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Sono state recentemente pubblicate sulla Gazzetta europea (GUCE L 232 del 29 agosto e GUCE L 242 del 10 settembre) le decisioni di approvazione del sesto programma di azione in materia di ambiente (Decisione n. 1600/2002/CE) e del sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (Decisione n.1513/2002/CE).
Le decisioni forniscono il quadro legislativo delle azioni che verranno avviate nei prossimi anni in due ambiti che rappresentano punti di riferimento di specifiche politiche comuni.
IL SESTO PROGRAMMA PER LA RICERCA
LUnione Europea si appoggia a questo strumento per raggiungere lobiettivo di creare e consolidare un vero e proprio Spazio Europeo della Ricerca e a tal scopo metterà a disposizione in un arco temporale di 5 anni 16.270 milioni di euro che rappresentano una parte consistente dellintero bilancio comunitario.
Il programma è strutturato in tre assi obiettivo:
1. Concentrare e integrare la ricerca europea, attraverso la finalizzazione delle azioni verso priorità specifiche
- genomica e biotecnologie per la salute
- tecnologie per la società dellinforma zione
- nanotecnologie, materiali multifunziona li e nuovi processi di produzione
- aereonautica e spazio
- sicurezza alimentare e rischi per la salute
- sviluppo sostenibile
- cittadini e governance in una società basata sulla conoscenza ed attività speci fiche rivolte a settori di ricerca più ampi
- attività di ricerca per le PMI (piccole e medie imprese)
sostegno alla cooperazione internazionale
1. Strutturare lo spazio europeo della ricerca attraverso attività di messa in rete tra ricercatori ed utilizzatori, cooperazione transregionale, supporto allinformazione ed alla diffusione dellinnovazione, incentivazione alla mobilità transnazionale dei ricercatori, sviluppo di un tessuto di infrastrutture di ricerca
2. Rafforzare le basi dello spazio europeo della ricerca favorendo il coordinamento delle attività svolte al livello europeo, nazionale e regionale e lo sviluppo coerente delle politiche dellinnovazione in Europa attraverso analisi, mappatura delleccellenza scientifica e tecnologica, sostegno al benchmarking nazionale e regionale, miglioramento dellambiente regolamentare ed amministrativo
Rispetto ai programmi precedenti cambiano gli strumenti con i quali raggiungere gli obiettivi sopradelineati; verranno infatti principalmente finanziati Reti di eccellenza create su un progetto di ricerca comune (il finanziamento non va alla ricerca ma alla strutturazione della rete) e Progetti integrati dove lintegrazione tocca tutti gli aspetti costitutivi del progetto (verticale, dalla produzione di conoscenza alla implementazione dei risultati; orizzontale nel senso della multidisciplinarietà; di attività- ricerca, scambio, informazione e formazione- e finanziaria); dovranno essere progetti transnazionali della durata dai 3 ai 5 anni con budget dellordine di alcuni milioni o decine di milioni di euro.
(Per maggiori informazioni sul programma, inviti a presentare proposte modalità di presentazione è possibile consultare il sito specifico della Commissione europea
< www.cordis.lu >)
SESTO PROGRAMMA COMUNITARIO IN MATERIA DI AMBIENTE
Il programma si pone in continuità e conferma i principi e gli obiettivi di sostenibilità del precedente programma e di rafforzamento dellintegrazione dei requisiti in materia di protezione ambientale in tutte le altre politiche ed azioni comunitarie.
Lazione della Comunità si fonda sul principio di chi inquina paga, sul principio di precauzione, sullazione preventiva e sul principio di riduzione dellinquinameto alla fonte.
La strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile per i prossimi dieci anni fa riferimento a quattro principali priorità:
- cambiamenti climatici
- natura e biodiversità
- ambiente, salute e qualità della vita
- risorse naturali e rifiuti
Il programma individua ed elenca i mezzi per perseguire gli scopi e gli obiettivi enunciati, mezzi che coinvolgono vari livelli di intervento:
- sul piano legislativo lo sviluppo di nuove norme comunitarie o modifiche di quelle vigenti ed un rigoroso controllo sullappli cazione della normativa in essere,
- integrazione delle disposizioni in materia di protezione del lambiente nella attuazione delle politiche e delle attività comunitarie nei vari settori;
- la promozione di modelli di consumo e di produzione sostenibili
- il miglioramento della collaborazione e par tenariato con e fra imprese, parti sociali, consumatori
- il miglioramento dellinformazione sui pro cessi produttivi e sui prodotti
- il sostegno allintegrazione delle considera zioni ambientali nel settore finanziario
- la creazione di un regime comunitario in materia di responsabilità ambientale
- il miglioramento della cooperazione con i gruppi di consumatori e le ONG
- lincentivazione e la promozione di model li di gestione efficace e sostenibile del terri torio e del mare
Sono inoltre elencate per ciascuna delle quattro priorità le principali azioni che verranno attivate il tutto nellambito di Strategie tematiche veri e propri programmi specifici da sviluppare nellarco decennale di durata del programma quadro e che dovranno includere la descrizione delle proposte necessarie per realizzare gli obiettivi prefissati e le procedure previste per la loro adozione.
In questambito viene rimarcata limportanza di una elaborazione che preveda una stretta consultazione con le parti interessate quali autorità pubbliche, parti sociali, industria, ONG. |