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Notes
Siate parchi
"L'ecologia contemporanea sbaglia a dare troppo peso agli scambi
energetici e troppo poco agli scambi informazionali"
Gregory Bateson
"Siate Parchi", oltre ad essere il titolo di uno spettacolo
itinerante, è una invocazione che vuole far comprendere che, all'interno
dei Parchi, devono entrare visitatori parchi: cioè uomini che si
"contengono nei limiti dello stretto necessario, con un'idea di sobrietà
e frugalità" (seconda definizione della parola "Parco"
del dizionario Devoto Oli).
E, dal 1994, "frugale" e "sobrio" è stato anche
il passaggio del gruppo teatrale Koiné in 19 parchi nazionali e regionali
dell'Emilia-Romagna, della Valle d'Aosta, del Piemonte e del Trentino per
un totale di 34 repliche. Frugalità: il pubblico, due tecnici, quattro
musicisti, cinque attrici e un guardia parco/attore hanno camminato, a volte
anche per sette ore, lungo i sentieri dei parchi, attraverso innumerevoli
ambienti: dalle spiagge del delta del Po alle praterie di alta montagna
del Gran Paradiso. Hanno portato, in zaini sulle spalle, le scenografie,
gli strumenti e gli oggetti dello spettacolo: pali di castagno scortecciati,
corde di canapa, piccoli strumenti a percussione, bianche tele di cotone,
alberelli in zolla, copricapi di varie etnie, sedili da mungitori (un violoncellista
non siede in terra), richiami per uccelli, olii essenziali, stuoie e viola,
violini e violoncello. La parca "frugalità" dell'evento
consiste in questo: abbiamo attraversato territori dove, direbbe Gregory
Bateson, "gli angeli esitano" ma dietro di noi non abbiamo lasciato
nulla che potesse modificare lo "statuto" degradabile di quei
territori.
E ne andiamo fieri. Sobrietà: alla frugalità energetica del
nostro impatto ambientale doveva corrispondere un equivalente "sobrietà"
informazionale. Detto in altre parole, lo spettacolo, che si sviluppa per
tappe/stazioni, doveva essere debole (cioè in grado di assorbire),
flessibile (cioè in grado di adattarsi) e pertinente (cioè
in grado di eliminare, dalla narrazione, le problematiche soggettive). I
parchi non sono luoghi unificati, morfologicamente unificati, come i teatri.
Nei teatri è possibile rappresentare un'idea forte, rigida e impertinente,
nei parchi no e chi lo fa deturpa.
"Siate Parchi" è un evento che si lascia modellare dalle
informazioni locali (linguistiche, morfologiche e biologiche) di ogni ambiente
che attraversa. Lasciato "libero di agire" l'ambiente si manifesta
e, manifestandosi, rafforza incredibilmente l'azione scenica e il suo contenuto
estetico e etico. In alta montagna, quando manca il vento e il silenzio
fischia, il suono di un violino e la voce di una soprano sembrano non avere
limiti spaziali e giungono puri all'orecchio. Lo spettacolo, oltre a debole
e flessibile, vorrebbe essere pertinente: Koiné non rappresenta uno
spettacolo nei parchi ma sui parchi. L'intero progetto sostiene la tesi
che la relazione dell'uomo con la Natura, espressa esemplarmente nei modelli
di sviluppo dei parchi, non dovrebbe essere solo quantitativa, improntata
ai valori della Scienza, ma anche qualitativa e affidata perciò alle
specificità dell'Arte. Le strutture portanti della Scienza sono la
misura e la classificazione. Le strutture portanti dell'Arte sono il simbolo
e la narrazione. Dagli ecologici simboli vegetali di quattro religioni storiche
(Islam, sciamanesimo, panteismo greco e induismo), scaturiscono altrettanti
atti scenici.
