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Testo dell'intervento alla cerimonia di consegna
Signori Rappresentanti della Regione Toscana;
Signori Rappresentanti dei Comuni di Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello; Signor Presidente del Parco;
Signor Direttore del Parco;
Signore e Signori, il 1975 è l'anno della istituzione del Parco della Maremma. Ciò significa che a meno di 20 anni di età, questo Parco riceve il Diploma europeo attribuito dal Consiglio d'Europa.
Ciò testimonia il grande interesse scientifico, culturale ed estetico della zona e il suo stato di protezione, che sono le condizioni indispensabili per ricevere questo riconoscimento di qualità.
Infatti il Diploma europeo è un riconoscimento della qualità e della protezione di una zona naturale o semi-naturale, previsto dall'art. l del Regolamento di attribuzione. Vorrei subito mettere in evidenza il carattere regionale del Parco, perchè è la prima volta che il Diploma europeo, istituito dal nostro Comitato dei Ministri, è attribuito a un parco regionale.
Ciò vuole dire che il Diploma non è necessariamente attribuito ad aree molto grandi come i parchi nazionali, ma anche a delle aree meno estese.
Al fine di ricevere questa onorificenza è importante soltanto la potenzialità degli ecosistemi naturali della zona da conservare. Inoltre questo fatto è anche testimonianza di certi cambiamenti politici che osserviamo in Europa e che consistono nel trasferire delle competenze importanti alle Regioni, se non addirittura alle collettività territoriali .
Questa scommessa consiste evidentemente nel pensare che le Regioni sapranno fare buon uso dei loro poteri. Scommessa attivata qui a Grosseto ed io vorrei rallegrarmene con la Regione Toscana.
Non bisogna mai dimenticare che nello spirito del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa l'attribuzione del Diploma europeo deve essere la testimonianza di alta protezione di una zona naturale.
Ed è così che, anno dopo anno, il nostro organismo ha potuto organizzare una rete di zone altamente protette nell'insieme degli Stati membri.
Così dal 1966, anno di consegna dei 3 primi Diplomi, è solamente il 35° Diploma quello consegnato oggi al Parco naturale della Maremma. Quest'anno consegnerò anche il 36° alla riserva naturale delle Isole Selvagge in Portogallo.
Ritengo che ricevere il Diploma europeo sia motivo di soddisfazione per il Parco della Maremma e per tutte le autorità responsabili.
La decisione dell'attribuzione è stata presa dal Comitato dei Ministri il 18 maggio di quest'anno e con la sua delibera 17/92 pone il Parco della Maremma sotto gli auspici del Consiglio d'Europa fino al 18 maggio 1997, come primo periodo.
Ho letto con interesse l'atto di candidatura del Parco ed ho potuto constatare la volontà politica dei responsabili di preservare nel miglior modo possibile un gran numero di ricchezze naturali.
Citerò soltanto quella meravigliosa pineta di 700 ha., piantata a metà del secolo scorso e il cui eccellente stato di conservazione testimonia il lavoro e l ingegno umano.
Ma ciò che mi ha colpito di più nel documento, è la zona agricola che, in qualche modo, deve servire da riferimento per la agricoltura della Regione.
Voi avete diviso questa zona agricola in una zona a regolamentazione speciale, nella quale sono applicate le stesse regole della zona forestale e un'altra dove le pratiche agricole e le costruzioni si limitano alle sole esigenze delle aziende.
Questo è un fatto notevole che tengo a sottolineare e che vi incoraggio a proseguire, visti i numerosi mutamenti che subisce e subirà l'agricoltura europea nei prossimi anni.
Tuttavia io penso che la "frangia" marittima del Parco debba meritare, da parte degli amministratori, una attenzione speciale, tenuto conto della sua fragilità nei confronti della pressione turistica che si esercita su questa zona.
E del resto l'oggetto delle raccomandazioni 3 e 4 della Deliberazione 17/92 che attribuisce il Diploma al Parco della Maremma.
Le misure per ora prese, penso alla limitazione del numero dei veicoli per giorno, sono adeguate, ma sarebbe bene che gli sforzi siano intensificati al fine di salvare per lungo tempo questo ambiente tanto fragile. Terminerò questo breve giro d'orizzonte insistendo sui vostri sforzi per proteggere il patrimonio architettonico del Parco, particolarmente i lavori di restauro dell'Abbazia di S. Maria Alborense, ora conosciuta sotto il nome di
S. Rabano.
Questo compito deve essere continuato, perchè l'ambiente è un insieme certamente complesso, ma costituito da componenti naturali e componenti create dall'uomo.
E sempre noi dobbiamo avere una visione globale dei problemi e, di conseguenza, ci impegnamo in azioni multidisciplinari.
Accettando il Diploma europeo per il Parco della Maremma, le autorità italiane e i responsabili della gestione del Parco si sono impegnate ad osservare il regolamento di attribuzione del Diploma.
Avete potuto rendervi conto della serietà con cui ogni candidatura è esaminata prima dell attribuzione.
