Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 53



Ordina questo numero della rivista

Mediterraneo

Una pesca sostenibile: accordi e impegni

Cresce la consapevolezza della cooperazione tra Enti di ricerca scientifica, economici di settore e di conservazione, e ambientalisti.

La Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (CGPM) è l’organizzazione responsabile per la gestione della pesca per il Mar Mediterraneo, Mar Nero ed acque adiacenti. Istituita nel 1949, dipende dalla FAO ed ha sede a Roma. Oggi 23 sono gli Stati membri della Commissione, insieme all’Unione Europea. Le principali funzioni della CGPM sono la promozione dello sviluppo, della conservazione e della gestione delle risorse biologiche marine; la formulazione e raccomandazione di misure di conservazione; la promozione di progetti cooperativi di formazione.
Nuovi accordi sono stati recentemente sottoscritti dalla CGPM per favorire ulteriormente il dialogo tra il mondo della pesca e il mondo scientifico e ambientalista, per un migliore sfruttamento eco-compatibile delle risorse ittiche, così strategiche per la Regione mediterranea.
Il primo di questi importanti accordi è il nuovo “Accordo di Cooperazione tra la CGPM e la IUCN sulla cooperazione in materia di pesca ed acquacultura nella Regione Mediterranea”, già annunciato a Roma a febbraio 2008 in occasione della 32° sessione della Commissione.
La collaborazione tra i due enti dura già da diversi anni ed ha portato risultati importanti, come la proibizione nel 2005 della pesca a strascico sul fondo marino a più di 1000 metri di profondità. In accordo con la linea di lavoro della IUCN-Med, i punti che sono trattati nell’ambito di questo nuovo accordo quadro mirano a rafforzare la cooperazione regionale per:
•lo sviluppo e l’applicazione dell’approccio ecosistemico alla pesca e all’agricoltura
•la diffusione di raccomandazioni per uno sviluppo sostenibile dell’acquicoltura
•la creazione di una rete rappresentativa di zone marine soggette a restrizioni di pesca, anche in aree in acque profonde, ecosistemi pelagici e alto-mare con presenza di habitat particolarmente sensibili
•la cooperazione nell’ambito della ricerca scientifica
•l’organizzazioni di eventi e scambi di informazione
Le parti contraenti stabiliranno dei piani di lavoro annuali, concordati tra la Commissione e il Centro di cooperazione per il Mediterraneo IUCN-Med di Malaga, incaricato dell’implementazione dell’accordo per l’IUCN. Le attività potranno comprendere, tra l’altro, l’organizzazione di iniziative congiunte, partecipazione e collaborazione in iniziative tra cui progetti di ricerca e di conservazione, rapporti, seminari, conferenze, e altre azioni; collaborazione alla pubblicazione e alla diffusione, presso le istanze internazionali pertinenti, di dati e di esperienze nell’ambito della conservazione marina nel Mediterraneo; scambio di informazioni su questioni tecniche comuni; diffusione di informazioni sulle attività dei due partners nell’ambito delle reti rispettive.
La CGPM ha firmato inoltre due accordi addizionali, con il Centro di Attività Regionale per le Aree Marine Specialmente Protette (CAR/SPA, dell’UNEP-MAP, Piano di Azione del Mediterraneo) e con il CIHEAM (Centro Internazionale di Studio Superiori Agronomici Mediterranei).
L’Accordo con CAR-SPA sulla Cooperazione nell’ambito della pesca e della preservazione della diversità biologica nella Regione Mediterranea, si basa sul riconoscimento del legame strettissimo tra gestione della pesca e preservazione della biodiversità, che è il principale obiettivo delle Aree marine protette. Gli obiettivi dell’accordo sono: favorire l’approccio ecosistemico nella pesca e nell’acquacultura; l’identificazione di ecosistemi e habitats fragili in zone costiere, pelagiche o in altomare; formulare direttive per la gestione sostenibile delle zone costiere; cooperare all’individuazione di una rete rappresentativa di zone di pesca ristretta; favorire la cooperazione scientifica; migliorare il partenariato e gli scambi. Anche in questo caso, le parti contraenti concorderanno dei piani di lavoro annuali.
Infine, l’Accordo per la Cooperazione in materia di pesca e acquacultura nella Regione mediterranea tra la Commissione e l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Saragozza del CIHEAM ricorda che l’Istituto ha la missione di fornire la formazione, di promuovere la ricerca e dare impulso alla cooperazione internazionale nel settore dell’agricoltura e della pesca. A seguito di più di vent’anni di collaborazione già in atto, le parti contraenti stabiliscono di continuare e rafforzare tale collaborazione identificando come priorità: la formazione legata allo sviluppo e alla ricerca scientifica e informazione su pesca e acquacultura, attraverso: l’organizzazione e messa in opera congiunta di studi superiori, ateliers, lavori in equipe, seminari, sui temi di interesse comune; identificazione e concezione di moduli di formazione e di materiale informativo e didattico, corsi di formazione professionale e viaggi studio; l’individuazione di progetti regionali comuni di ricerca; il trasferimento di informazioni e dati scientifici e tecnici attraverso rapporti e altre pubblicazioni congiunte risultanti dall’implementazione delle attività promosse nel quadro dell’accordo.
Si dimostra così, ancora una volta, come fortunatamente cresca la consapevolezza nel Mediterraneo che la cooperazione tra Enti di ricerca scientifica, economici di settore e di conservazione e ambientalisti sia sempre più indispensabile per raggiungere gli obiettivi comuni di sviluppo sostenibile e di protezione delle risorse naturali.

Per maggiori informazioni ed approfondimenti:
http://iucn.org/places/medoffice/ - www.gfcm.org/gfcm/about/1
ftp://ftp.fao.org/fi/DOCUMENT/gfcm/gfcm_32/inf10e.pdf

Stefania Petrosillo - Federparchi