Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 40 - OTTOBRE 2003


LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Approvata all’unaminità a Sarajevo

PER LA COLLABORAZIONE TRA ITALIA E BOSNIA ERZEGOVINA NEL CAMPO DELLE AREE NATURALI PROTETTE PER LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Nella città di Sarajevo, nel giorno 25 luglio 2003, le Istituzioni e gli Organismi promotori della “Conferenza delle Aree Naturali Protette di Italia e Bosnia Erzegovina”

VISTA
- La situazione delle aree protette in Bosnia Erzegovina che attualmente interessano solo lo 0,5% del territorio nazionale.
- La situazione del sistema nazionale delle aree naturali protette in Italia che interessa circa il 10% del territorio nazionale (percentuale che arriva a quasi il 19% con le aree della Rete Natura 2000 che integrano funzionalmente il sistema con i Siti d’importanza Comunitaria e le Zone di protezione Speciale istituite sulla base delle direttive dell’Unione Europea Habitat 92/43 e Uccelli ), con 757 aree protette: 21 Parchi nazionali; 145 Riserve naturali Statali; 22 Aree naturali marine protette e Riserve naturali marine; 1 santuario per i mammiferi marini; 99 Parchi naturali regionali; 332 Riserve naturali regionali e 137 altre Aree protette regionali.
- Il programma della Rete Ecologica nazionale, finalizzato al riequilibrio dei flussi socio- economici in un contesto di sostenibilità della crescita e di conservazione ottimale della biodiversità.
- I grandi progetti di sistema (APE Appennino Parco d’Europa, CIP Coste Italiane Protette, ITACA- Rete delle Isole minori del Mediterraneo, Bacino del Fiume Po, ALPI, ecc...) per la realizzazione dei quali è stata sviluppata la collaborazione tra tutti i livelli istituzionali, il riconoscimento dell’autonomia e del ruolo dei soggetti gestori, il coordinamento della tutela tra aree terrestri e marine, la definizione di un quadro tecnico-scientifico (Carta della Natura, Rete Ecologica Nazionale, Piano Nazionale della Biodiversità, Piano Generale di Difesa delle Coste e Inventario Forestale Nazionale).
- Le iniziative regionali realizzate dall‘UNESCO – ROSTE nell’ambito del suo programma “L ‘Uomo e la Biosfera” (MAB) che promuove una rete integrata europea di riserve della biosfera complementari al sistema delle aree protette del sud-est europeo.

DICHIARANO
- Il comune impegno a conservare e valorizzare il loro patrimonio naturale e culturale attraverso lo sviluppo di sistemi nazionali di aree naturali protette nel rispetto delle legislazioni dei rispettivi paesi e in coerenza degli indirizzi internazionali.
- La volontà di avviare concrete azioni di collaborazione e di cooperazione per favorire il più ampio scambio di esperienze, al fine di sviluppare una reciproca assistenza tecnica, scientifica e gestionale.
- L’intenzione di promuovere in Europa e specialmente nel Bacino del Mediterraneo, l’importanza della conservazione e della valorizzazione delle risorse naturali e culturali del territorio, attraverso progetti riferiti ai grandi sistemi ambientali continentali con particolare attenzione a quelli costieri e quelli montani coinvolgendo anche gli altri paesi dell’area, in particolare quelli confinanti.
- L’impegno a sviluppare programmi e progetti comuni nel campo della pianificazione territoriale ed ambientale dell’educazione ambientale, della formazione, della ricerca scientifica e della gestione delle aree naturali protette per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dei due paesi. In particolare rivolgendosi alle specie e agli habitat individuabili sulla base della Direttiva Habitat 92/43/CEE e alla Direttiva Uccelli 79/409/CEE.
- La comune consapevolezza dell’importanza delle aree naturali protette per la proiezione nello scenario nazionale ed internazionale dei territori interessati, anche al fine di avviare e consolidare flussi turistici economicamente importanti, ambientalmente sostenibili e rispettosi delle culture locali.
- La volontà di assicurare alle Istituzioni e alle Comunità locali un sistema di servizi territoriali (sanità, scuola, trasporto, reti di distribuzione e di informazione) in grado di rispondere contestualmente alle esigenze dei residenti e dei visitatori.
- L’impegno a riconoscere una funzione strategica e multifunzionale alle attività agrosilvopastorali come espressione di culture e saperi locali tradizionali, importanti per la identità dei territori, per la loro coesione sociale e per il mantenimento di parte significativa del patrimonio di diversità biologica e paesistica europeo e mediterraneo.
- La necessità di assicurare alla produzioni agroalimentari tradizionali un futuro e un mercato attraverso l’introduzione delle necessarie innovazioni, sia produttive che commerciali, anche attraverso l’adozione e lo sviluppo delle tecniche e dei processi di certificazione della qualità adottati e riconosciuti nell’Unione Europea e a livello internazionale.
- La comune consapevolezza dell’importanza delle foreste e delle acque che sono custodite nelle aree naturali protette e nei più vasti contesti territoriali di cui sono parte, che assicurano condizioni di vivibilità a intere città e territori.
- La volontà di assicurare il mantenimento e la salvaguardia del patrimonio forestale ed idrico, stabilendo condizioni di sicurezza, di fruibilità e di loro corretta gestione, a partire dalle esigenze delle popolazioni locali.
- La comune determinazione ad utilizzare e sviluppare congiuntamente la cooperazione regionale, europea ed internazionale dentro i canali creati dall’Unione Europea e dagli altri organismi internazionali, a partire dalle aree protette per arrivare ad interessare i grandi sistemi ambientali e territoriali dei due paesi.
- La comune consapevolezza che un così ambizioso programma comune tra Italia e Bosnia Erzegovina di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale può realizzarsi solo attraverso un forte coordinamento delle amministrazioni centrali dei due paesi, in grado di assicurare i necessari raccordi con l’Unione Europea e le altre autorità internazionali ispirato ai principi di sussidiarietà, che veda una stretta collaborazione con le altre amministrazioni regionali e locali e che sia aperto al contributo ideativo e progettuale, dell’associazionismo ambientale, sociale, culturale e scientifico.
- Il comune impegno per l’organizzazione di una riunione regionale dei Ministri dell‘ambiente dei Paesi dell’Area adriatica, da svolgersi a Sarajevo possibilmente nel corso del semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea,

APPROVANO
- La costituzione del “Comitato Paritetico fra Italia e Bosnia Erzegovina per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile”.
Il comitato si riunirà con scadenza periodica ai fini della individuazione di concrete iniziative di collaborazione in campo ambientale e curerà l’avvio di un progetto comune per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile dell’area adriatica, definito nell’ambito della più ampia politica dell’Unione Europea per il bacino del Mediterraneo.