Un esperto, nominato dal Segretariato generale, è venuto sul posto l'anno passato; questo esperto aveva ricevuto un mandato preciso ed ha potuto espletarlo grazie all'eccellente organizzazione del suo soggiorno. Il suo rapporto è stato esaminato da un gruppo di specialisti, poi dal Comitato Direttivo competente ed alla fine è il Comitato dei Ministri che ha attribuito il Diploma. Queste varie fasi della procedura del regolamento di attribuzione, danno a tutti l'assicurazione che questo riconoscimento non è una vana voce, ma che corrisponde alla determinazione del Consiglio d'Europa allo scopo di legittimare, attraverso l'Europa intera, la creazione di una rete di zone altamente protette.
Infatti il Diploma è attribuito solo per cinque anni, nel caso specifico fino al maggio 1997.
Alla vigilia del rinnovo, nel 1996, il Segretariato Generale invierà di nuovo un esperto al Parco della Maremma: il mandato di questi sarà, tra l'altro, di verificare se le raccomandazioni, fatte al momento della attribuzione, sono state prese in considerazione .
In effetti il testo della Delibera 17/92, che vi è stato comunicato precedentemente, comprende 9 raccomandazioni che riguardano la gestione del Parco.
Queste raccomandazioni devono essere prese in senso costruttivo perchè sono state redatte allo scopo di aiutare gli amministratori nel loro lavoro.
Così, tra il 1992 e il 1997, i responsabili del Parco dovranno fornire al Segretariato un rapporto annuale come previsto dall'art. 7 del Regolamento. Questo dovrà indicare gli interventi migliorativi che sono stati fatti da un anno all'altro riguardanti l'ambiente; lo stato giuridico e patrimoniale dell' Istituzione, lo stato di sorveglianza, la politica di informazione e la ricerca scientifica.
Il rapporto annuale è esaminato dal gruppo di specialisti che, eventualmente, presenteranno delle osservazioni.
Questo nuovo rapporto, che deve essere prodotto annualmente dagli amministratori, è un prezioso ausilio di lavoro per il gruppo di specialisti e per il Segretariato, in quanto è il solo mezzo per seguire i problemi e la gestione delle zone che hanno ricevuto il Diploma.
Sarete dunque chiamati a produrre questo documento che, vi assicuro, deve essere molto breve conformemente allo schematipo proposto dal Regolamento di attribuzione .
Signor Presidente, è per me una grande soddisfazione nella mia qualità di Segretario Generale Aggiunto del Consiglio d'Europa, ma anche un grande piacere come italiano, consegnarLe il Diploma europeo che riconosce il grande valore e l'interesse scientifico ed estetico del Parco Regionale della Maremma. Nel congratularmi con tutte le autorità italiane per la prestigiosa ricompensa La prego di accettare i miei più fervidi auguri per l'avvenire di questa meravigliosa zona della nostra Patria.
Résolution (92)17
Concernant l'octroi du diplome europeen au Parc naturel de la Maremma (Italie) (adoptée par le Comité des Ministres le 18 mai 1992 lors de la 476 e réunion des Délégués des Ministres)
Le Comité des Ministres, en vertu de l'Article I 5a du Statut du Conseil de l'Europe; Vu la Résolution (65)6 instituant le Diplome européen;
Vu les propositions du Comité directeurpour la protection et la gestion de l'environnement et du milieu naturel (CDPE);
Ayant constaté l'accord du Gouvernement de l'ltalie; Après avoir délibéré,
Accorde solennellement le Diplome européen au Parc Naturel de la Maremma dans la catégorie B conformément au règlement du Diplome européen (Résolution (91)16); Place ladite zone sous les auspices du Conseil de l'Europe jusqu'au 18 mai 1997, Assortit l'octroi des recommandations suivantes:
- 1° prendre les mesures adéquates pour diminuer substantiellement les sources de pollution du Fozzo Razzo, qui traverse partiellement le Parc notamment à partir de l'exutoire de la station d'épuration de Grosseto;
- 2° encourager le développement d'un réseau de zones protégées couvrant les zones naturelles indissociables du Parc de la Maremma;
- 3° poursuivre l'étude des causes de l'érosion du rivage et la recherche de solutions possibles pour y remédier;
- 4° encourager la mise en place de mesures de protection sur la cote et la frange maritime du Parc;
- 5° étudier les conséquences de la gestion de l'eau du parc et ses abords sur les valeurs naturelles du parc et mettre en place au besoin les adaptations nécessaires;
- 6° prendre toutes mesures utiles pour assurer la meilleure compatibilité possible entre les activités agricoles et le maintien de la richesse et de la diversité floristique et faunistique du Parc, notamment en poursuivant et en étendant les actions déjà entreprises dans ce sens;
- 7° développer et coordonner les aspects ' écologie appliquée" de la recherche scientifique dans le Parc;
- 8° faire un bilan précis de la pression des visiteurs sur la nature à la plage "Marina di Alberese" et prévoir au besoin des mesures de protection supplémentaires;
- 9° poursuivre et renforcer les activités du Parc dans le domaine de l'information et de l'éducation, notamment dans les lieux très visités comme la Marina di Alberese et Talamone.
Charge le Gouvernement de l'ltalie de transmettre le texte de la présente Résolution aux autorités régionales de Toscane et aux autorités responsables du Parc Naturel de la Maremma . |