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Un progetto della Regione Puglia con la Federazione
Si è recentemente avviato un interessante progetto per la definizione di un sistema di aree naturali protette in Puglia, progetto che vede coinvolta anche la Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali.
In attuazione della legge regionale pugliese 24 luglio 1997, n. 19, che abbiamo già avuto modo di commentare sulle pagine di questa Rivista, la Regione Puglia ha approvato un programma di lavoro articolato che ha affidato per la sua attuazione al LEA - LABNET di Foggia ed alla Federazione. Si tratta di porre in essere una serie di azioni di informazione e di formazione professionale tali da consentire l'avvio delle procedure formative ed istitutive di alcuni parchi e riserve naturali regionali.
Le fasi di lavoro individuate, tra loro strettamente interconnesse, prevedono:
- la formazione di un manuale che consenta di illustrare lo stato dell'arte delle aree naturali protette del nostro Paese e le loro potenzialità, soprattutto con riferimento alle forme di sviluppo compatibile;
- un corso di formazione professionale, diretto ad una serie di soggetti preselezionati, che dovranno svolgere un ruolo di agenti per lo sviluppo sul territorio delle singole province pugliesi e pertanto divenire soggetti con funzione di tramite tra la regione e le realtà locali;
- una serie di incontri provinciali che consentano, mediante una "procedura di ascolto", di illustrare alle amministrazioni interessate (province, comuni, comunità montane), agli operatori economici presenti sul territorio, al mondo dell'associazionismo e del volontariato le finalità dell'operazione, anche avvalendosi di conoscenze e di esperienze maturate in altre realtà territoriali e regionali, e di raccogliere le loro osservazioni;
- due workshop, diretti ai medesimi soggetti, che consentano di approfondire i diversi temi che una politica quale quella delle aree protette innesca nei rapporti con il territorio (pianificazione territoriale, sviluppo economico, forme di tutela ecc.). Tutto questo lavoro, che coinvolgerà numerosi esperti della materia, molti dei quali messi a disposizione dalla Federazione in quanto collaboratori della stessa, culminerà con un momento convegnistico, che dovrebbe svolgersi nella primavera dell'anno 2000: contestualmente la Regione Puglia potrà disporre della materia prima per poter dare avvio all'istituzione formale di alcune aree naturali protette, attraverso un processo di coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali già coinvolti in questo progetto le cui prime azioni si concretizzeranno all'inizio del mese di settembre.
Agenzia regionale per i parchi del Lazio
Dopo una lunga gestazione è nata l'Agenzia regionale per i parchi della Regione Lazio, struttura prevista dalla legge regionale 27 aprile 1993, n. 22, con la funzione di assicurare gli strumenti ed i servizi tecnico-scientifici ed amministrativi necessari per la promozione, lo sviluppo ed il miglior funzionamento del sistema dei parchi e delle riserve naturali laziali.
Il Consiglio regionale ha infatti nominato, a fine maggio, presidente e consiglio di amministrazione dell'Agenzia, che si configura come ente strumentale della regione, a distanza di ben sei anni dalla sua istituzione. Nonostante la lentezza istituzionale con la quale si è proceduto per definire gli organi dell'Agenzia, possiamo comunque salutare questa nascita con una certa soddisfazione, da un lato, e con curiosità, d'altro lato, per la novità che essa rappresenta nel quadro complessivo del mondo delle aree naturali protette del nostro Paese: si tratta infatti di un'iniziativa unica nel panorama dei parchi che ha enormi potenzialità per dare sviluppo e rianimare l' insieme dei parchi e delle riserve del Lazio.
Uno dei motivi di soddisfazione risiede anche nella scelta che il Consiglio regionale ha fatto di individuare il presidente dell'Agenzia nella persona di Maurilio Cipparone, personaggio "storico" del mondo dei parchi e della protezione che può pertanto fornire un contributo di grande qualità per quanto può apportare in termini culturali e di conoscenza.
Per quanto concerne la curiosità con la quale osserviamo questo nuovo soggetto che entra nel campo della tutela del territorio nazionale, anche se limitato alla realtà di una regione, seppure molto importante, deve essere detto che questa si fonda essenzialmente sul ruolo che l'Agenzia può e potrà svolgere nel rapporto con le strutture politiche, tecniche ed amministrative della Regione Lazio. Infatti le finalità dell'Agenzia ed i compiti che ad essa sono affidati fanno pensare ad un ruolo non soltanto di supporto, ma soprattutto di iniziativa diretta tendente a ricomporre un sistema regionale di aree protette consentendo a questo stesso sistema di ampliarsi mettendo in rete anche altre parti del territorio, che assicurino la tutela della biodiversità, di organizzarsi in modo coordinato attraverso l'uso di strumenti della programmazione socio-economica e della pianificazione ecologica, di promuovere le forme compatibili dello sviluppo e di valorizzare le risorse umane. Visti i compiti da assolvere, non possiamo che fare i migliori auguri all'Agenzia ed ai suoi organi direttivi.
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