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Nasce il coordinamento dei parchi alpini
I parchi alpini, riuniti in coordinamento, si candidano ad essere protagonisti
dell'attuazione della legge quadro - la 394 del '91, aggiornata dalla 426
del '98 che prevede anche per il sistema alpino un accordo di programma
finalizzato alla combinazione di tutela e sviluppo sostenibile - e dell'applicazione
della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi e dei suoi
protocolli attuativi. Per questo, animatrice la Federazione italiana dei
parchi, hanno dato vita ad un gruppo di lavoro con lo scopo di istruire
l'attività di elaborazione, di contatto con le istituzioni, di animazione
delle iniziative necessarie a raggiungere lo scopo, insieme con le organizzazioni
più attive nel campo, in particolare con la sovranazionale Rete alpina
delle aree protette e con Cipra internazionale. Del gruppo fanno parte i
rappresentanti dei quattro parchi nazionali (Gran Paradiso, Val Grande,
Stelvio e Dolomiti Bellunesi), di un parco regionale per ognuna delle cinque
regioni e delle due province autonome. Sarà coordinato in questa
fase da Valter Giuliano, del Consiglio direttivo della Federparchi, e si
avvarrà per ora degli strumenti e della segreteria della Federparchi
stessa, in attesa di avere a disposizione strumenti propri che il coordinamento
chiederà, proprio per la funzione istituzionale e prevista dalla
legge che svolge, gli vengano messi a disposizione dalle istituzioni di
governo. A questo proposito le prime iniziative consisteranno in un incontro
con il governo nella persona del sottosegretario delegato, onorevole Valerio
Calzolaio, e nella richiesta di una audizione alla Conferenza StatoAutonomie
per l'Arco Alpino, alla quale sarà avanzata la proposta formale di
inserire il coordinamento quale invitato permanente alle sedute. Il lavoro
di elaborazione, su cui il gruppo di lavoro sarà impegnato nelle
prossime settimane, non parte comunque da zero. Un documento di base, già
presentato all'assemblea della Federparchi del dicembre scorso e successivamente
arricchito per la presentazione al convegno di Morbegno sulla Convenzione
delle Alpi (in maggio), fissa alcuni obiettivi importanti per il futuro
accordo di programma, concentrato prevalentemente sulle aree protette o
riconosciute a diffusa naturalità, con lo scopo di realizzare una
strategia complessiva - mirata, tra l'altro, ad attivare risorse comunitarie,
nazionali, regionali, locali, pubbliche e private - che consenta la conservazione
delle residue aree e dei biotopi naturali (tutela di specie e relativi habitat)
armonizzata con le esigenze di valorizzazione (compatibile) di siti da secoli
modellati e plasmati da una presenza antropica che ha profonde radici culturali
e che ha contribuito in modo determinante agli attuali livelli di biodiversità.
I nuovi organi della Federparchi
Ecco la composizione dei nuovi organi della Federazione dei Parchi, che
l'Assemblea generale di Ercolano ha eletto all'unanimità. Presidente
è stato confermato Enzo Valbonesi, Presidente del Parco nazionale
delle Foreste Casentinesi; vicepresidenti sono Maurizio Fraissinet, Presidente
del Parco nazionale del Vesuvio - Luciano Saino, Presidente del Parco regionale
del Ticino lombardo - Salvatore Sanna, Presidente della Riserva marina di
Capo Carbonara. Gli altri membri del Consiglio direttivo sono: Valter Bonan,
Presidente del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi - Franco Bonanini,
Presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre - Massimo Caleo, Presidente
del Parco regionale MontemarcelloMagra - Maurilio Cipparone, Presidente
dell'Agenzia dei Parchi del Lazio - Bruno Faustini, Presidente del Parco
regionale dell'Alto Garda Bresciano - Marcello Fecarotti, Presidente del
Parco regionale dei Nebrodi Sergio Fiorini, Presidente del Parco regionale
dell'Alto Appennino Reggiano - Matteo Fusilli, Presidente del Parco nazionale
del Gargano - Valter Giuliano, Asses·PARCHI sore ai Parchi della
Provincia di Torino - Carlo Alberto Graziani, Presidente del Parco nazionale
dei Monti Sibillini - Mariano Guzzini, Presidente del Parco regionale del
Conero - Vincenzo Luciano, Consigliere del Parco nazionale del Cilento Vallo
di Diano - Stefano Maestrelli, Presidente del Parco regionale MigliarinoS.
Rossore - Ivan Novelli, Presidente di RomaNatura - Franca Olmi, Presidente
del Parco nazionale della Val Grande - Fabio Renzi, Rappresentante aree
protette gestite da Legambiente - Giuseppe Rossi, Presidente del Parco nazionale
GranSassoMonti della Laga - Giampiero Sammuri, Presidente del Parco regionale
della Maremma - Mauro Tripepi, Presidente del Parco nazionale del Pollino.
Presidente onorario è Bino Li Calsi per lungo tempo presidente dell'associazione.
Piemonte Parchi sulla "Giornata europea"
24 maggio 1909, in Svezia viene istituito il Parco di Abisko. "L'idea
per l'umanità", il giardino della società industriale,
nato oltre oceano, a Yellowstone, sbarca nel Vecchio Continente. Ed inizia
un percorso lungo, irto di difficoltà, complesso, ma quanto mai utile.
Ora quella data è diventata la Giornata europea dei parchi. Proposta
da Europarc, "tradotta", trasposta ed organizzata da Federparchi
e dal Ministero dell'ambiente, è diventata una settimana: culminata
il 24 maggio ma con un prologo iniziato sabato 20 ed "epiloghi"
fino a domenica 28 (...). Il "mondo dei parchi" italiani ha partecipato
con entusiasmo, generosità e creatività a questa giornata
europea. Lo ha fatto per esprimere il suo sentirsi parte di un'Europa che
non è fatta soltanto di moneta unica e regole comuni. L'Europa è
anche cultura che si sviluppa nel confronto, nella ricchezza della diversità
che trova sintesi, unità di intenti ed obiettivi. Se dovessimo valutare
dal numero di cittadini che hanno preso parte alle iniziative, dal consenso
della stampa, dalla sensibilità delle amministrazioni pubbliche,
il successo della giornata sarebbe non soltanto enorme ma esaltante. Ma
i parchi, questo "mondo" talvolta non ben capito (o che mal si
esprime) lavorano per un successo più solido e duraturo. Quando "parco"
non evoca soltanto bei luoghi, vita nella natura e feste ma anche divergenze
e necessità di ricomporle, sintesi di interessi diversi, consapevolezza
che le leggi "del mercato" non possono, e non devono, essere l'unico
metro di misura... Insomma quando il parco mette in luce anche le nostre,
umane, contraddizioni. Ecco perché, fin da ora, i parchi lavoreranno
perché il prossimo 24 maggio non si celebri soltanto la "festa
europea dei parchi" ma anche la festa dei parchi degli europei. |