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IL PARCO INFORMA ADAMELLO BRENTA
I.R. - Aprile 2001
Le ultime del progetto orso
Archiviato con soddisfazione il secondo anno della fase operativa del Progetto Ursus, il personale del parco sta lavorando attivamente per realizzare altri rilasci. L'obbiettivo è quello di reintrodurre altri due orsi ( 2 femmine o in alternativa 1 maschio e 1 femmina), da catturare, come gli scorsi anni, nelle riserve statali della Slovenia meridionale. L'inizio della campagna è avvenuta nella prima decade di maggio, mentre già in aprile, i tecnici del parco, in collaborazione con i referenti sloveni del Ministero delle Foreste, sono stati impegnati nella costruzione di siti di cattura. Il trasporto e il rilascio dei nuovi orsi richiedono una serie di permessi statali dai tre ministeri coinvolti nell'operazione, Ambiente, Sanità, Politiche Agricole. Oltre a questi sono necessari i permessi CITES di importazione e l'approvazione del progetto da parte del Comitato Faunistico Provinciale. E' quindi evidente che, oltre ad organizzare il lavoro da un punto di vista squisitamente tecnico il Parco è attualmente impegnato a "sbrogliare l'intricata matassa" amministrativa necessaria per un corretto svolgimento delle operazioni. Nel frattempo sembra essere in via di approvazione la nuova proposta di contributi Life richiesti all'Unione Europea con il titolo "Progetto Ursus , seconda fase di tutela per l'orso bruno del Brenta". Come negli anni passati il progetto è realizzato grazie all'importante collaborazione con i Servizi Forestali della Provincia Autonoma di Trento e l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Altre importanti collaborazioni saranno quelle con l'Associazione Cacciatori della Provincia di Trento e con le provincie limitrofe al Trentino occidentale, potenzialmente interessate dall'arrivo degli orsi rilasciati nel parco.
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