A concludere l'evento, alla fine del sentiero, è una piantagione
rituale, tipica della cultura cinese, di un alberello. Questa relazione
con la natura implica anche un recupero della sacralità vegetale,
del suo potenziale divinatorio, dell'elemento divino che vi è custodito
e della cautela necessaria al gesto dell'uomo che agisce al suo interno
e la manipola. Che l'utopistico recupero di una sacralità vegetale
sia messo in scena all'interno di un parco ci pare interessante perché
i parchi sembrano essere, a loro volta, delle utopie, ma rovesciate. Rovesciate
nel senso che non propongono alternative al futuro, come fa l'utopia, ma
la "utopistica" conservazione biologica del passato. I parchi
stanno diventando i reliquiari del "ritmo" della natura. Le azioni,
fisiche e sonora, di "Siate Parchi" tentano di rappresentare esteticamente
e eticamente questo "ritmo" che i rituali vegetali del passato
tentavano in qualche modo di evocare. Dal 1996 a "Siate Parchi"
si è affiancato il nuovo progetto di Koiné: "Siate Agresti"
che, oltre a descrivere drammaticamente i processi di produzione biologica
in agricoltura (Reg. CEE 2092), vuole fare rinascere nel gesto agricolo
la perdute dignità di disciplina estetica. Come disse l'immenso contadino
Virgilio nelle sue "Georgiche".
Silvio Panini
"Parchi in Rete": sito Internet della Regione Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna, in attuazione della legge regionale sulle
aree protette, ha in intrapreso negli ultimi S anni una diversificata azione
volta a promuovere e coordinare le iniziative per la conoscenza dell'Ambiente
naturale ai fini della sua tutela, gestione e fruizione.
Il consolidamento e la progressiva estensione della rete internet ad un
pubblico sempre più vasto hanno indotto la Regione ad utilizzare
questo mezzo di comunicazione per diffondere le conoscenze relative a parchi
e riserve regionali.
Due considerazioni aggiuntive suggeriscono questa iniziativa: da un lato
la presenza in rete di un Server WWW regionale "Ernes" dedicato
a far conoscere ai cittadini l'attività di organizzazione della Regione
e, dall'altro, la necessità di illustrare la politica regionale del
settore come politica di sistema, governata da regole, finalità e
obiettivi comuni, e di ampliare la visibilità delle specificità
di ogni singola area protetta.
Gli obiettivi del progetto "Parchi in rete" si possono così
riassumere:
- realizzare una completa informazione sulle caratteristiche di parchi e
riserve; sistematica, estesa cioè a tutte le aree protette regionali;
unificata, presentata cioè come una scansione, con una grafica ed
un rilievo uguale per ciascun parco e riserva; precisamente inquadrata nel
contesto della azione della Regione EmiliaRomagna che determina in larga
misura lo sviluppo, la continuità, e la struttura del sistema attraverso
norme di legge, atti istitutivi, programmi di investimento, contributi per
l'attività di gestione, progetti di interesse comune, seminari, direttive
e circolari, approvazione di strumenti di pianificazione;
- attivare diversi canali di comunicazione tra utente e area protetta, tra
utente e Regione, tra i diversi Enti di gestione delle aree protette, tra
questi e la Regione e le diverse istituzioni;
- stimolare l'accesso delle strutture tecniche ed istituzionali di parchi
e riserve all'immensa potenzialità di informazione anche ad alto
livello scientifico che la rete è già ora in grado di offrire.
"Parchi in rete" è stato realizzato con la collaborazione
di Stratema, un laboratorio di ricerca e didattica dell'Istituto universitario
di Architettura di Venezia, Dipartimento analisi economica e sociale del
territorio.
La convenzione tra Regione e Stratema prevede l'ideazione, la progettazione,
e la redazione ed elaborazione, in concorso con l'Ufficio Parchi, delle
pagine Web, da inserire sul Server regionale; l'individuazione ed elaborazione
dell'aggiornamento delle pagine Web sia da parte della Regione Emilia-Romagna
che delle aree protette e la manutenzione per due anni del "sito"
attraverso periodiche verifiche, adattamenti, miglioramenti; Stratema inoltre
ha provveduto ad organizzare nel dicembre 1996, un seminario di formazione
per tecnici delle aree protette su temi applicativi relativi a linguaggio,
utilizzo, potenzialità di comunicazione della rete Internet.
