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PER LA COLLABORAZIONE TRA ITALIA E BOSNIA
ERZEGOVINA NEL CAMPO DELLE AREE NATURALI PROTETTE PER LA CONSERVAZIONE
DELLA NATURA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Nella città di Sarajevo, nel giorno 25 luglio 2003, le Istituzioni
e gli Organismi promotori della “Conferenza delle Aree Naturali
Protette di Italia e Bosnia Erzegovina”
VISTA
- La situazione delle aree protette in Bosnia Erzegovina che
attualmente interessano solo lo 0,5% del territorio nazionale.
- La situazione del sistema nazionale delle aree naturali protette
in Italia che interessa circa il 10% del territorio nazionale (percentuale
che arriva a quasi il 19% con le aree della Rete Natura 2000 che integrano
funzionalmente il sistema con i Siti d’importanza Comunitaria e
le Zone di protezione Speciale istituite sulla base delle direttive dell’Unione
Europea Habitat 92/43 e Uccelli ), con 757 aree protette: 21 Parchi nazionali;
145 Riserve naturali Statali; 22 Aree naturali marine protette e Riserve
naturali marine; 1 santuario per i mammiferi marini; 99 Parchi naturali
regionali; 332 Riserve naturali regionali e 137 altre Aree protette regionali.
- Il programma della Rete Ecologica nazionale, finalizzato al
riequilibrio dei flussi socio- economici in un contesto di sostenibilità della
crescita e di conservazione ottimale della biodiversità.
- I grandi progetti di sistema (APE Appennino Parco d’Europa, CIP
Coste Italiane Protette, ITACA- Rete delle Isole minori del Mediterraneo,
Bacino del Fiume Po, ALPI, ecc...) per la realizzazione dei quali è stata
sviluppata la collaborazione tra tutti i livelli istituzionali, il riconoscimento
dell’autonomia e del ruolo dei soggetti gestori, il coordinamento
della tutela tra aree terrestri e marine, la definizione di un quadro
tecnico-scientifico (Carta della Natura, Rete Ecologica Nazionale, Piano
Nazionale della Biodiversità, Piano Generale di Difesa delle Coste
e Inventario Forestale Nazionale).
- Le iniziative regionali realizzate dall‘UNESCO – ROSTE nell’ambito
del suo programma “L ‘Uomo e la Biosfera” (MAB) che
promuove una rete integrata europea di riserve della biosfera complementari
al sistema delle aree protette del sud-est europeo.
DICHIARANO
- Il comune impegno a conservare e valorizzare il loro patrimonio
naturale e culturale attraverso lo sviluppo di sistemi nazionali di aree
naturali protette nel rispetto delle legislazioni dei rispettivi paesi
e in coerenza degli indirizzi internazionali.
- La volontà di avviare concrete azioni di collaborazione e di
cooperazione per favorire il più ampio scambio di esperienze, al
fine di sviluppare una reciproca assistenza tecnica, scientifica e gestionale.
- L’intenzione di promuovere in Europa e specialmente nel Bacino
del Mediterraneo, l’importanza della conservazione e della valorizzazione
delle risorse naturali e culturali del territorio, attraverso progetti
riferiti ai grandi sistemi ambientali continentali con particolare attenzione
a quelli costieri e quelli montani coinvolgendo anche gli altri paesi
dell’area, in particolare quelli confinanti.
- L’impegno a sviluppare programmi e progetti comuni nel campo della
pianificazione territoriale ed ambientale dell’educazione ambientale,
della formazione, della ricerca scientifica e della gestione delle aree
naturali protette per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio
naturale e culturale dei due paesi. In particolare rivolgendosi alle specie
e agli habitat individuabili sulla base della Direttiva Habitat 92/43/CEE
e alla Direttiva Uccelli 79/409/CEE.
- La comune consapevolezza dell’importanza delle aree naturali protette
per la proiezione nello scenario nazionale ed internazionale dei territori
interessati, anche al fine di avviare e consolidare flussi turistici economicamente
importanti, ambientalmente sostenibili e rispettosi delle culture locali.
- La volontà di assicurare alle Istituzioni e alle Comunità locali
un sistema di servizi territoriali (sanità, scuola, trasporto,
reti di distribuzione e di informazione) in grado di rispondere contestualmente
alle esigenze dei residenti e dei visitatori.
- L’impegno a riconoscere una funzione strategica e multifunzionale
alle attività agrosilvopastorali come espressione di culture e
saperi locali tradizionali, importanti per la identità dei territori,
per la loro coesione sociale e per il mantenimento di parte significativa
del patrimonio di diversità biologica e paesistica europeo e mediterraneo.
- La necessità di assicurare alla produzioni agroalimentari tradizionali
un futuro e un mercato attraverso l’introduzione delle necessarie
innovazioni, sia produttive che commerciali, anche attraverso l’adozione
e lo sviluppo delle tecniche e dei processi di certificazione della qualità adottati
e riconosciuti nell’Unione Europea e a livello internazionale.
- La comune consapevolezza dell’importanza delle foreste e delle
acque che sono custodite nelle aree naturali protette e nei più vasti
contesti territoriali di cui sono parte, che assicurano condizioni di
vivibilità a intere città e territori.
- La volontà di assicurare il mantenimento e la salvaguardia del
patrimonio forestale ed idrico, stabilendo condizioni di sicurezza, di
fruibilità e di loro corretta gestione, a partire dalle esigenze
delle popolazioni locali.
- La comune determinazione ad utilizzare e sviluppare congiuntamente
la cooperazione regionale, europea ed internazionale dentro i canali creati
dall’Unione Europea e dagli altri organismi internazionali, a partire
dalle aree protette per arrivare ad interessare i grandi sistemi ambientali
e territoriali dei due paesi.
- La comune consapevolezza che un così ambizioso programma comune
tra Italia e Bosnia Erzegovina di conservazione e valorizzazione del patrimonio
naturale e culturale può realizzarsi solo attraverso un forte coordinamento
delle amministrazioni centrali dei due paesi, in grado di assicurare i
necessari raccordi con l’Unione Europea e le altre autorità internazionali
ispirato ai principi di sussidiarietà, che veda una stretta collaborazione
con le altre amministrazioni regionali e locali e che sia aperto al contributo
ideativo e progettuale, dell’associazionismo ambientale, sociale,
culturale e scientifico.
- Il comune impegno per l’organizzazione di una riunione regionale
dei Ministri dell‘ambiente dei Paesi dell’Area adriatica,
da svolgersi a Sarajevo possibilmente nel corso del semestre italiano
di Presidenza dell’Unione Europea,
APPROVANO
- La costituzione del “Comitato Paritetico fra Italia e Bosnia Erzegovina
per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile”.
Il comitato si riunirà con scadenza periodica ai fini della individuazione
di concrete iniziative di collaborazione in campo ambientale e curerà l’avvio
di un progetto comune per la conservazione della natura e lo sviluppo
sostenibile dell’area adriatica, definito nell’ambito della
più ampia politica dell’Unione Europea per il bacino del
Mediterraneo.
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