Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
tutti i numeri online
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 9 - GIUGNO 1993


Un'esperienza ecologica al Parco della Maremma
Stefania Matteoni * e Giorgio Matassi **

Continuando la presentazione di alcune esperienze didattiche riguardanti l'educazione ambientale, iniziata ormai da tempo su queste pagine, pubb1ichiamo questa volta la relazione degli insegnanti Stefania Matteoni e Giorgio Matassi della scuola media "A. Roncalli" di Pistoia.
Questo lavoro appare interessante da diversi punti di vista.
In primo luogo mostra come sia possibile inserire un progetto di educazione ambientale nel curricolo triennale prevedendo vari gradi di approfondimento.
In secondo luogo fa comprendere come il soggiorno in un parco naturale (la classe ne visita tre, uno per anno) non può essere un fatto episodico, una semplice evasione dall'aula scolastica, ma deve essere preparato da tutta una serie di esperienze didattiche atte a far acquisire ai ragazzi le conoscenze e le metodologie indispensabili per comprendere le realtà che si preparano ad esplorare.
In una la relazione è così abbondantemente corredata di materiale didattico (schede e disegni) e di suggerimenti praticiche certamente risulterà utile non solo ad altri insegnanti che si preparano ad affrontare esperienze analoghe ma anche alle guidé' che operano nei vari parchi naturali del nostro Paese. Mi sembra, infatti, importante che, gradualmente, sifaccia strada l'idea che quando si accompagnano dei giovani la guida ' non può essere soltanto una persona che informa, spiega e descrive (come generalmente sifa con gli adulti) ma deve divenire un educatore capace di proporre itinerari conoscitivi adeguati e di usare strumenti didattici capaci di coinvolgere i bambini in processi di scoperta diretta e personale. A questo proposito è forse utile ricordare che il vecchio adagio orientale se ascolto dimentico, se leggo ricordo, sefaccio capisco vale soprattutto con i ragazzi.

