Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 56



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Recensioni

Foreste sacre
Un percorso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi tra Natura e Spiritualità
Mario Vianelli, Sandro Bassi
Edizioni Giunti, Firenze 2008
144 pp, 10,00 Euro

Luoghi della Natura e luoghi dello Spirito che richiamano alla mente le parole di Thoreau contenute nel suo celebre Walden e che ritroviamo tra le pagine di questo volume: «Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per veder se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto». Un anelito alla ricerca di una intimità profonda con la natura che è inevitabilmente anche intimità con se stessi. E le foreste del casentino, con i grandi faggi dal sottobosco dorato, i folti lecci secolari dal verde sempiterno, gli eremi appoggiati su dolci pendici - come il celebre Camaldoli - o sospesi e incastonati su rupi isolate nel mare dei boschi - come l'altrettanto celebre Eremo della Verna, sembra che sempre siano stati concepiti per soddisfare questa aspirazione profonda dell'animo dell'uomo.
Non è un caso, quindi, che la prima parte del testo ci guidi piacevolmente alla scoperta della religiosità della natura, partendo dalle origini della sacralità del bosco e degli alberi per arrivare, attraverso la via della solitudine e del silenzio che viene da Oriente, al monachesimo cristiano, tra eremi e cenobi. Una storia su cui non mancheremo di incontrare personaggi di grande fascino e valore, come l'operoso e irrequieto San Romualdo che trovò pace all'Eremo di Camaldoli da lui stesso fondato intorno al 1023, o ancora San Francesco cui il conte Orlando volle lasciare in segno di riconoscenza il ‘divotissimo' monte della Verna.
Sullo sfondo di tutto le foreste che, come ricordava san Bernardo di Chiaravalle a chi voleva ritirarvisi: «ti insegneranno più che i libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che non apprenderesti dai maestri della scienza».
La seconda parte del libro è dedicata a chi voglia calcare con i propri passi questi luoghi magici sospesi tra Toscana e Romagna. La proposta principale è il "Sentiero delle Foreste Sacre": un lungo percorso che si snoda in 7 tappe da nord a sud, partendo dal Lago di Ponte a San Benedetto in Alpe per arrivare al Santuario della Verna. Ogni tappa è descritta nei particolari e le indicazioni sono corredate da una valutazione delle ore di cammino e schede di approfondimento dei punti di maggiore interesse toccati nella giornata.
Un secondo itinerario che collega in tre giorni Vallombrosa a Camaldoli, qualche notazione su luoghi non toccati dai due itinerari e una breve postfazione del guardiano della Verna, chiudono il volume. Troviamo poi in appendice la cartografia dei percorsi.
(Giulio Caresio)


Vivere a spese degli altri
Elogio del parassitismo
Claudia Bordese
Blu Edizioni - Torino, 2009
160 pp., 14,00 Euro
www.bluedizioni.it

