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Flavia Caruso
Guida alla scoperta della natura Ed. Zanichelli, Bologna 1994
(368 pagine - tavole a colori, ft., 16 pagine rilegato, L. 36.000)
Le guide Zanichelli, al pari delle altre collane specializzate della nota casa editrice bolognese, godono di meritata fama quanto a rigore e documentazione.°
Vogliamo partire da questo doveroso riconoscimento per parlare della guida alla scoperta della natura di Flavia Caruso recentemente pubblicata da Zanichelli.
Il libro, come avverte il sottotitolo, intende guidare il lettore alle ' visite orientate ai parchi nazionali, riserve naturali, parchi marini, oasi, orti botanici, acquari d'Italia'.
Il campo di osservazione, come si può vedere, è quanto mai vasto e variegato. In casi del genere pretendere una panoramica completa, o anche solo senza significative esclusioni, sarebbe naturalmente, oltreché ingeneroso, ingiusto.
E tuttavia una guida quanto più è ambiziosa nei suoi obiettivi tanto più deve sforzarsi di mantenere un ragionevole equilibrio nella scelta dei luoghi rappresentativi più significativi, come scrive giustamente l'autrice, ma anche, aggiungiamo noi, delle informazioni sui luoghi prescelti.
Il libro sotto questo profilo presenta invece a nostro giudizio vistosi scompensi che devono essere segnalati a partire dalle ben 100 pagine delle 360 complessive della guida, nelle quali la Caruso, rivolgendosi chiaramente ad un pubblico 'infantile', dà consigli che spaziano dalla tenuta delle piante del balcone all'abbigliamento più idoneo per una escursione. Una impostazione scolastico-pedagogica che mal si attaglia, ci sembra, ad una guida che dal titolo fa presagire contenuti assai meno riduttivi.
Difficile è il comprendere poi i criteri in base ai quali sono stati 'selezionati' i parchi e le riserve. Colpisce, intanto, che nel presentare le caratteristiche dei vari tipi di territori protetti prescelti l'autrice ricorra a medaglioni classificatori superati e assolutamente inadeguati, ignorando totalmente, ad esempio, le definizioni fissate dalla recente legge-quadro sui parchi.
Così alla voce 'parco nazionale' è detto che le attività che vi si possono svolgere sono solo di conservazione, ricerca ed educazione.
Per quanto riguarda i parchi regionali, curiosamente 'nascosti' sotto il titolo 'parchi naturali', viene detto che trattasi di aree anche di notevole estensione nelle quali insieme ad attività di protezione possono svolgersi attività ricreative, quando è noto che la legge-quadro prevede anche molte altre importanti possibilità.
Riesce quindi difficile comprendere come in una guida, nella quale peraltro si ricorre frequentemente a box e riquadri informativi, si siano accuratamente omessi riferimenti tanto recenti e rilevanti che specialmente il 'giovane' cittadino deve conoscere.
Invece quel 'giovane' quando avrà scorso la guida saprà quali scarponcelli calzare per visitare un parco, ma non saprà che c'è una legge sui parchi, una legge sul mare, leggi regionali e così via; in compenso sarà stato consigliato di rivolgersi per informazioni agli uffici del corpo forestale anche quando, è il caso del Parco delle foreste casentinesi, vi è una sede regionale funzionante da anni.
In conclusione ci sembra di poter dire che quando ci si 'rifiuta' di guardare alla realtà dei parchi italiani per quella che effettivamente è, e non per quella che può apparire da un osservatorio particolare per quanto autorevole, si finisce per chiudere un occhio e talvolta tutti e due su aspetti e situazioni che una guida non può ignorare od omettere.
S. Gellini e C. Matteucci (a cura di) 1993.
Ambiente, Fauna e Territorio in Provincia di Forlì-Cesena. Aspetti gestionali ed elementi per una pianificazione faunistico-territoriale. Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena
La moderna impostazione del problema della gestione delle risorse faunistiche non può che collocarsi nella prospettiva di una corretta calibrazione di esigenze ed istanze tra loro spesso in apparente contrasto. E' sufficiente citare la coppia di comi del dilemma costituita dalla opposizione tra l ' obiettivo del mantenimento o del ripri stino delle popolazioni e del loro ambiente ed il problema dei possibili impatti economici da questo derivanti; o ancora, sul versante sociale, dal contrasto tra le aspettative ed i desiderata dei protezionisti e le ben diverse richieste di uso della fauna da parte del mondo venatorio.