Lando Landi

La scuola media "A. Roncalli" è situata nel centro storico della città di Pistoia, all interno di un bastione delle mura medice.
L'edificio scolastico è circondato da un'area verde, per la maggior parte incolta, con piante legnose e prato spontaneo. La scuola è dotata di attrezzati laboratori fra i quali il laboratorio di scienze, in cui opera uno di noi.
L'attività di visita al Parco della Maremma è stata svolta dalla classe 2AE, composta da 13 maschi ed 8 femmine. Le famiglie appartengono prevalentemente al ceto medio; ce ne sono però alcune di ceti sociali piuttosto bassi. Per esempio, non si sono genitori laureati e diversi di loro non hanno la licenza media, pur essendo piuttosto giovani. Circa la metà dei ragazzi vive in città, gli altri provengono dalla periferia o dalle colline che circondano Pistoia.
Nella classe era presente un alunno svantaggiato a cui se ne è aggiunto un altro, in questo anno scolastico; per ambedue esiste un insegnante di sostegno didattico per 18 ore settimanali ciascuno.
La maggior parte dei ragazzi ha avuto un rendimento scolastico soddisfacente, se si tiene conto dell'impegno e dell'interesse alle attività proposte.
E una classe con orario normale (solo mattutino) in cui, però, si è trovato lo spazio per uscite brevi, finalizzate all'osservazione delI'ambiente in senso lato ed alla utilizzazione di strumenti didattici strutturati per acquisire e rielaborare dati. Sono frequenti i momenti di discussione collettiva inerenti avarietematiche. Le attività interdisciplinari hanno coinvolto l'area tecnico-scientifica ed artistico-espressiva.
I ragazzi sono abituati a lavorare in gruppo e partecipano, di solito, alla progettazione delle attività scientifiche, sia curricolari che di laboratorio. Le attività progettate sono, poi, realizzate dagli alunni stessi con produzione di elaborati conclusivi. L'esperienza è stata inserita nella programmazione triennale della classe che prevedeva, nel primo anno, la visita al Parco di S.Rossore-Migliarino; nel secondo, al Parco della Maremma (indipendentemente dalla settimana ecologica della Regione) e, nel terzo, all'isola di Capraia. Per questo motivo, durante la prima classe i ragazzi hanno imparato ad usare una scheda tratta da Ecologia pratica per l'educazione ambientale di F. H. Whitehead e N. Rizzoli, da noi opportunamente rielaborata per renderla accessibile a tutti: con questa hanno censito le piante del prato naturale" della scuola e quelle di un parco cittadino.
Questa scheda (vedi scheda n° 1 in appendice) è stata strutturata soprattutto per insegnare ai ragazzi cosa osservare di una pianta, in modo da sapere individuare quali sono i particolari più significativi necessari per il riconoscimento.
Abbiamo ritenuto che questo tipo di scheda fosse una chiave di lettura universale,adatta a qualsiasi tipo di ambiente. Una chiave dicotomica, accessibile a ragazzi di 11- 12 anni, sarebbe stata, forse, più semplice per il riconoscimento delle specie, ma legata ad un ambiente molto ristretto.
Per esempio, la scheda dicotomica usata per il censimento delle piante della duna è utilizzabile solo per quel ' particolare" tipo di ambiente.
Gli itinerari scelti per la Settimana Ecologica sono stati due: quello naturalistico-ambientale e quello storico.
Nell'itinerario naturalistico ambientale i ragazzi hanno avuto modo di applicare le metodologie di osservazione, ricerca e classificazione acquisite nel lavoro fatto in precedenza e di verificarne l'utilizzabilità in ambiente completamente nuovo; nell itinerario storico hanno potuto verificare le metodologie messe a punto con il loro professore di educazione artistica per lo studio dei monumenti di Pistoia.
Non abbiamo programmato un'attività specifica di preparazione alla settimana ecologica: abbiamo descritto solo a grandi linee le caratteristiche del Parco della Maremma, con l'intervento in classe di Lucia, la guida che ci ha accompagnato all'interno del Parco.
Del resto, la preparazione alla visita era già praticamente inserita nella programmazione del triennio, che prevede l'acquisizione di una capacità di osservazione, analisi, confronto di ambienti diversi, facendo riferimento a specifiche caratteristiche, individuate mediante procedure e strumenti standardizzati, alla cui elaborazione hanno personalmente partecipato i ragazzi.
In particolare, oltre agli strumenti di classificazione che abbiamo descritto sopra, sono stati realizzati:§

  • 1) - Un transetto (*) quadrato: abbiamo, cioè, delimitato nel prato della scuola un quadrato di 4 metri di lato, suddiviso in 16 quadrati con il lato di 1 metro, impiegando del nastro di plastica a strisce bianche e rosse e creando, così, una struttura fissa.
    Ogni quadrato è stato assegnato ad uno o due ragazzi che nel mese di novembre hanno fatto un primo censimento delle piante presenti, utilizzando le schede già descritte sopra (scheda 1 °) e riportando sulla pianta del transetto le specie rilevate con la relativa frequenza. Un ulteriore censimento è stato eseguito nel mese di aprile con le medesime modalità.
    Dal confronto dei due rilevamenti è stato possibile determinare le variazioni stagionali all'interno della comunità studiata. Era in programma una terza fase che non è stata svolta perchè i giardinieri del Comune hanno, con grande sollecitudine, rasato il prato.
  • 2) Erbario i ragazzi hanno raccolto uno o due esemplari di ogni specie erbacea identificata nel transetto. Le piantine sono state messe in mezzo a fogli di giornale, ben distese e pressate con una pila di libri.
    Dopo qualche settimana, quando sono state completamente secche, sono state attaccate ad un cartoncino corredato di una etichetta contenente il nome comune, il nome scientifico, il luogo e la data di raccolta
    Di completamente nuovo c'è stato un periodo di lavoro nel laboratorio di educazione all'immagine di Pistoiaragazzi, in cui gli allievi hanno imparato nelle linee generali le tecniche di ripresa con una telecamera, di registrazione sistematica, di scelta dei soggetti e delle sequenze per la preparazione del video-tape relativo all'esperienza nel Parco.