Queste in sintesi le caratteristiche del sito realizzato:
- contiene la presentazione del Sistema Regionale delle aa.pp. articolata
per argomenti: "Politica Regionale", "Che cos'è un
Area Protetta", "Gestione delle Aree Protette", "Leggi
ed atti", "Consigli per la visita", "Teleport",
"Ricerca Orientata", "Pubblicazioni", "News";
- contiene la presentazione di 26 aree protette regionali esistenti (parchi
e riserve) la cui ricerca è resa possibile con diverse modalità
(Ordine Alfabetico, Mappa regionale, Ricerca orientata); - ogni area protetta
è consultabile attraverso le seguenti caselle di dialogo: "Scheda
Tecnica", "Geologia", "Flora e Vegetazione", "Fauna",
"Storia", "Educazione ambientale", "Mappa e Itinerari",
"Visitateci", "News";
- contiene 200 schede relative a "Flora spontanea protetta" "Rapaci
diurni", "Rettili e anfibi", "Pesci d'acqua dolce",
"Mamrniferi", accessibili dal testo; ogni pagina contiene diverse
illustrazioni in forma di disegni, foto, grafici;
- le mappe sono zoommabili ed integrabili per elementi di interesse e descrizione
di itinerari;
- contiene una breve presentazione delle aree protette in programma;
- contiene una versione inglese di pagine selezionate.
Il sito viene mantenuto vivo e dinamico e viene potenziato attraverso due
linee d'azione che il progetto già include e che sono già
in parte intraprese.
Le Pagine News si prestano ad essere utilizzate come bacheca o bollettino
telematico in cui Regione e Enti di gestione delle aree protette presentano
iniziative, progetti, realizzazioni che caratterizzano le rispettive attività
e aprono l'occasione di una comunicazione con l'utenza attraverso l'uso
della posta elettronica.
Le singole aree protette hanno intrapreso l'aggiornamento delle pagine contenenti
le informazioni che le riguardano e il loro arricchimento con le conoscenze
nel frattempo maturate.
La Regione oltre a fare da ponte tra le proposte di aggiornamento delle
aree protette e Stratema e a mantenere attualizzata l'informazione sulle
proprie pagine, intende ampliare e perfezionare i tematismi presenti attraverso
le schede.
Infine nei primi mesi del '98 è prevista la ripresa dell'attività
di formazione degli operatori di parchi e riserve regionali, da attuarsi
attraverso la rete. Il sito ha riscontrato finora un diffuso apprezzamento
per la sua completezza e gradevolezza e per l'utilità delle informazioni
fornite.
Si auspica che il Coordinamento nazionale parchi provveda a "linkare"
il sito regionale al sito che il Coordinamento ha promosso e che mira a
presentare l'intera realtà nazionale delle aree protette. L'indirizzo
regionale e-mail cui il sito rimanda è aperto a critiche e suggerimenti.
Parchi In Rete è al seguente indirizzo:
http://www.regione.emilia-romagna.it/parchi.
L'Indirizzo di posta elettronica dell'ufficio Parchi Regionale è:
prn_parks@mailO1.regione emilia-romagna.it
Stefano Corazza - Monica Palazzini
La FEDAP a convegno
La prima Conferenza nazionale sulle professioni dell'ambiente e del paesaggio
organizzata dalla Fedap (Roma, 21 novembre 1997), che ha inteso preludere
ad una riflessione più ampia capace di coinvolgere in misura crescente
tutto il settore, ha registrato un lusinghiero successo.
I partecipanti sono stati numerosi, le relazioni e gli interventi stimolanti
per aver ribadito, da un lato come si stia andando verso una visione allargata
dell'attività professionale in cui le Associazioni sono chiamate
a svolgere compiti sempre più impegnativi, e dall'altro come i temi
ambientali siano tuttora in cerca di una loro collocazione istituzionale
nel vasto settore delle problematiche legate al suolo, alla gestione delle
acque, alla tutela del paesaggio ed alla creazione di sempre più
complesse infrastrutture che consentano l'adeguamento all'Europa.
