Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 35 - FEBBRAIO 2002


PER MIGLIORARE
LE STRUTTURE RICETTIVE
All'interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Nel momento in cui abbiamo pensato alla realizzazione del disciplinare ecologico "esercizio consigliato del parco" rivolto alle strutture ricettive dell'area non avevamo la presunzione di competere con le note e blasonate guide Michelin, Espresso e Veronelli e tanto meno di aggiungere alla lunga lista di certificati europei ISO ad EMAS, un marchio di valenza locale. Siamo stati spinti essenzialmente da una preoccupazione, cioè quella di dare una mano alle strutture ricettive presenti all'interno dell'area del parco (più gli abitati di Chiusi Verna e San Benedetto in Alpe come esperimenti pilota) spronandole attraverso la firma di un disciplinare, a qualificare ulteriormente le loro strutture garantendo standard di servizio sempre più appropriati al consumatore in sintonia con le sempre più esigenti richieste di un turista-furetto che , come il simpatico mustelide, arriva in una località e si ferma solo se l'offerta corrisponde a ciò che desidera.
Un disciplinare leggero, volontario attraverso cui gli esercenti che aderiranno al progetto dovranno soddisfare standard di qualità ambientale che riguarderanno, principalmente, gli aspetti gestionali dell'attività turistico-ricettiva, le finalità del risparmio energetico, dell'utilizzo razionale delle risorse e del miglioramento delle tipicità dell'offerta.
Un documento, ripeto, semplice e leggibile con una specificazione minuta degli impegni degli operatori del parco (alberghi, case per ferie, agriturismi, campeggi, ostelli, rifugi) e quelli dell'ente parco.
Anche le fasi del controllo e di valutazione degli standard richiesti, il loro rispetto sono di facile lettura e non daranno (ma la verifica è d'obbligo) vita a contenziosi e a confronti fuori dalle righe.
La fase preliminare è già completata, sonno arrivate diverse adesioni, ma quello che mi preme sottolineare - come hanno suggerito i tecnici incaricati che hanno contattato le singole strutture - è la voglia di migliorarsi degli esercenti, di confrontarsi con problematiche nuove e con le strutture che già sono presenti nel parco.
Non mancano le difficoltà, chiusure al nuovo, ma i segnali sono incoraggianti. D'altra parte il turismo, o meglio i turismi sono in forte e rapido cambiamento e quindi è illusorio e sbagliato cullarsi sul bel tempo andato o peggio lamentarsi.
Le nuove nicchie di mercato indotte dalla presenza nel parco (ma non solo) si connotano elevando la qualità dell'offerta, con il miglioramento generale delle strutture e un livello di promozione che veda il parco d'intesa con i tre GAL dell'area possano garantire su scala nazionale.
Fondamentale però resta, in ultima analisi, la tradizionale base dell'ospitalità tipica della Romagna e della Toscana.
I nostri incaricati hanno toccato ad uno ad uno tutte le strutture e ben 24 hanno risposto sottoscrivendo il disciplinare.
Si tratta di un primo decisivo passo nella direzione di qualificare le strutture dell'accoglienza favorendo l'aggancio con la nuova sensibilità del turista ambientale che, in ultima analisi, potrà fruire di standard di servizi sempre più consoni alle regole del rispetto ambientale.
In questo senso il parco si è già attivato e grazie alla sensibilità del CIS di Forlì verranno posizionate stazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti nelle piccole frazioni di Campigna e Fiumicello, mentre una analoga iniziativa è prevista per Badia Prataglia in provincia di Arezzo. Si tratta , in sostanza , dell'avvio di un rapporto sempre più stretto tra parco ed operatori privati , quello di disciplinare ecologico, teso a migliorare l'offerta in un segmento quello turistico estremamente volubile.
Il disciplinare ecologico "Esercizio consigliato del parco"è frutto del lavoro interdisciplinare di alcuni professionisti che prevede specifici standard di controllo e di verifica e, materialmente , sono tredici gli allegati che i conduttori d'azienda debbano sottoscrivere per ottenere il riconoscimento del parco.
Le schede riguardano i seguenti punti:
  • riduzione dei recipienti a perdere per bevande e loro sostituzione progressiva con recipienti in vetro;
  • eliminazione di posate e piatti monouso;
  • riduzione del consumo di carta,
  • risparmio delle risorse energetiche con
    utilizzo di illuminazione fluorescente a "basso consumo".
  • misure per il risparmio dell'acqua
    attraverso l'introduzione di miscelatori aria-acqua, riduttori di portata,riduttori
    di pressione sistemi per il controllo
    dell'erogazione...;
  • educazione all'uso delle risorse;
  • sensibilizzazione alla raccolta differenziata;
  • divieto di fumo nei locali da pranzo o, in caso di una unica sala ,in una parte di essa;
  • promozione della cucina tipica;
  • promozione della fruizione del territorio (orari servizi pubblici, informazioni
    turistiche, visite guidate, ecc.);
  • promozione delle iniziative del parco (informazioni, orari centri visita, rapporto con le guide esclusive, vendita pubblica- zioni e gadget, ecc.);
  • disponibilità a fornire questionari ai clienti;
  • disponibilità di un responsabile delle strut- tura ricettive a frequentare un corso di for- mazione professionale orientato alla riusci- ta dell'iniziativa (conoscenza del territorio e delle potenzialità turistiche) e alla gestio- ne ecosostenibile della propria attività.
    A fronte di questi impegni sottoscritti il parco si impegna, a sua volta, a garantire canali privilegiati di promozione mirati delle strutture convenzionate.
    Nei prossimi mesi verificheremo sul campo la rispondenza dei servizi offerti agli standard sottoscritti e a quel punto decideremo, se e come, estendere l'iniziativa.
    Entrando nei dettagli del disciplinare, il progetto è rivolto a tutti i gestori delle strutture turistico-ricettive (alberghi, case per ferie, agriturismi, campeggi, ostelli e rifugi), localizzati entro il perimetro del parco e nei centri abitati di San Benedetto in Alpe e Chiusi della Verna; le strutture che aderiscono al progetto devono soddisfare gli standard di qualità ambientale indicati con la finalità del risparmio energetico e dell'utilizzo razionale delle risorse.
    I requisiti obbligatori richiesti, ai fini dell'adesione al progetto, sono relativi agli aspetti ambientali di alimentazione, rifiuti, utilizzo di risorse naturali (acqua, energia), qualità dell'aria, contributo alla riduzione del traffico, informazioni sulla fruibilità del parco, nonché vendita dei prodotti del parco. L'intero progetto, ripetiamo, si basa sul principio della partecipazione volontaria: gli esercenti si impegnano volontariamente e liberamente a soddisfare gli standard richiesti ed accettano di sottoporsi ai controlli previsti.
    La validità del progetto è limitata al biennio 2001/2002; al termine di tale periodo gli esercizi che avranno superato i controlli e le verifiche previste potranno rinnovare, sempre su base volontaria, la loro partecipazione al progetto.