Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 51 - GIUGNO 2007



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Recensioni

RAPACI DEL GIORNO E DELLA NOTTE

Guida agli uccelli rapaci diurni e notturni del Lazio
Federico Cauli
Edizioni Belvedere, Latina 2006
148 pp., 15 Euro

AAVV.
LEPINI

Anima selvaggia del Lazio

Edizioni Belvedere, Latina 2006
248 pp., 25 Euro

In Italia, non lo scopriamo certo adesso, esiste un problema di distribuzione dei libri. Assai spesso il successo di un titolo dipende in buona misura dalla sua presenza effettiva nei punti di vendita – librerie, ma adesso sempre più spesso anche edicole e centri commerciali – e non soprattutto dal valore del suo contenuto. E ciò è compensato solo in parte dall’esistenza di un canale alternativo e ben più diffuso quale la vendita online. Tra i tanti segmenti dell’industria editoriale destinati a una nicchia, e che dunque spesso si affidano a piccoli editori, quello che interessa il mondo dei parchi in questa ingiusta penalizzazione si vede coinvolto in pieno. Guide turistiche patinate a parte, quanti sono i volumi di tutto rispetto editi dai parchi o sui parchi o più in generale sulle risorse naturalistiche che non incontreranno mai i propri lettori ?
Qui vogliamo segnalare due titoli pubblicati di recente da una piccola casa editrice, la Edizioni Belvedere, fondata da un naturalista appassionato tra i migliori conoscitori del Lazio meridionale, cioè Luigi Corsetti. Il primo volume riguarda un “parco da fare” e che forse presto si farà, quello dei monti Lepini nel Lazio. Un gruppo montuoso a cavallo tra le province di Frosinone e Latina, ricco di biodiversità (dal lupo al lanario, all’orchidea fantasma Epipogium aphyllum), le cui peculiarità vegetazionali e faunistiche sono illustrate ambiente per ambiente con testi interessanti e splendide fotografie. L’altro libro è invece dedicato non a un’area bensì a un gruppo animale, vale a dire i rapaci. Rispetto ad altri testi simili, se ne distingue per il quadro documentato ed aggiornato della situazione laziale e per il riuscito mix tra l’approccio rigorosamente scientifico e una prosa diretta ed a tratti avvincente che ricorda un classico del settore e cioè l’indimenticato volume di Mario Chiavetta “I rapaci d’Italia e d’Europa” dei primissimi anni Ottanta.
Entrambi i volumi, pubblicati con il contributo dell’Agenzia Regionale Parchi del Lazio, vanno richiesti alle Edizioni Belvedere, via Adige 45, Latina, Tel. 0773/697948 - E-mail: info@edizionibelvedere.it oppure ordinati all’Emporio dei parchi su www.parks.it
Giulio Ielardi


AAVV.
BIODIVERSITA’, GESTIONE, CONSERVAZIONE DI UN’AREA UMIDA DEL LITORALE
TIRRENICO: LA PALUDE DI TORRE FLAVIA

Corrado Battisti
Gangemi Editore, Roma 2006
496 pp., 40 Euro

Più di dieci pagine ad ettaro. Cavarsela con una battuta non basta di certo a descrivere un volume “importante” già solo per mole come questo recentemente pubblicato da Gangemi, ma rende immediatamente l’idea dell’impegno e della profondità di approccio degli autori nell’indagare la sorprendente biodiversità di una piccola area protetta a mezz’ora da Roma.
Torre Flavia è una piccola palude costiera lungo il litorale settentrionale del Lazio, protetta dal 1997 da un monumento naturale istituito dalla Regione e testimonianza di un antico e assai più esteso paesaggio che solo prolungate battaglie dei cittadini hanno permesso di conservare. Oggi ad occuparsi della gestione è la Provincia di Roma. E del frutto di quest’impegno e in particolare del responsabile diretto dell’area, Corrado Battisti, dà conto questo volume che nelle sue cinquecento pagine parla soprattutto – aldilà dei meticolosi rapporti dei vari specialisti che hanno studiato l’area, estesa su appena quaranta ettari – di passione e preparazione, di relazioni positive con il mondo scientifico e ambientalista, di rapporti corretti ed accorti con i soggetti locali (dai Comuni agli allevatori), di un approccio laicamente produttivo nell’indirizzare gli sforzi di conservazione e le risorse a disposizione. Non ci sembra poco.
Giulio Ielardi


Clima: istruzioni per l’uso

I fenomeni, gli effetti, le strategie

Vincenzo Ferrara - Alessandro Farruggia
Edizioni Ambiente, Milano 2007
308 pp., 20 Euro

Chi volesse approfondire le tematiche legate al clima affrontate in questo numero della rivista, troverà uno struimento di grande utilità e facile consultazione in questo “manuale” scritto a 4 mani da Vincenzo Ferrara, fisico dell’atmosfera dell’Enea, e Alessandro Farruggia, giornalista professionista che dagli anni 80 segue con particolare interesse le tematiche ambientali.
Il volume è diviso in tre parti. La prima è dedicata alla comprensione del sistema climatico e passa in rassegna tutti i tasselli che concorrono in modo significativo ed influenzano il suo funzionamento,
Nella seconda parte si affrontano gli effetti riscontrabili del cambio del clima: si inizia con una cronistoria dei cambiamenti per passare all’analisi delle risposte da parte dei vari sistemi interessati (atmosfera, ghiacci, mari, ecosistemi, etc..) ed approdare a tendenze e scenari per il futuro. L’ultima parte è invece dedicata alle strategie di risposta, quelle già in atto e quelle da attuare: da Kyoto all’impegno delle Nazioni Unite, per arrivare a necessità ed obiettivi di mitigazione e strategie di adattamento.
Le tre parti vivono relativamente di vita prorpria, pur essendo fortemente correlate e ben legate, per cui si può affrontare la lettura partendo da quella che interessa maggiornmente, od anche saltellare agevolmente qua e la assaggiando ciò che maggiormente ci aggrada. Un plauso va perr questo all’organizzazione del testo, alla chiarezza ed alla facilità di linguaggio utilizzate, nonché alla cura ed all’approfondimento degli argomenti trattati. A dimostrazione di una giusta attenzione e coerenza va inoltre ricordato che il libro è interamente stampato su carta riciclata, e le emissioni di CO2 conseguenti alla produzione del volume sono compensate da processi di riforestazione certificati tramite il progetto Impatto Zero.
Giulio Caresio


