino; in particolare verificare le affinità con le altre popolazioni dell'Arco alpino.
• 3) Ambiente: è necessario il prosieguo dello sforzo del Parco Adamello-Brenta, della Provincia autonoma e delle amministrazioni locali per assicurare le migliori condizioni di sopravvivenza per l'orso nel Trentino, con particolare riferimento al mantenimento della naturalità del territorio ed alla prevedibilità dei flussi turistici.
• 4) Compatibilità sociale: deve essere posto un particolare impegno, coinvolgendo specialisti del settore, per l'individuazione del ruolo dell'orso nella cultura locale e per la valorizzazione della figura dell'orso quale animale simbolo.
• 5) Introduzioni: deve essere elaborato un progetto esecutivo di pronto intervento per il rinsanguamento con soggetti provenienti da Slovenia e Croazia; in assenza di modificazioni dell'attuale trend negativo, tale rinsanguamento dovrà attuarsi entro il 1995, con l obiettivo di giungere, gradualmente e nel rispetto delle compatibilità sociali, ad una popolazione vitale di orso. Appare comunque indispensabile un coordinamento con le politiche di tutela dell'orso degli Stati e delle Regioni dell'Arco alpino, e segnatamente di Friuli, Veneto ed Alto Adige, con cui andranno concordate misure atte a favorire l'espansione naturale dell'orso, in particolare rendendo superabili talune barriere artificiali.

Il presente documento è il risultato di sintesi dei lavori di quattro gruppi specialistici (genetica, ambiente, tecnica, sociale): le relazioni finali dei quattro gruppi, fornite in allegato, costituiscono parte integrante del documento.
I partecipanti al workshop sull'orso bruno del Trentino esprimono vivo apprezzamento per il grande impegno profuso dall'Ente Parco Adamello-Brenta e della Provincia di Trento - Servizio Parchi e Foreste Demaniali per la conservazione dell'orso trentino e del suo habitat naturale e culturale.
Come è noto, all interno del complesso alpino sopravvive l'ultimo relitto nucleo dell'originaria popolazione dell'orso delle Alpi, con un'area di distribuzione attualmente gravitante per lo più nell'ambito del Parco Naturale Adamello-Brenta.
Questa popolazione è ormai ridotta ad un esiguo numero di individui tale da non garantirne, verosimilmente, una sicura sopravvivenza nel prossimo futuro.

(s f )