PARCHI | |
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali NUMERO 33 - GIUGNO 2001 |
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OSSERVATORIO COMUNITARIO SVILUPPO SOSTENIBILE Una strategia europea a lungotermine di Michele Migliori |
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La Commissione europea ha adottato il 15 maggio scorso una comunicazione relativa alla "Strategia per lo sviluppo sostenibile dell'Unione Europea" (doc.COM (2001) 264). La proposta risponde all'invito, formulato nell'ambito del Consiglio europeo di Helsinki del dicembre 1999, di redigere un documento base per "elaborare una strategia europea a lungo termine destinata ad assicurare la concordanza delle politiche che hanno come oggetto lo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale" da presentare al Consiglio europeo di Göteborg del prossimo mese di giugno. Il documento, destinato ad avviare il dibattito in sede europea e nei vari Stati membri, parte dalla constatazione che è necessario far procedere di pari passo la crescita economica, la coesione sociale e la protezione dell'ambiente ed interpreta lo sviluppo sostenibile quale elemento catalizzatore per i decisori politici e l'opinione pubblica. Questa visione ambiziosa deve associarsi ad azioni politiche concrete e la Commissione propone di orientarle verso la risoluzione di problemi che rappresentano una minaccia grave ed irreversibile per il benessere futuro della società europea. Fra questi: - la limitazione del cambiamento climatico attraverso la riduzione e l'eliminazione progressiva dell'emissione atmosferica di gas ad effetto serra (protocollo di Kyoto) ed un aumentato utilizzo di energie "pulite"; - la limitazione dei rischi per la salute attraverso l'accrescimento degli standard di sicurezza e qualità dei prodotti alimentari ed un controllo sull'utilizzo delle sostanze chimiche che possono avere influenza per la salute umana e/o l'ambiente; - una gestione più responsabile delle risorse naturali; - il miglioramento del sistema dei trasporti e di gestione del territorio. Un'attenzione particolare è posta anche sulla necessità di affrontare problematiche specifiche quali la lotta alla povertà e l'esclusione sociale ed alle conseguenze economiche e sociali derivanti dall' invecchiamento della popolazione. Il documento elenca inoltre una serie di azioni finalizzate a rafforzare la coerenza delle politiche già avviate, agire sui prezzi di mercato per motivare ed influenzare i comportamenti delle imprese e dei singoli cittadini, investire maggiormente nell'acquisizione di nuove conoscenze e nelle nuove tecnologie a basso impatto ambientale, migliorare la comunicazione e sollecitare maggiormente la responsabilità individuale e collettiva. Un capitolo specifico è dedicato al ruolo dell'Unione europea nel contesto internazionale considerando il prossimo allargamento ai paesi dell'Europa centro orientale e le posizioni ed impegni assunti verso i paesi terzi e gli altri organismi internazionali (OCSE, OMC, Fondo Monetario internazionale, Banca mondiale, Nazioni Unite) e tenuto conto del prossimo Sommet mondiale sullo sviluppo sostenibile che si terrà il prossimo anno a Johannesburg. Cooperazione interregionale Con una comunicazione del 7 maggio 2001, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale C 141 del 15 maggio scorso, la Commissione europea illustra le modalità di attuazione delle attività di cooperazione della sezione interregionale dell'iniziativa comunitaria Interreg III per il periodo 2000-2006. Queste attività integreranno quelle previste dai programmi di cooperazione transfrontaliera (sezione A) e di cooperazione transnazionale ( sezione B) . In particolare saranno consentite a regioni non contigue fra loro di stabilire relazioni, attraverso scambi di esperienze e costituzioni di reti di collaborazioni fra autorità regionali ed altre autorità pubbliche dei paesi membri con possibilità di allargare la cooperazione anche ai paesi terzi, in particolare quelli candidati all'adesione. La comunicazione elenca una serie di temi che si prestano alla cooperazione interregionale fra i quali l'assetto del territorio, l'ambiente, il turismo, la cooperazione marittima e costiera, l'imprenditorialità. E' previsto il finanziamento di tre tipologie di operazioni: - operazione quadro regionale basata sul progetto tra un insieme di regioni; - singoli progetti di cooperazione - costituzioni di reti con partner di almeno cinque paesi. Con questa comunicazione si completa quindi il quadro degli orientamenti che la Commissione europea ha elaborato per l'attuazione dell'iniziativa Interreg III nelle sue varie parti permettendo ai singoli Stati membri nelle loro articolazioni Istituzionali e territoriali di avere a disposizione uno strumento che a tutti gli effetti può essere considerato strumento di "politica estera" e di raccordo sovranazionale. |
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