PARCHI | ||
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve
Naturali NUMERO 30 - GIUGNO 2000 | ||
Italia-Usa: parchi a confronto Aurelio Zenobi* | ||
"ItaliaUsa: parchi a confronto" è il titolo del convegno tenuto a Genga (An) il 9 giugno scorso, con la partecipazione del direttore generale dei 28 Parchi dell'Arizona, Ken Travous, per uno scambio di esperienze sul modo di affrontare i temi ambientali. Una iniziativa organizzata in collaborazione tra Consorzio Frasassi e Comunità montana dell'EsinoFrasassi, ente gestore del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi, per la prima volta insieme, dopo anni di polemiche anche aspre, a parlare di salvaguardia del patrimonio naturale. Un convegno di grande rilievo con la presenza oltre che di operatori turistici e ambientali e di politici, del viceministro dell'ambiente, Valerio Calzolaio, del presidente della Federazione dei parchi e riserve naturali italiani, Enzo Valbonesi, del coordinatore dei parchi marchigiani, Mariano Guzzini, del presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, dell'assessore regionale all'ambiente Roberto Ottaviani, del direttore del Parco dei Sibillini, Alfredo Fermanelli, del vicepresidente della comunità montana con delega al Parco della RossaFrasassi, Riccardo Maderloni, del sindaco di Genga, Giuseppe Dominici e del presidente del Consorzio Frasassi, Giampiero Marinelli, il primo ad intervenire e avviare un costruttivo dialogo sul patrimonio naturalistico dell'entroterra marchigiano. Dopo di lui, il saluto dell'assessore regionale Ottaviani che ha definito il convegno "un utile momento di incontro e di conoscenza tra realtà tanto diverse". A dimostrazione di questa diversità, Ken Travous ha citato il Parco di Yellowstone, nato tanti anni fa in un territorio disabitato, al contrario dei nostri parchi, quelli marchigiani in particolare, di recente costituzione e inseriti in aree fortemente antropizzate con difficoltà di convivenza con i residenti. Difficoltà da superare, secondo Travous (il quale ha affermato che "bisognerebbe pensare ai parchi come a territori ricevuti in prestito dai nostri nipoti, a cui doverli restituire intatti"), scegliendo la giusta via di mezzo tra quanti vorrebbero distruggere la natura e quanti per troppo amore la opprimono. Le aree protette come risorsa per il futuro è stato anche il tema sostenuto dal direttore del Parco dei Sibillini, Fermanelli, che con l'ausilio di mezzi ItaliaUsa: parchi a confronto Aurelio Zenobi* audiovisivi ha illustrato all'ospite americano la consistenza del nostro sistema parchi, in analogia alla presentazione dei parchi dell'Arizona da parte dell'ospite americano. Anche il vicepresidente della CM, Maderloni, dopo aver sottolineato come il convegno abbia "segnato un momento importante di collaborazione tra il Consorzio Frasassi e il Parco" ha convenuto con Ken Travous sulla via mediana da seguire, affermando che le aree protette italiane vogliono interagire con i cittadini e con i territori circostanti per uno sviluppo ecocompatibile. Tesi sostenute con forza anche dal presidente Valbonesi che ha puntato anche sulla costituzione di "una rete ecologica nazionale, coerente con le grandi strategie comunitarie ed internazionali di conservazione della natura" e dal presidente Guzzini che, all'ospite rimasto sorpreso per le eccessive frizioni con le popolazioni residenti e per le ingerenze delle forze politiche, ha ricordato la giovane costituzione della maggior parte dei nostri parchi che solo recentemente hanno raggiunto il dieci per cento del territorio nazionale. Di rilievo l'intervento del sottosegretario Valerio Calzolaio che ha valutato positivamente la gestione del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi, affidata alla locale comunità montana, una specificità che ha valorizzato potenzialità già presenti nel territorio. Ha insistito sulla valorizzazione delle aree protette, in particolare di quelle montane del Progetto APE, chiedendo maggior impegno degli enti locali nel sollecitare il governo ad un maggior impegno in questo importante settore. La valorizzazione delle aree protette, specialmente montane, alla fine è stato il tema dominante del convegno che ha messo a nudo gli enormi ritardi che i nostri parchi scontano nei confronti di quelli americani ed anche nelle conclusioni del presidente della Provincia di Ancona, Giancarli, è venuto questo richiamo, insieme all'invito a ricercare il massimo del consenso delle popolazioni, attraverso l'informazione e la partecipazione, per salvaguardare al meglio i beni naturali e il patrimonio culturale che i parchi debbono proteggere.
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