Terzo volume di una frizzante neonata collana diretta da Caterina Gromis di Trana per Blu Edizioni, "Vivere a spese degli altri" di Claudia Bordese apre il sipario sulla commedia che madre natura dedica al parassitismo: un mondo di tecniche diaboliche, adattamenti estremi e potenza strategica cui si affidano più della metà degli esseri viventi sul nostro pianeta.
Temi per soli naturalisti? Proprio non si direbbe leggendone, in un testo sempre agile che mescola scienza e ironia, ricadute economiche e sociali, conseguenze evolutive e condizionamenti della storia e della vita dell'uomo. Impostazione fresca ed occhio acuto e divertito che ritroviamo anche nei due testi precedenti della collana, "Matto per gli insetti" di Gianfranco Curletti e "Vita da cani" della stessa Caterina Gromis di Trana, dedicati all'universo bizzarro dell'entomologo e all'antica magica convivenza uomo-cane. Ma torniamo al parassita che, anche a guardare bene l'homo sapiens, sembra davvero più la regola che l'eccezione: «… è come l'imbucato a una festa. Non ha obblighi verso nessuno, non deve vestirsi bene né salutare i padroni di casa; le sue uniche preoccupazioni sono trovare il buffet e rimorchiare». Proprio ieri alla stazione centrale di Napoli mi sono trovato a fare una lunga osservazione comportamentale del "parassita sapiens", oscillando tra il ribrezzo per una diffusa e inarrestabile pandemia di disonestà e malcostume, e l'ammirazione per l'astuzia e la saggezza di chi riesce a destreggiarsi correttamente in tali difficili condizioni ambientali. Un'oscillazione che ho ritrovato nelle pagine di questo libro, ben attento a non fare un elogio di chi vive a spese degli altri, ma altrettanto pronto a riconoscere un ruolo importante ai parassiti che creando condizioni difficili per chi li ospita e li nutre contribuiscono alla crescita collettiva, in una sorte di sincronismo evolutivo che continuamente si rinnova alla ricerca di nuovi equilibri. Del resto, per tornare alla mia esperienza, non è forse nota a tutti la scaltrezza e l'intelligenza del popolo napoletano? E poi, chi può dirsi completamente alieno dal comportamento parassita?
Suggerisce l'autrice nelle ultime pagine del testo: non è forse l'uomo un pidocchio tra i capelli della mamma terra?
Se saremo troppo invadenti la madre spazientita si raperà a zero, e noi saremo eliminati per sempre.
Questi "segreti" della natura sono tra le perle più preziose che il forziere dei parchi cerca di custodire. E'necessario che la consapevolezza di tale ricchezza cresca e si faccia spazio per dar vita e respiro ad una vera "cultura naturale", che oggi galleggia incerta aggrappandosi a ricerche scientifiche che faticano a uscire da un elitaria clandestinità o a progetti "eco-bio-sostenibili" quasi sempre privi di anima e contenuti.
I nostri migliori auguri di ogni possibile fortuna a questa preziosa nuova collana, sperando continui a regalarci spunti di pensiero concreto a partire dalle eclettiche meraviglie della natura.
(G.C.)


In principio era Darwin
La vita, il pensiero, il dibattito sull'evoluzionismo
Piergiorgio Odifreddi
Longanesi - Milano, 2009
128 pp., 12,00 Euro
www.longanesi.it

