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Onorevole Ministro, nel corso della Sua visita, e desidero ancora rinnovarLe il nostro ringraziamento, alla 1a Festa nazionale dei parchi, ideata, promossa ed organizzata dal Coordinamento, che ha avuto un successo di partecipazione di parchi, di istituzioni e di gente oltre ogni previsione, non abbiamo avuto la possibilità, dati i Suoi impegni, di poterLe presentare la nostra associazione e discutere con Lei dei molti problemi che travagliano la politica dei parchi.
Il Coordinamento nazionale dei parchi e delle riserve naturali, cui aderiscono ben 85 aree protette tra parchi nazionali, regionali e riserve naturali, rappresentanti circa 1.500.000 ettari di territorio protetto, oltre che enti istituzionali, si è impegnato sin dall'entrata in vigore della legge 394/91 perché essa venisse pienamente e rapidamente attuata. In questo senso non abbiamo fatto mancare il nostro contributo nelle sedi istituzionali (Consulta tecnica per le aree protette) sia nel campo dell'informazione con la nostra rivista Parchi, che in quello della ricerca (anche d'intesa con il Ministero dell'ambiente), perché anche nel nostro Paese decollasse una politica nazionale dei parchi e si realizzasse il "sistema nazionale delle aree protette".
A quasi cinque anni dall'approvazione della legge-quadro dobbiamo, purtroppo, registrare troppi ritardi, insufficienze ed anche errori che rischiano di pregiudicare quanto c'era e c'è di buono nella legge e di far ricadere su di essa critiche pesanti confondendo, in buona o cattiva fede, causa ed effetti. Vogliamo, in particolare, sottolineare, al di là delle carenze delle strutture ministeriali che pure pesano (e ci auguriamo che Lei voglia porvi mano senza indugio), una insufficiente caratterizzazione "politica" dell'impegno sia dello Stato che delle Regioni nel campo delle aree protette. Vorremmo comprendere, all'inizio della Sua gestione, qual'è il senso generale e non generico dell'impegno del Governo, per chiudere, una volta e per sempre, un superato contenzioso tra vecchi e nuovi parchi, tra parchi nazionali e parchi regionali, per capire in quale direzione ci si intende muovere, con quali intenti e con quali tempi. Non ci pare ormai più protraibile una gestione frammentata, spezzettata in singoli provvedimenti spesso tali da provocare effetti negativi rilevanti; ci preme invece una linea chiara in un momento nel quale il Paese è attraversato da spinte e richieste di riforme, che non vorremmo si ripercuotessero anche sui parchi, che per noi rimangono conquiste irrinunciabili.
Vorremmo poter discutere con Lei di queste e di altre cose che riteniamo riguardino un comune impegno ed un comune interesse e pertanto Le chiediamo di volerci accordare un incontro nel corso del quale vorremmo sottoporLe alcune nostre valutazioni e proposte.
Nell'attesa di una cortese risposta, Le porgiamo distinti saluti.
Bino Li Calsi
Presidente
On.le sen. Edo Ronchi
Ministro dell'Ambiente
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