Il cuore montuoso d'Europa batte per l'innovazione
Una settimana per discutere del futuro sostenibile di un'area ambientalmente fragile e culturalmente predisposta a sperimentare il nuovo.
"Innovare: una sfida alpina per preparare la montagna di domani" è il tema attorno al quale viene lanciata la proposta della "settimana alpina", che dall'11 al 14 giugno prossimo richiamerà a L'Argentière-la-Bessée (Hautes-Alpes) scienziati, amministratori locali, gestori di aree protette, operatori della montagna degli otto paesi dell'arco alpino, per discutere di obiettivi per un futuro sostenibile, puntando prima di tutto sull'innovazione. L'arco alpino risente dell'emergenza, dal surriscaldamento climatico, alla globalizzazione, al caro-energia, all'inquinamento. Bisogna trovare risposte per trasformare un futuro incerto in un'opportunità di sviluppo sostenibile. Oltralpe il dibattito, come segnala anche questo numero della nostra rivista, la "Grenelle de l'Environnement", ossia gli Stati generali dell'ambiente, si sente con intensità e da parte di tutte le istanze decisionali, l'urgenza di porre intelligenza, esperienza e condivisione di buone pratiche al servizio di un nuovo futuro. In questo scenario le Alpi, saranno probabilmente uno dei territori più colpiti dagli effetti congiunti dei cambiamenti climatici e dell'esaurimento delle energie fossili, che influiranno sull'economia, la biodiversità, i paesaggi e gli stili di vita. Molti amministratori e operatori locali hanno già preso atto della gravità della situazione e dell'urgenza di trovare, al più presto, adeguate risposte. Le Alpi sono caratterizzate a una naturale predisposizione verso l'innovazione e l'introduzione di nuovi parametri di modernità. L'arrivo di invenzioni rivoluzionarie ne hanno sconvolto l'organizzazione (dall'industrializzazione ai grandi interventi idroelettrici; dal turismo di massa all'organizzazione degli sport della neve).
Le numerose iniziative che si stanno affermando hanno necessità di essere condivise, discusse, messe in rete; sui problemi che si prospettano diviene importante trovare convergenze che pongano le basi per costruire risposte comuni e per mettere a parte delle opportunità vincenti altri soggetti alla ricerca di risposte sollecite e vincenti. Ma ancora troppi territori alpini non hanno ancora capito che ormai il futuro impone loro di uscire da progetti che hanno finito per essere superati dalla storia e dagli avvenimenti e c'è bisogno di fantasia per immaginarne altri. Proprio la scelta di L'Argentière-la-Bessée, cittadina situata nelle Hautes Alpes che, insieme all'esperienza dei Pays des Ecrins e in collaborazione con il Parco nazionale degli Ecrins, è impegnata da 15 anni in un processo di riconversione innovativa, in cui gioca le carte dell'ambiente naturale, della biodiversità, del turismo e della valorizzazione del patrimonio.
La "Settimana alpina 2008", organizzata dal Comitato scientifico internazionale ricerca alpina (ISCAR), dalla Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA), dalla Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi" e dal Club Arc Alpin (CAA) fa seguito alla prima esperienza, tenutasi a Kranjska Gora in Slovenia nel 2004, e si colloca nello spirito della Convenzione delle Alpi, il trattato internazionale firmato, nel 1991, dagli otto paesi dell'arco alpino e dall'Unione Europea, nel comune intento di unire gli sforzi a favore di uno sviluppo equilibrato dell'intero massiccio alpino, proteggendo gli interessi economici e culturali delle popolazioni residenti.
Ettore Falco
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