Quasi a voler emulare il successo del celebre "Origine delle specie" del maestro Charles la cui prima edizione fu esaurita il giorno stesso della pubblicazione, questo libricino di Piergiorgio Odifreddi uscito a febbraio 2009, già vantava in marzo una seconda edizione. Ed i lettori, per una volta, non hanno torto. Ripercorrere guidati dall'autore le tappe della vita di Darwin a partire da quel viaggio di 5 anni sul brigantino "Beagle" che fu all'origine di ogni sua speculazione successiva, si rivela piacevole e intrigante già dalle prime pagine. Dopo un breve primo capitolo dedicato a fare il punto su conoscenze e classificazioni della natura prima dell'avvento del papà dell'evoluzione, ci addentriamo nella vita e nel pensiero di questo grande scienziato accompagnati da una prosa brillante e ricca di informazioni e da una serie di utili e ben selezionate citazioni dagli scritti di Darwin stesso.
Il capitolo nove, dedicato alla nobile figura di Wallace, capace di scegliere amicizia e condivisione, invece di contrapposizione e rivalità, segna il passaggio ad una più ampia riflessione, che si sviluppa nei capitoli che seguono, sulle conseguenze e gli sviluppi scientifici cui il pensiero di Darwin diede vita: dalle ricerche di Mendel su caratteri dominanti e recessivi, alla legge di Hardy e Weinberg, per arrivare, passando per le scoperte di Watson e Crick sul dna, alla mappatura genetica dell'escherichia coli ed alle più recenti osservazioni dell'evoluzione in atto sulle popolazioni di batteri.
Le ben note polemiche che hanno negli anni contrapposto Chiesa cattolica ed evoluzionismo (con particolari risvolti nel nostro paese), vista la povertà del campo di pensiero su cui si è giocata questa misera partita, vengono fortunatamente liquidate dall'autore nei due capitoli finali che si chiudono con un monito che rivela l'animo vivace e spiritoso di chi scrive: vigiliamo perché Darwin non finisca in croce come Gesù.
Nella lettura è bene ricordare di non tradire la memoria e la volontà di Darwin che dichiara nella sua Autobiografia: "ho sempre evitato di scrivere sulla religione. Mi sono limitato alla scienza". Né chiesa, né scienza, sembrano aver capito e rispettato negli anni la verità alla base di questa saggia dichiarazione: le due discipline si muovono su livelli differenti. Mescolarli senza rendersene conto è un errore che ha portato a tanti travagli e confusioni, a partire dai patimenti di Darwin e la sua bigotta compagna, alle assurde posizioni della chiesa nelle sue più svariate manifestazioni, dalle divagazioni spiritiste di Wallace, all'argomentare, in alcuni passaggi, dello stesso Odifreddi. Parlando di evoluzione è opportuno non confondere quella biologica con quella spirituale: sarebbe come considerare pastasciutta e amore della stessa natura poiché entrambi nutrono l'uomo. Facciamo sì che scienza e "spirito" (poiché il termine religione si riferisce spesso a qualcosa già di per sé degradato e canonizzato) possano aiutarci ad essere più consapevoli e vicini ad una reale comprensione del mondo. La natura contiene l'una e l'altro. Il nostro encefalo non sarà mica così piccolo da non poterli ospitare entrambi su piani diversi?
(G.C.)


SWOMM 2008 – Urban Mobility in the mountain regions
Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport
AA. VV.
EURAC Research - Bolzano, 2009
112 pp., S.I.P.
www.eurac.edu

Uscita in febbraio questa pubblicazione in lingua inglese raccoglie i contributi emersi nel corso dell'edizione 2008 dello SWOMM (Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport) che ha avuto luogo nel dicembre scorso, grazie al lavoro di organizzazione dell'European Academy di Bolzano (EURAC Research) in collaborazione con il Ministero Italiano dell'Ambiente, del Territorio e del Mare. Un'occasione importante di scambio che tutti gli anni permette un confronto di grande intesse sui temi della mobilità in ambito montano portando a riunirsi e dibattere, amministratori locali, nazionali e internazionali, nonché un buon gruppo di tecnici ed esperti del settore.
L'edizione 2008 ha avuto come tema guida "la mobilità urbana in ambito montano", con differenti dati ed esperienze di Alpi e Carpazi che ne hanno messo in luce aspetti critici, evoluzione, impatti ambientali, opportunità d'intervento, etc… Tutti aspetti che ritroviamo fedelmente nel testo dove, a una prima parte dedicata a singoli contributi sotto forma di articolo, segue una verbale sintetico della discussione della tavola rotonda e le conclusioni a cui si è giunti in tale dibattito.
Da segnalare inoltre una pubblicazione in italiano, uscita da poco e realizzata nell'ambito del progetto Interreg IIIB "Alpcheck", che raccoglie i risultati dell'edizione 2007 dello SWOMM ed una sintesi di quelli delle due precedenti 2005 e 2006. Particolarmente interessante è la parte relativa al meeting del 2007 che è stato ricco di contenuti, fornendo un'analisi approfondita dei differenti corridoi alpini corredata da un riflessione sulle politiche internazionali su Alpi e Carpazi in materia, da considerazioni interessanti sui costi dei trasporti e soprattutto da una carrellata di esempi su sistemi di monitoraggio e gestione che hanno già fornito risultati incoraggianti.
Entrambi i testi si possono ordinare direttamente scrivendo all'EURAC Research (e-mail: swomm@eurac.edu e alpineconvention.ima@eurac.edu)
(G.C.)