In questo contesto si colloca il volume in oggetto, che è il risultato di una ricerca commissionata alla Cooperativa St.e.r.n.a. (che collabora con le amministrazioni locali per ricerche naturalistiche e territoriali) dall'amministrazione provinciale di Forlì-Cesena preliminarmente alla stesura del Piano faunistico territoriale.
In una prima parte del lavoro sono sinteticamente descritti, in altrettanti capitoli, l'ambiente naturale ed il paesaggio, lo status di specie di uccelli e mammiferi di interesse gestionale e l'attuale situazione della gestione faunistico-venatoria.
A questa sezione "compilativa" segue il vero e proprio "cuore" del lavoro, costituito dalla realizzazione di una serie di modelli di vocazione per alcune specie di interesse gestionale, tra le quali lepre, cinghiale, capriolo, fagiano. La procedura utilizzata dagli Autori ha consentito di porre in relazione statistica le densità delle specie (controllate in zone campione) con la struttura del paesaggio, interpretato come mosaico ambientale costituito da varie tipologie di uso del suolo. La relazione statistica è poi stata estrapolata all'intero territorio provinciale, ripartito in celle elementari di circa 575 ettari. Il risultato più facilmente interpretabile e direttamente utilizzabile è costituito dalle carte di vocazione, che indicano con colori diversi le aree con diversi gradi di vocazionalità. Ulteriori correzioni sono poi state apportate considerando l'impatto, in temmini di danni, derivante dalla presenza della specie. La sezione finale provvede poi a fornire indicazioni sulle aree destinate ad oasi, zone di ripopolamento, eccetera. Anche in questo caso è interessante l'uso di una procedura di valutazione oggettiva. La base è costituita da una carta della valenza naturalistica del territorio, realizzata utilizzando indici di valutazione relativi alle comunità di uccelli nidificanti, utilizzate come indicatori ecologici di base. L'incrocio di questa carta con una carta delle "emergenze naturalistiche", in grado di includere aree di elevato valore naturalistico e paesaggistico in cui la componente fauna non assume necessariamente caratteri di rilevanza, produce una carta di sintesi utilizzata per una delimitazione preliminare delle oasi.
In definitiva si tratta di un lavoro interessante che, sia pure certamente incompleto (in particolare per quanto riguarda la possibilità di incorporare nell'analisi l'intreccio degli interessi dei vari soggetti sociali coinvolti nella gestione della risorsa fauna) costituisce un serio tentativo di lasciare alle spalle metodi di analisi ed interpretazione personali, soggettivi e difficilmente utilizzabili come basi obiettive per scegliere e decidere. (G.T.)
Stefano Camanni - Gabriella Rinaldi
Ecologia in famiglia Vivalda Editori, Torino 1994
(103 pagine, L. 21.000)
Il libro fa parte della collana "i manuali della natura", inaugurata con "Primi passi con lo zaino" di Iaia Pedemonte.
Questa recente pubblicazione cerca di avviare un pubblico medio alla conoscenza dei principali problemi ambientali partendo dall'impatto che quotidianamente la famiglia italiana tipo ha con l'ecologia pratica.
Così la giornata è scandita dal ritmo delle ore, dalle 7 alle 24, dal risveglio alla buonanotte. Gli autori prendono per mano il lettore e con suggerimenti continui (mai pedanti) e di facile comprensione svela ai componenti della famiglia Eco l'inutilità, l'antieconomicità e, spesso, la dannosità di tanti gesti quotidiani.
Ora per ora il lettore può così rendersi conto degli errori che compie e dei guasti che procurano all'ambiente prodotti, contenitori, pubblicità sbagliate.
Grafici, disegni e tabelle suggeriscono in modo semplice il rapporto tra l'importanza dei nostri gesti quotidiani e le più generali questioni ambientali (il buco dell'ozono, il problema energetico, la deforestazione, i vari livelli di inquinamento, i rifiuti, eccetera); quello che possiamo e dobbiamo fare o evitare per non contribuire al degrado del pianeta.
Una impostazione, quella del libro, che rifiuta l"'ipse dixit", ma che sceglie la strada della convinzione, dei piccoli gesti giornalieri da modificare.
