Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 34 - OTTOBRE 2001


AZIONE COMUNITARIA A FAVORE DELLA BIODIVERSITA'
I quattro tempi di una strategia
Con una comunicazione specifica (COM (2001) 162 del marzo 2001, la Commissione europea ha definito le linee dei piani d'azione a favore della biodiversità. Il processo di riduzione e perdita della biodiversità in Europa e nel mondo intero si è notevolmente aggravato e, secondo la Commissione, le misure già poste in atto si sono rilevate insufficienti per invertire le attuali tendenze.
Da dati recentemente raccolti dall'Unione Europea si è evidenziato che oltre due terzi dei tipi di habitat esistenti sono considerati in pericolo, che l'intensificazione delle pratiche agricole ha ridotto la superficie complessiva delle zone umide europee del 60%, che si sono estinte numerose specie di piante endemiche oltre che a varie specie di insetti e di specie aviarie.
La biodiversità, fondamentale per la sostenibilità a lungo termine dell'agricoltura e della pesca, è alla base di numerosi processi industriali, compresa la produzione di nuovi medicinali e costituisce quindi parte del patrimonio naturale mondiale la cui perdita può equivalere anche ad un depauperamento a livello economico.
Tali considerazioni sono alla base della strategia comunitaria di difesa della
biodiversità biologica messa a punto ed approvata nel 1998 per onorare gli impegni assunti dalla Comunità con la firma della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica nel 1993.
La strategia si sviluppa attorno a quattro tematiche:
  • Conservazione ed uso sostenibile della diversità biologica; Ripartizione dei vantaggi derivati dall'utilizzo delle risorse genetiche;
  • Ricerca controllo e scambio di informazioni;
  • Istruzione formazione e sensibilizzazione.
    I piani d'azione rappresentano il secondo passo di tale strategia e contengono misure concrete per raggiungere gli scopi stabiliti, sulla base di strumenti specifici e procedure applicabili alle diverse politiche settoriali.
    I quattro piani presentati fanno riferimento in particolare a:
  • conservazione delle risorse naturali
  • agricoltura
  • pesca
  • cooperazione economica e cooperazione allo sviluppo.
    I piani, facendo perno sull'integrazione di tale tematiche nelle varie politiche settoriali, consentiranno inoltre di rafforzare il processo di riforma avviato con Agenda 2000.
    Il successo di tale strategia e dei suoi piani d'azione imporrà uno stretto coordinamento fra i Servizi della Commissione direttamente od indirettamente competenti e dalla sinergia con le azioni già in atto nei diversi Stati membri.
    A questo scopo la Commissione costituirà un apposito Comitato di esperti con il compito di scambiare le informazioni e promuovere la complementarietà fra il livello comunitario e nazionale.