Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 40 - OTTOBRE 2003


NOTIZIA DA FEDERPARCHI

I buoni propositi di fine d’anno

ARoma, su proposta del presidente Fusilli approvata per acclamazione dai componenti del direttivo dell’associazione, sono stato confermato direttore di questa pubblicazione dal mio editore collettivo di riferimento, che, dal prossimo anno e dal prossimo numero, sarà per intero Federparchi, e non più il tandem Federparchi – Maggioli. L’indicazione proposta da Matteo Fusilli e pienamente confermata da me riguarda la sostanza del nostro progetto editoriale (che resta immutato), e la … biodiversità del target interessabile, che sarà ampliato soprattutto da Roma, che gestirà gli aspetti finanziari dell’operazione (abbonamenti, pubblicità, promozioni, numeri speciali a pagamento e quant’altro).
IL livello di quanto stiamo producendo è stato giudicato buono da tutti, ma, si capisce, si può fare di più.
Nel ringraziare di una fiducia che casualmente (ma forse anche significativamente) cade in un momento particolarmente fragile del mio attuale snodo esistenziale, e nel ringraziare il parco di cui non sono più presidente ma che ha deciso di ospitare i locali e la strumentazione tecnica della nostra non certo elefantiaca direzione, comitato scientifico e redazione, prometto al lettore e a tutti gli altri che mi hanno mostrato fiducia che resterò quello che ormai hanno imparato a conoscere, industriandoci per individuare il giusto equilibrio tra le moltissime iniziative che il mondo delle aree protette di fatto attua, facendo ogni sforzo per mantenere quel famoso livello che ti fa uscire dal labirinto, senza fare la fine di Icaro. A questa promessa aggiungo la vera novità del 2004, che dovrebbe essere l’uso del colore nella nostra già più volte rinnovata confezione grafica.
Siamo parte di un mondo che cambia più velocemente di quanto avrebbero mai immaginato pessimisti ed ottimisti di ogni fazione culturale. Quasi tutto è in crisi, e sappiamo il doppio valore del termine.
Personalmente, molto personalmente, ritengo che la fatica non indifferente che in molti viene finalizzata a indirizzare globalizzazione, crisi, degrado, entropie di ogni genere e quant’altro verso una bolla di saggezza ed una uscita da qualcuna delle crisi che elenchiamo liturgicamente nei convegni avrà risultati sorprendenti, clamorosi e decisivi.
Ma non sono stato a Fatima, non conosco i segreti dell’aldilà. Dopo il seminario con Fedenatur (importante, molto importante) sono andato a riposarmi ad Amsterdam, che forse non è il posto migliore per assumere sostanze del buon consiglio. Finisca come dovrà finire, noi intanto teniamo il dito nella diga. Caro lettore, aiutaci a darci il cambio spesso, e a rendere sempre più sostenibile quello che la diga ancora riesce a difendere.
Siamo meno di quanto immagini, ma potenzialmente potremmo essere moltitudini. Aiutaci nell’annullare questa dolorosa e infame contraddizione.
Non ti si chiede solo l’abbonamento. Ti si chiede un rapporto con l’intera Federparchi, a partire dall’area protetta più vicina al tuo punto d’osservazione, ti si chiede di guardare – come si è detto a Durban, oltre lo sviluppo sostenibile che le aree protette già realizzano (quando lo realizzano, altrimenti vanno aiutate a battere chi lega loro mani e piedi, incontrando situazioni spesso imprevedibili), Ti si chiede di fare un lavoro generoso, convincendo il nostro target naturale ad abbonarsi per essere sempre meno portati al malessere dell’intelligenza, e per potere almeno una volta al millennio godere della serenità della volontà che, dopo avere lavorato ottimisticamente dalla parte della soluzione dei problemi né vede chiaramente risolti alcuni. Magari molti.
Arrivederci al prossimo numero, e a risentirci molto prima, magari in uno dei tanti convegni e delle tante fiere che – da hidalghi d’altri tempi, e quasi con le pezze al culo – frequentiamo a testa alta come fossimo i nuovi imperatori, perché anche un minimo di faccia tosta, non ha fatto mai male a nessuno. Auguri di ricevere questo fascicolo senza doverlo accattonare a destra e a manca, auguri di non buttarlo senza leggerlo appena ne entrerai in possesso, pago della conquista sportiva, auguri a noi per primi per il 2004, e buon lavoro a tutti.

di Mariano Guzzini