I qualificati livelli istituzionali presenti alla Conferenza nel cogliere
la portata di queste variazioni, hanno sottolineato la necessità
di percorrere una strada comune, dal momento che le Associazioni tecnico-scientifiche
federate alla Fedap possono svolgere un'essenziale ruolo promotore nell'offerta
di qualificazione dei prodotti tecnici nei confronti della domanda, collocandosi
in posizione intermedia tra il mondo della ricerca scientifica e della didattica,
il contesto politico-amministrativo, i servizi tecnici pubblici e la realtà
imprenditoriale.
Tra le ricadute operative si citano le offerte di futura collaborazione
avanzate da rappresentanti della grande industria, quale l'Agip, che ha
sponsorizzato in parte la manifestazione, dal Dipartimento dei Servizi Tecnici
Nazionali, dall'Agenzia Nazionale per l'Ambiente, dal Cnel, e in particolare,
dal Ministero dell'ambiente, e dal Ministero dei lavori Pubblici, per il
quale era presente il Sottosegretario On. Gianni Mattioli. Si riporta qui
di seguito il testo della mozione conclusiva della manifestazione, che costituirà
la base per la stesura di un "protocollo d'intesa" tra il Ministero
dei Ll.Pp. e la Fedap, che agirà come di consueto per conto delle
associazioni federate.
Mozione conclusiva della prima Conferenza nazionale sulle professioni dell'ambiente
e del paesaggio - Roma, 21 novembre 1997 "Le Associazioni dei professionisti
dell'ambiente e del paesaggio operanti in Italia, federatesi nel 1995 al
fine riunire le competenze culturali, scientifiche e professionali relative
ai diversi settori di specializzazione e promuovere l'affermazione di una
visione olistica del problema ambientale, chiedono ai Dicasteri e agli Enti
competenti in materia:
1 - che negli strumenti di pianificazione sia resa obbligatoria, attraverso
idonei disposti di legge, la considerazione tecnico-scientifica dell'ambiente
e del paesaggio. Essa dovrà essere assicurata sia attraverso la trasparenza
delle metodologie, sia tramite la definizione dell'identità professionale
di coloro che ne sono garanti in tutte le fasi del processo pianificatorio;
2 - che venga attuato il processo di accreditamento della Fedap sia presso
le istanze incaricate di formulare, approvare ed applicare leggi, normative
e regolamenti di settore ai vari livelli, sia presso Comitati e Commissioni
garanti della conservazione della natura e della tutela dell'ambiente e
del paesaggio;
3 - che la Fedap, in rappresentanza delle singole associazioni federate,
venga interpellata in merito alla definizione delle professionalità
da coinvolgere in bandi di gara e concorsi di progettazione, e nella individuazione
degli organici della pubblica amministrazione;
4 - che vengano applicate in tempi rapidi le Direttive CEE 89/48 e 92/51,
in modo da procedere al riconoscimento formale delle Associazioni garanti
nei settori dell'ambiente e del paesaggio, adeguando così il nostro
paese alle realtà normative europee che richiedono funzionalità,
competitività e aggiornamento permanente. Infine, la prima Conferenza
nazionale sulle professioni dell'ambiente e del paesaggio, sulla base del
successo di qualificata partecipazione ottenuto dall'incontro odierno, impegna
la Fedap a reiterarlo in futuro con una cadenza almeno biennale. Ciò
consentirà la verifica dei risultati ottenuti in campo scientifico,
professionale e occupazionale."
Giuliana Campioni Ferrara
Lo stato a 'caccia' di parchi regionali?