Il manualetto non dimentica _ a chiusura di una giornata tipo invero molto piena e particolare _ di tratteggiare sinteticamente i più generali problemi ambientali (biodiversità, effetto serra, foreste, incremento demografico, piogge acide, eccetera.), l'elenco delle maggiori associazioni ambientaliste e delle strutture pubblico-private che operano in campo ambientale.
Una breve bibliografia e un indice analitico chiudono il volume che segnalo a tutti gli operatori dei parchi perché sarebbe utile comparisse nei centri visita e nelle biblioteche delle aree protette. (Oscar Bandini)
S. Camanni - G. Rinaldi - P. Spinto Le guide di Alpi
Dinosauri sulle Alpi 13 facili itinerari sulle tracce dei rettili preistorici Vivalda Editori, Torino, 1994
(90 pagine, L. 15.000)
Le Guide di Alp, Vivalda Editori, sono note e apprezzate dagli appassionati di montagna per la loro facile e rapida consultazione e le stringate ma precise notizie e indicazioni sugli accessi, i percorsi, i rifugi e le caratteristiche degli itinerari.
Qui vorremmo segnalare, tra le guide recentemente pubblicate, quella dedicata ai "Dinosauri sulle Alpi"; 13 facili itinerari sulle tracce dei rettili preistorici.
Sarà merito anche di Jurassic park e delle trasmissioni di Angela, ma va senz'altro apprezzata questa guida che aiuta e stimola la visita di luoghi generalmente poco conosciuti che uniscono quasi sempre l'interesse scientifico a quello turistico-escursionistico.
Aldo Pavan
Il Danubio - città e regioni da Vienna al Delta Edizioni Calderini, Bologna, 1994
(112 pagine, 66 illustrazioni, L. 25.000)
Presenta un suggestivo percorso che, partendo da Vienna, attraversa, l'Ungheria, la Slovenia, la Croazia, la Romania. Sono segnalate non soltanto le città toccate dal grande fiume europeo, ma anche i parchi, le zone protette, i villaggi dove poco si parla di ecologia, ma dove l'ecologia esiste. In questo libro il Danubio è un pretesto di viaggio; sono infatti raccolte immagini, volti, situazioni, testimonianze che ci permettono di conoscere un mondo affascinante e per troppo tempo rimasto sconosciuto per la divisione del mondo in due blocchi.
F. Barbieri - M. Caldonazzi - P. Pedrini S. Zanghellini
Gli anfibi ed i rettili del Parco Adamello Brenta
Parco Adamello-Brenta, 1994 (80 pagine)
Gli anfibi ed i rettili da sempre sono considerati animali da evitare: quantomeno brutti e repellenti quando non velenosi e quindi anche pericolosi. Anfibi e rettili sono invece animali molto interessanti, anelli fondamentali delle catene alimentari di molti ecosistemi ed anche preziosi indicatori ecologici della qualità dell'ambiente. Per questo bisogna conoscerli e proteggerli. Molte specie sono infatti in pericolo di estinzione sia per la persecuzione diretta che per l'alterazione del loro habitat. La cosiddetta "bonifica" di stagni, paludi e torbiere, la cementificazione delle rive di torrenti e fiumi e l'inquinamento delle loro acque, la scomparsa delle siepi e dei muretti a secco che delimitavano in origine le proprietà sono solamente alcune delle azioni che hanno portato anfibi e rettili ad essere considerati, dopo i pesci, le classi di vertebrati con il maggior numero di specie in pericolo di estinzione in Europa.
Il libro, edito dal Parco Adamello-Brenta, riporta il risultato di una ricerca sugli anfibi ed i rettili svolta, per conto dello stesso, dal Dipartimento di biologia animale dell'Università degli studi di Pavia e dalla Cooperativa di ricerche ambientali Albatros di Trento. Esso vuole essere anzitutto un manualetto con il quale "dare un nome" alle rane, ai rospi, alle salamandre, alle lucertole ed ai serpenti che si avranno occasione di incontrare nel corso di passeggiate ed escursioni nel parco. E' organizzato per schede che descrivono ogni specie precisandone la distribuzione, l'habitat, il comportamento e la presenza nell'area protetta.
