Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 30 - GIUGNO 2000


Osservatorio Comunitario
Michele Migliori
 

I programmi Leader più
Conservazione e sviluppo. Intorno a questo binomio ha ruotato l'intervento con cui Carlo Alberto Graziani, del Direttivo della Federazione dei parchi, ha introdotto un affollato seminario nazionale sul tema "Leader più e nuovi programmi d'azione dell'Unione Europea: le opportunità per i parchi", organizzato dalla stessa Federparchi, dall'Inea e da Legambiente. Graziani ha sollecitato un'alleanza strategica tra i parchi e i gruppi di azione locale (Gal) nati dall'iniziativa comunitaria Leader, perché entrambi sono espressioni di una stessa filosofia che in quel binomio trova una sua sintesi. Grazie a questa alleanza sarà possibile realizzare interventi efficaci, in grado di consolidarsi nel tempo, che rappresentano l'obiettivo di fondo del nuovo programma Leader più, illustrato efficacemente da Franco Mantina, ricercatore dell'Inea. Un'alleanza che corrisponde ad una precisa realtà territoriale. I Gal attuali infatti, come ha fatto notare Fabio Renzi, di Legambiente, insistono tutti in siti Natura 2000 e ben il 75% all'interno di aree protette e dunque il programma Leader più "costituisce un formidabile contributo alla realizzazione del sistema nazionale delle aree naturali protette, più in generale della rete ecologica nazionale e dei grandi progetti di sistema". Il seminario, attraverso la relazione di Franco Costa, della Società Acta, ha offerto anche gli elementi di un interessante intreccio con altri programmi comunitari cui sono interessati gli stessi soggetti: Equal, Interregg e Cultura 2000. Dal dibattito, cui hanno partecipato operatori dei parchi, dei Gal, di associazioni agricole e sindacali, è emersa anche l'idea del nuovo ruolo che possono e devono assumere i Gal stessi: quello di agenzie di servizi qualificati per il territorio al fine di assicurare il livello alto di pianificazione, il coordinamento degli interventi, l'utilizzazione razionale di tutti i canali finanziari. Attenzione specifica è stata richiamata attorno ad iniziative in corso quali "Parchi ed atmosfera», "Compagnia dei parchi" e "Atlante dei prodotti tipici delle aree protette". I lavori del seminario sono stati chiusi dal presidente di Inea, Francesco Adornato e dal presidente di Legambiente Ermete Realacci, Secondo Adornato "i processi di internazionalizzazione dei mercati, gli accordi internazionali, le regole Wto, il previsto allargamento dell'Unione Europea ai paesi centroorientali, inducono necessariamente a riflettere sul nuovo ruolo dell'agricoltura nella competizione dei mercati e devono far guardare ad essa con una visione di sistema, predisponendo le condizioni per rafforzare ulteriormente il modello di sviluppo rurale. In particolare il Leader più apporterà nuove risorse e soprattutto un approccio innovativo per cui occorrerà operare per evitare ritardi che potrebbero penalizzarci. Al riguardo l'Inea sta svolgendo una funzione di supporto tecnicometodologico alle amministrazioni nazionali e regionali per assicurare una corretta ed efficace applicazione della nuova iniziativa comunitaria e lavorerà per creare una forte sinergia, nei prossimi anni, tra le attività della rete nazionale per lo sviluppo locale e le altre reti operanti sul territorio, in particolare con il sistema dei parchi". Realacci ha insistito sulla chance che è offerta alle aree cosiddette "marginali" per proporsi, recuperando orgoglio e considerazione per situazioni che sono invece tutt'altro che arretrate, come alternativa ad un modello di sviluppo sbagliato. Una chance che si presenta ora e potrebbe non riproporsi in futuro per due ragioni: perché potrebbe riprendere vigore, anche culturale, il vecchio modello di sviluppo oggi in crisi e perché le risorse europee destinabili allo scopo saranno in futuro assai ridotte.