Come accennato sopra, la visita ha avuto due obiettivi principali

  • 1 ) verificare la validità degli strumenti già utilizzati nella normale attività didattica, all'interno della scuola, e la capacità dei ragazzi ad utilizzarli;
  • 2) verificare la capacità dei ragazzi di confrontare i dati tratti da un ambiente nuovo con quelli di ambienti abitualmente osservati o studiati nei precedenti periodi scolastici .
    Lo svolgimento dettagliato della Settimana Ecologica, durante la quale tutte le attività sono state riprese con la telecamera e gli interventi degli adulti registrati su nastro, è stato il seguente:
    22.4.91 - Escursione a Bocca d'Ombrone attraverso la pineta. Lungo il cammino si sono svolte le seguenti attività: osservazione e riconoscimento di tracce animali, con preparazione di un calco in gesso; osservazione di pollini di conifere; riconoscimento delle varie specie di pino presenti; osservazione della duna degradata; misurazione dell altezza di un albero, impiegando strumenti semplici e noti ai ragazzi. (* *)
    23.4.91 - L'itinerario originario prevedeva, come tema centrale, lo studio della duna. Purtroppo, a causa della pioggia che ci ha colti a Collelungo, solo la prima parte della giornata ha avuto lo svolgimento programmato, con visita alla Grotte ed osservazione delle tartarughe d'acqua. Il lavoro sulla duna, sotto la pioggia battente, è consistito in un rapido campionamento di piante che, poi, sono state studiate e classificate al Pinottolaio per mezzo di schede a chiave dicotomica dateci da Lucia (vedi scheda n° 2 in appendice). Con l'occasione i ragazzi hanno redatto un transetto lineare indicativo della duna, lavorando a gruppi (vedi scheda n° 3 in appendice).
    24.4.91 - Itinerario da Alberese a S. Rabano: i ragazzi hanno studiato i ruderi dell'Abbazia, utilizzando una scheda strutturata, consegnata loro da Lucia (vedi scheda n° 4 in appendice), con la quale ne hanno identificato i principali particolari architettonici.
    25.4.91 - Visita al percorso faunistico, con osservazione delle piante di sughera e di gruppi di daini.

La Settimana Ecologica ha avuto un'appendice il giorno I I giugno 1991, per completare il lavoro di ricerca sulla duna.
Nella prima metà della giornata è stato eseguito il rilievo di un transetto lineare della duna di Collelungo, con prelievo di campioni di piante, osservazione di esemplari vivi di animali e rilievo delle impronte. La seconda metà della giornata è stata dedicata, in parte e secondo una scelta precisa dei ragazzi, ad una intervista al direttore del Parco, Ilio Boschi, a cui i ragazzi hanno posto domande relative alla storia del Parco ed alle finalità che si propone.
Il lavoro, come già programmato, è in via di rielaborazione ed allestimento secondo il seguente schema:

  • 1 - Allestimento di un erbario.
  • 2 -Archiviazione informatizzata, utilizzando lo specifico laboratorio della scuola, dei dati relativi alle specie vegetali raccolte.
  • 3 - Rielaborazione dei dati relativi a S. Rabano con la guida del docente di educazione artistica della classe.
  • 4 - Scelta e montaggio delle sequenze filmate attraverso il laboratorio di educazione all'immagine di Pistoiaragazzi.
  • 5 - Preparazione del commento e della colonna sonora del video-tape con la guida dei docenti di italiano ed educazione musica e a casse.