La speranza dichiarata degli Autori è che all'odio ed al disprezzo subentri, se non proprio l'amore, quantomeno il rispetto per esseri viventi la cui storia evolutiva si perde nella notte dei tempi e che l'uomo, più o meno scientemente, rischia di portare nel breve volgere di pochi lustri sulla soglia dell'estinzione; un confine, oltrepassato il quale non vi è più ritomo. (S. F.)
Mazzucchi M.
Il bosco e l'ambiente, il bosco e l'uomo nel Parco Adamello Brenta
Parco Documenti (ed. Parco Adamello Brenta)
(133 pagine - rilegato)
L'Autore non si limita ad una rigorosa descrizione degli ambienti forestali del parco, dai boschi di fondovalle alle formazioni arbustive d'alta quota: infatti il libro, scevro da inutili orpelli fotografici, descrive con competenza e chiarezza le problematiche derivanti dalla conservazione e dalla gestione dei boschi alpini.
Lo stato fitosanitario, i rapporti col turismo, gli effetti della gestione faunistica, i rapporti tra attività pastorali e la selva, gli incendi, rappresentano il vasto panorama di tematiche affrontate dall'Autore. Il parco, con la pubblicazione di questo quinto libro della collana "Parco Documenti", ha voluto celebrare, giustamente, l'importanza delle foreste nell'economia naturalistica del complesso alpino dell'Adamello Brenta.
Un libro quindi interessante per i forestali ed i naturalisti, ma utile anche a chiunque voglia approfondire la propria cultura sui parchi. (S.C.)
Atlante Geografico 1994
Edizioni Zanichelli - Bologna
(pagine 208)
I parchi entrano nella geografia. L'edizione 1994 dell'Atlante scolastico Zanichelli contiene, infatti, un interessante aggiornamento relativo alle aree protette italiane.
Le tavole riportano i confini di tutti i parchi nazionali, sia quelli "storici" di Abruzzo, Stelvio, Circeo, Gran Paradiso e Calabria, sia i nuovi istituiti con le normative più recenti culminate con la legge-quadro n. 394/1991. Vengono così inseriti i Parchi nazionali della Valgrande, delle Dolomiti Bellunesi, delle Foreste Casentinesi, dell'Arcipelago Toscano, dei Monti Sibillini, del Gran Sasso-Laga, della Majella, del Cilento, del Vesuvio, del Gargano e del Gennargentu.
Per una prossima edizione dell'Atlante la previsione di una tavola specifica dedicata alla tutela del territorio e dell'ambiente in Italia, che evidenzi con maggior risalto grafico la diffusione delle aree protette, sarebbe un contributo tematico interessante. (S.C.)
Tra le pubblicazioni pervenute in redazione segnaliamo, in particolare, alcuni titoli:
AA.VV.
Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Centro Studio Alpifeltrine
L. 27.000 - 207 pagine
Rilegato - 82 foto a colori, 2 carte e 17 carte itinerario
AA.VV.
Grandi alberi del Friuli - Venezia Giulia (*)
Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia
224 pagine - 99 foto a colori
AA.VV.
Flora alpina del Friuli - Venezia Giulia (*)
Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia
178 pagine - 121 foto a colori
AA.VV.
Guide dei sentieri del Parco del Mont Avic Parco Naturale Mont Avic - 1994
L. 1.500 (cad.)
20/25 pagine (cad.)
AA.VV.
Con il parco del Duemila
Tutela e sviluppo compatibili nel comprensorio del Gran Sasso Regione Abruzzo
WWF L'Aquila Rilegato
25 pagine
23 foto a colori
AA.VV.
L'Isola d'Elba
Ecologia, paesaggio ed economia Provincia di Livorno1994 Rilegato - 280 pagine - 5 carte fuori testo Crosa Lenz P., Frangioni G. Veglia Devero Ed. Grossi, Domodossola
(226 pagine - rilegato, 39 foto a colori con allegata carta dei sentieri Kompass, scala 1:50.000)
Pizziolo G., Decandia L., Ninarelli R. I paesaggi delle Alpi Apuane Ed. Multigraph, Firenze
(142 pagine, 31 foto a colori, 1 carta a colori, con allegata carta del Parco, scala 1:50.000)
(*) Edizioni fuori commercio, richiedibili presso: Dir. Reg.le Foreste e Parchi piazza Belloni, 14 33100 Udine |