Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 21 - GIUGNO 1997


La Mandria 97, 2a Festa Nazionale dei Parchi
a cura di Gianni Boscolo
 

Che la festa cominci
E la festa, la seconda festa nazionale dei parchi, organizzata dal Coordinamento nazionale ed ospitata alla Mandria, storico parco alle porte di Torino è iniziata giovedì 24 maggio con un colloquio telefonico fra l'assessore piemontese ai parchi Antonello Angeleri ed il direttore del parco di Yellowstone, consigliere per l'ambiente del presidente Clinton. Il presidente della Regione Enzo Ghigo ed il presidente del Coordinamento Bino Li Calsi hanno tagliato un nastro virtuale e quindi via, per quattro giorni, feste, dibattiti, visite guidate, vetrine dei parchi e pubblico, pubblico ed ancora pubblico.
Quaranta, 50 mila, qualcuno ha detto persino 70 mila. Di certo diverse decine di migliaia che a piedi od in bicicletta hanno percorso il viale che da Ponte Verde entrata del parco, risale verso il Borgo Castello, cuore dell'esposizione. A questi si aggiungevano, ad ondate di una sessantina, coloro che scendevano dal bus Iveco (uno degli sponsor della manifestazione) che fungeva da navetta.
Il soffio dello sportello che si richiudeva e via per un'altra "infornata" di visitatori Anche domenica, pur sotto una pioggia che da rada ha preso a cadere sempre più fitta, lo sciamare tra gli stand è stato ininterrotto.
 

Gli stand

Un accampamento di gazebo bianchi e verdi, dentro cui i parchi italiani (una sessantina), raddoppiati rispetto alle presenze registrate l'anno scorso a San Rossore, mostravano il meglio di sé. Percorsi, bellezze naturali, cervi, caprioli, gipeti, centri visita, monumenti, colline, fiumi, montagne. Ed ancora: modalità di gestione della fauna e del territorio, ricerche, iniziative culturali. E pieghevoli, poster, libri, lo speciale di Piemonte Parchi dedicato alla festa, quaderni didattici, segnalibro splendidamente disegnati (Conero), spille, magliette, zainetti. Una quantità di immagini, spunti e suggestioni che in un articolo è possibile soltanto "evocare". I dolcetti siciliani, gli scenari lucenti dell'Etna, dei Nebrodi, delle Madonie. I Boschi di Carrega, il percorso per disabili degli astigiani, i vini preziosi del Monferrato, le aquile delle Marittime nello stand della Regione Piemonte. E poi il sistema ligure, i paesaggi delle foreste del Casentino, gli scorci del parco del Po dietro un trompe-l'oeil. Ed ancora: la fauna splendidamente disegnata del parco provinciale di Candia, le fotografie del Conero e del Gigante, lo stambecco del Gran Paradiso. Video a rafforzare un discorso già sviluppato da poster, oggetti e fotografie. Non mancavano le nuove tecnologie da Parks in Italy, sito internet allo stand del Coordinamento ai Cd Rom dei Sibillini e della Regione Piemonte.
Ma si tratta soltanto di scarni appunti che non possono rendere giustizia della passione e quantità di lavoro che hanno dato vita in questi anni ad un sistema che ormai copre quasi il 10 per cento del territorio e si estende dall'arco alpino alla Sicilia. Se tutte le giornate hanno visto un folto e variegato pubblico, giovedì e venerdì sono state le giornate dei bambini. Quasi un centinaio di scolaresche che regolarmente giocavano con le animazioni dello stand del Giraparchi e concludevano la visita allo stand di Kinder Ferrero (un altro degli sponsor). Qualche parola va detta del parco ospitante. La Mandria è un fiore all'occhiello tra i parchi regionali del Piemonte.
A pochi chilometri dalla città, ex luogo di allevamento di cavalli dei Savoia unisce in un sintesi rara una splendida natura (tra cui un ampio lembo di bosco planiziale) con un'architettura vasta e variegata. E per l'occasione l'ente ed il personale del parco "si sono fatti in quattro" per aprire al pubblico gli appartamenti reali e la tenuta dei laghi, un gioiello di recente acquisi-
zione, far apprezzare il rinnovato Centro visite, far godere un giro nel parco con una carrozza. Fatica ricompensata da un afflusso di migliaia di visitatori. A far da corollario ben tre mostre fotografiche: la spettacolosa Wild Life del Museo di Scienze Naturali di Londra, la splendida La Mandria: luci e colori, e quella meno appariscente ma testimonianza di tanto lavoro. Un'Italia di parchi del Coordinamento.
E poi spettacoli teatrali all'alba tra i boschi, concerti nel cortile dove un tempo sgroppavano i cavalli, mercatino biologico, cori, spettacoli in costume.
Fin qui la cronaca, che con i tempi di un quadrimestrale risulta già fortemente sbiadita.
Un bilancio sistematico verrà avviato nel Coordinamento ma di certo un fatto appare fin da ora consolidato: l'anno scorso fu una scommessa, vinta, quest'anno è stata la conferma del successo e dell'utilità di un evento, una manifestazione, sui parchi, gestito dai parchi.
Un segno di vitalità ed anche di "combattività", frutto e risultato delle poche migliaia di guardiaparco, impiegati, operai, direttori ed amministratori che fanno vivere i parchi regionali e nazionali. Ma una festa è un'occasione anche per tante cose. Intanto per mostrarsi e spiegarsi nei confronti di un pubblico vasto. La festa è un'opportunità di promozione, è una vetrina per superare quel brusio di fondo dell'informazione che rende difficile trasmettere un messaggio, rende arduo farsi sentire tra le notizie urlate di ogni giomo. E qui il successo di questa edizione è stato palpabile. Come "toccabile con mano" anche per chi segue regolarmente l'evolversi della situazione delle nostre aree protette, è stato il crescere dei servizi e delle opportunità "messe in campo".
Nuove e cresciute in numero e qualità non soltanto rispetto all'edizione scorsa ma anche rispetto alla fiera di Ancona del novembre scorso. Una festa è poi anche occasione di incontro e confronto tra gli addetti ai lavori. E su questo terreno la soddisfazione di chi c'è stato, tale da attenuare anche la .fatica, testimonia la riuscita di questo aspetto. Poi il confronto più ragionato dei convegni. Pur tra molti interventi approfonditi e preparati, alcuni anche appassionati, i temi trattati, sempre attuali nelle questioni relative alle aree protette, la formula va rivisitata magari scegliendo un tema conduttore che permetta di sviscerare ed approfondire una questione da più punti di vista, partendo da confronti su esperienze concrete che la discussione potrebbe collocare in un contesto generale. Certo, come sempre, si può fare meglio, ma i risultati ci sono stati, all'interno e, soprattutto, all'esterno del mondo dei parchi.
Ma al di là del "colore" e della cronaca come si potrebbe sintetizzare la festa alla Mandria, cosa si è visto? Si sono visti alcune centinaia di operatori dei parchi spiegare e raccontare a diverse decine di migliaia di visitatori cosa fanno i parchi, di cosa si sono dotati, cosa si prefiggono, come lo fanno o cercano tra difficoltà di farlo. In altre parole dalle Alpi ai Nebrodi, dalla costa anconetana al Circeo si è visto un pezzo di società, piccolo ma significativo, che ragiona con passione sul proprio lavoro, crede nelle cose che fa e si spende nel farle. E forse non è poca cosa.