La legge recante "Disposizioni per lo sviluppo degli interventi
e della occupazione in campo ambientale" del giugno '97 a dispetto
però del titolo e rispettando una poco nobile ma purtroppo consolidata
tradizione legislativa tratta anche di cose che con l'oggetto non hanno
niente a che fare. All'art. 4 infatti prevede l'istituzione di ben 4 nuovi
parchi nazionali tra i quali quello delle Cinque Terre. Ora come è
noto le Cinque Terre sono già parco regionale. Con questa decisione
un parco istituito regolarmente con legge regionale viene quindi "statalizzato"
e per di più rimpicciolito. A giustificazione di questa inopinata
e sorprendente decisione si è detto che l'avevano chiesto i sindaci.
Ma guarda caso lo hanno fatto perché considerano alcuni territori
inclusi attualmente nel parco non doc. Insomma si è dato ragione,
con atto probabilmente incostituzionale, ad una richiesta di chiarissimo
e inconfondibile segno localistico e municipale. Ancor più sorprendente
è che c'è stato qualcuno - Fulco Pratesi in testa - ad accorrere
alle Cinque Terre a salutare il lieto evento considerato nientemeno che
il primo esempio in Italia di parco richiesto e voluto dai sindaci. Se non
si trattasse di cose serie ci sarebbe di che ridere. Anche il ministro si
è compiaciuto di questa brillante operazione in cui vi ha veduto
addirittura un segno del successo, una ricompensa della politica dei parchi,
ovviamente nazionali. Che dire. Che sia questa la nuova strada per "leale
collaborazione"?.
(R.M)
La natura protetta su cd-rom
Funziona con windows 3.11 o windows 95, contiene 60 schede, 300 immagini,
10 filmati, 60 itinerari, 100 cartine sui parchi del Piemonte. E il cd-rom
sulle aree protette piemontesi realizzato dal Centro di Documentazione e
Ricerca con il CS Piemonte (realizzazione della Exhibit di Torino). Si "naviga",
nelle informazioni attraverso tre vie: 1) partendo dal sistema delle aree
protette, 2) dai dati amministrativi (gli enti di gestione); 3) dalla dislocazione
geografica. Iniziamo dal primo. Il navigatore si troverà di fronte
ad una videata sulle aree protette: cosa sono, dove sono, quando sono nate.
Di qui si accede ad una cartina del Piemonte in cui sono indicati i parchi.
A scelta si può individuare una delle province della regione e vedere
quali parchi vi sono.
A quel punto si può scegliere il parco che interessa. E qui comincia
il viaggio. Descrizione territoriale, estensione, storia, elementi naturalistici,
il tutto documentato da immagini fotografiche. Quando è associato
il simbolo della telecamera significa che è a disposizione un video
(e sonoro), come nel caso del volo del gipeto nel parco delle Alpi Marittime
dove è stato recentemente reintrodotto in collaborazione con il parco
francese del Mercatour nell'ambito del progetto europeo sulla reintroduzione
degli avvoltoi.
Ma non basta. Le informazioni riguardano, oltre all'eventuale orario di
apertura, anche i servizi che il parco mette a disposizione dei visitatori:
biblioteche, aree pic-nic, guida (volume), se è raggiungibile con
i mezzi pubblici, se vi sono attività didattiche, se è possibile
andare a cavallo, se è accessibile agli handicappati e così
via. Ed ancora: gli itinerari percorribili all'interno dell'area protetta;
il punto di partenza, il tempo di percorrenza, il dislivello, il periodo
consigliato e, indispensabile, la cartografia.
Insieme al percorso è fornita una descrizione di tutto ciò
che è interessante e visibile. Infine gli indirizzi utili: i telefoni,
gli alberghi, i camping, gli agriturismo in tutti i comuni su cui si estendono
i 55 parchi subalpini. Per il navigatore naturalista vi è anche la
possibilità di avere un quaderno elettronico per le annotazioni (turistiche
o di osservazione) che vorrà fare su ogni parco. Comunque è
garantita la ricerca anche per ogni singola parola. Il cd-rom verrà
inviato a tutti i parchi italiani e sarà disponibile nei centri visita
dei parchi piemontesi.
(G.B.) |