Cronache da una catastrofe

Viaggio in un pianeta in pericolo: dal cambiamento climatico alla mutazione delle specie

Elizabeth Kolbert
Nuovi Mondi Media, San Lazzaro di Savena (BO) 2006
175 pp., 16,50 Euro

Questo libro uscito nella traduzione italiana circa un anno fa è uno di quelli da non dimenticare e da non farsi sfuggire. Ha destato molto interesse alla sua uscita, ma ora sembra un po’ “passato di moda”. Proprio per questo abbiamo deciso di inserirlo nelle nostre recesioni, oltre per il fatto che tratta con un linguaggio giornalistico accattivante ed efficace i temi del cambio del clima trattati in questo numero della rivista.
Il libro di Elizabeth Kolbert, giornalista del “The New Yorker” ed ex reporter del “New York Times”, è un esempio concreto di come il giornalismo possa ancora essere fresco, diretto, utile, rigoroso e coinvolgente.
La prima parte è un diario di viaggio vivido e vivace. Leggendolo ci si immedesima e si ripercorrono le tappe del tour del pianeta compiuto dalla Kolbert alla ricerca dei segnali tangibili del surriscaldamento globale, passando dal Circolo Polare Artico alla grande barriera corallina ed incontrando con lei abitanti dei luoghi, ricercatori ed esperti.
La seconda parte del libro è dedicata invece ad esplorare le relazioni tra sceinza e politica, tra ciò che potremmo e ciò che non vogliamo fare.
Non si può che estendere la dedica della Kolbert del libro ai “nostri figli” ed unirsi alle parole con cui conclude la sua prefazione al libro: «La mia speranza è che questo libro venga letto da tutti, e con “tutti” intendo non soltanto le persone che seguono le ultime notizie sul clima, ma anche coloreo che preferiscono non sentirne parlare. Nel bene o (soprattutto) nel male, il riscaldamento globale è principalmente un fenomeno di scala e di numeri di per sé spaventosi. Ho cercato di esporre i dati essenziali, senza eccessive semplificazioni; mi sono sforzata di limitare al minino la discussione di teorie scientifiche ma, allo stesso tempo, di offrire un resoconto abbastanza completo da trasmettere l’idea di quale sia la reale posta in gioco».
G.C.


AA. VV.
Vacanze etiche

Guida a 300 luoghi di turismo responsabile

Polly Patullo con Orely Minelli per Tourism Concern
Einaudi, Torino 2007
371 pp., 13,50 Euro

Girare il mondo “eticamente”: una bella sfida e non da poco, visto che il turismo è l’industria che a livello internazionale sembra crescere più rapidamente. Motivo in più per il consumo critico di rivolgere in tal senso la sua attenzione.
Sarebbe bello poi che l’etica si unisse all’ecologia e che si trovassero anche modi e tempi di spostamento che non comportino impatti ambientali troppo elevati, un aspetto cui si accenna solo marginalmente nel libro, le cui mete in gran parte non sono certo facilmente raggiungibili in treno o bicicletta.
In ogni caso la guida offre molti spunti interessanti. Si apre con un’ampia parte introduttiva che passa in rassegna ragioni, regole, e significato di una vacanza etica, non mancando di fornire molti consigli utili: dal cosa mettere in valigia a come comportarsi in differenti situazioni.
Solo a pagina 71 si arriva alla guida vera e propria: strutturata per continenti fornisce indicazioni ed indirizzi partendo dall’Africa per arrivare in Europa passando da Americhe, Asia e Oceania. In ogni continente sono presi in considerazione per macro-aree geografiche (orientale, occidentale, settentrionale, meridionale, centrale) un certo numero di paesi, scelòti probailmente in funzione de. Una breve introduzione sulle caratteristiche più salienti della nazione in questione è seguita da una serie di indicazioni su organizzazioni, tour operator, villaggi, strutture ricettive familiari e non, etc… Tutte i soggetti segnalati sono corredati da una breve illustrazione di attività, servizi e luogo seguita da un serie di indicazioni molto preziose (persona da contattare, recapiti, sito internet, etc…).
Salta all’occhio l’assenza quasi totale in ogni continente dei parchi e delle loro strutture ricettive. Lacuna della guida o delle aree protette?
Da un lato forse l’attenzione dei parchi per il turismo responsabile non è così sviluppata o conosciuta, e dall’altro la guida, che non ha alcuna pretesa di esaustività, si limita a fornire alcune indicazioni secondo conoscenze ed esperienza diretta dei membri di Tourism Concern. A dimostrazione di questo la presenza di un solo indirizzo per il nostro paese, quello dell’ecovillaggio di Torri Superiore in Liguria.
G.C.