A conclusione di questa breve illustrazione riteniamo opportuno formulare alla Regione Toscana i seguenti suggerimenti:

  • I - Dato che le richieste risultano essere di gran lunga superiori alle possibilità di accesso, si ritiene che debbano essere preventivamente selezionate quelle supportate da un preciso progetto di ricerca documentato.
    Attualmente le Settimane Ecologiche vengono accordate solo a quelle scuole che non abbiano fatto altre richieste di intervento nel quadro della legge regionale per il diritto allo studio. Ciò risulta, a nostro parere, molto limitativo e penalizzante per le istituzioni scolastiche, come quella in cui lavoriamo, che attuano da tempo un lavoro di educazione ambientale sistematico.
  • 2 - Gli incontri propedeutici dei docenti con gli operatori dovrebbero essere organizzati in modo da dare ai professori un quadro il più dettagliato possibile delle opportunità offerte dal parco cui si vuole accedere.
    In questo modo il lavoro che i ragazzi faranno nel corso della Settimana Ecologica potrebbe essere adeguatamente inserito nella programmazione della classe interessata, con scelte mirate e non casuali.
  • 3 - E necessario sistematicizzare il rapporto pedagogico-didattico fra docenti ed esperti della Regione o dell IRRSAE prima, durante e, fondamentalmente, dopo la visita al parco.
  • 4 - Si ritiene importante preparare un protocollo di verifiche iniziali e finali, uguale per tutte le classi che svolgono attività nel medesimo parco, atto a verificare in maniera oggettiva i livelli raggiunti dai ragazzi e la validità delle esperienze proposte per raggiungerli .
  • 5 - Infine, sarebbe opportuno che le competenze acquisite dai docenti che hanno lavorato nei vari parchi della Regione con le loro classi diventassero patrimonio comune ed accessibile a tutti gli interessati.

Per poter realizzare questa proposta riteniamo necessario creare un gruppo di "esperti" che possano essere un punto di riferimento per tutti coloro che vogliano affrontare questa esperienza.

(*) transetto: sezione campionaria di un'area che viene disposta, ai fini di una rappresentazione in scala adeguata, in modo da connotare nei dettagli fondamentali le variazioni che si presentano tra un punto ed un altro di un ambiente.

( * * ) Si prende una matita o un lapis (o un bastoncello . . . ), ci si pone ad una certa distanza dall'albero tenendo in mano la matita in posizione verticale ed il braccio disteso. Ci si allontano o ci si avvicina fino a che la base della matita non coincide con quella dell albero e la punta della matita con la sommità dell albero.

Si ruota la mano di 90°, in modo che la matita ora sia orizzontale, si fa mettere un compagno di fianco all'albero e si fa allontanare o avvicinare da questo fino a che facendo coincidere la base della matita con quella dell albero, la punta della matita coincide con il compagno.

La distanza fra l'albero ed il compagno corrisponde all'altezza dell'albero.

Bibliografia

F. H. WHITEHEAD, N. RIZZOLI, Ecologia pratica per l'educazione ambientale, ed. Agricole

G. SIMONETTI, M. WATSCHINGER, Guida al riconoscimento delle erbe di campi e di prati, Ed. Mondadori

K. RUSHFORTH, Guida per il riconoscimento degli alberi, Ed. A. Vallardi

H. BOUCHNER, Impariamo a riconoscere le tracce di animali, Ed. De Agostini

1. e P. SCHONFELDER, Impariamo a riconoscere la flora mediterranea, Ed. De Agostini

O. POULIN, Guida agli alberi ed arbusti d'Europa, Ed. Zanichelli

F. CARUSO, Educazione ambientale, Ed. Zanichelli

ARRIGONI, DEL PRETE, TOSI, Parco naturale della Maremma, guida alla flora, Ed. CO.GRAF L. FENAROLI, Flora mediterranea, Ed. Giunti

* Responsabile del Laboratorio di scienze della
scuola media "A Roncalli"
** Docente di scienze matematiche e naturali
della classe 2^E