La Federazione dei parchi e aree protette del Mediterraneo verso l'attuazione?
Di una Federazione delle aree protette del Mediterraneo si parla da tempo.
Nel 2003, l'Accordo di Durban sollecitò un impegno «per estendere e rafforzare i sistemi di aree protette in tutto il mondo, stabilendo le priorità secondo le minacce immediate che pesano sulla diversità biologica e sul patrimonio naturale e culturale» e «per inserire le aree protette tra gli obiettivi generali dello sviluppo ».
Nel 2004 la Dichiarazione finale della Conferenza dei Membri UICN del Mediterraneo riuniti a Napoli, invitò «tutti i Paesi del Mediterraneo a coordinare le proprie azioni con il fine di promuovere piani strategici per la conservazione dei più significativi sistemi ambientali mediterranei» e a «sostenere la costituzione di una associazione delle Aree Protette del Mediterraneo».
Nello steso anno, a Bangkok,l'IUCN in occasione del isuo Congresso Mondiale della Conservazione emanò diverse risoluzioni e raccomandazioni riguardanti il Bacino del Mediterraneo.
Nel 2005 a Parklife-Fiera dei Parchi e del Vivere Naturale, a Roma, viene rilanciata la necessità di strategie comuni con un Appello alla collaborazione tra i parchi per una Federazione dei Parchi del Mediterraneo, promosso da Generalitat de Catalunya, Junta de Andalucía, Regione Emilia Romagna, Diputació de Barcelona, Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali, Fédération des parcs naturels régionaux de France, Legambiente italiana e Depana catalana, e sostenuto dal Centro di Cooperazione mediterranea dell'IUCN. L'Appello è diretto a tutte le autorità e i soggetti responsabili del funzionamento e del coordinamento delle aree protette del Bacino del Mediterraneo.
Tra gli obiettivi proposti, si evidenziarono quelli di sostenere l'elaborazione di politiche nazionali e regionali che valorizzino il ruolo sperimentale e d'avanguardia delle aree protette, e influenzare i soggetti internazionali affinché, nella predisposizione di programmi riguardanti la regione mediterranea, tengano conto del ruolo, delle esigenze e delle potenzialità delle aree protette del Bacino
L'idea della Federazione viene rilanciata nel gennaio 2006 a Barcellona, al presidente della WCPA-IUCN ricevendone il supporto ufficiale e il mese successivo Federparchi lancia una consultazione sull'Appello nei paesi del Sud del Mediterraneo e dei Balcani.Ad aprile, a Roma, in occasione di Parklife-Fiera dei Parchi e del Vivere Naturale si svolge uno specifico Forum, per discutere i risultati della consultazione e il percorso verso la costituzione della Federazione, cui partecipano esponenti dell'IUCN, dei ministeri dell'Ambiente di Algeria, Libano e Egitto, degli enti di governo regionali delle aree protette di Barcellona e di Andalusia (Spagna), del Parco regionale della Corsica (Francia), dell'UNESCO, di associazioni ambientaliste e di parchi italiani.
Anche il viaggio della Goletta Verde di Legambiente tra i parchi del Mediterraneo, in quell'anno si dedica alla promozione della Federa-zione. Il 30 settembre, in occasione di Mediterre -Fiera dei Parchi del Mediterraneo a Bari, si procede alla firma dell'accordo per la creazione del Comitato Promotore per la Federazione delle Aree Protette del Mediterraneo, incaricato di approfondire i vari aspetti dell'iniziativa, trovare soluzioni condivise e preparare la nascita ufficiale della Federazione nel 2008. Firmano l'impegno i rappresentanti di enti italiani, francesi, spagnoli, portoghesi e palestinesi, ma altre adesioni sono previste. Il Comitato si forma e l'11 giugno 2007 si riunisce a Malaga, presso il Centro per la Cooperazione per il Mediterraneo dell'IUCN.
Oltre ai membri del Comitato (assenti Francia e Portogallo), sono presenti i rappresentanti della Junta de Andalusia e del Centro di Malaga e un rappresentante della Commissione per le Aree Protette (WCPA) della IUCN. Viene ribadito l'obiettivo della Federazione come organismo politico e non tecnico, per stimolare e influenzare le decisioni a livello internazionale, nazionale, regionale e locale, sull'ambiente e le aree protette nel Mediterraneo.
Nella Riunione dei Membri Mediterranei dell'IUCN tenutasi dal 5 all'8 settembre nella stessa Malaga, la Federazione è stata presentata ad altri interlocutori strategici e membri potenziali, ma anche per verificare la necessità di un impegno più ampio a livelli istituzionali superiori.
Il 27 settembre 2007, Federparchi, dopo una consultazione con gli altri membri del Comitato presenti alla Riunione dei Membri Mediterranei dell'IUCN, ha inviato una lettera alla vicepresidente dell'IUCN, alla direttrice dell'IUCN e alla direttrice del Centro per la Cooperazione per il Mediterraneo, per sollecitare un intervento diretto, in grado di conferire all'iniziativa un sostegno maggiore.
Durante il Congresso Mondiale della Natura dell'UICN (Barcellona 5 - 14 ottobre 2008), le numerosissime iniziative sul Mediterraneo misero in evidenza quale ricchezza di attori e di contributi sia in grado di offrire il Mediterraneo al dibattito mondiale sulla conservazione della natura e la sostenibilità. Ciò nonostante nessun passo in avanti fu registrato per la realizzazione del progetto di una Federazione dei Parchi del Mediterraneo, soprattutto a causa della difficoltà di coinvolgere le autorità istituzionali di alto livello (Governi, Ministeri responsabili delle Aree protette,
) in un'iniziativa che vuole essere essenzialmente politica e non semplicemente tecnica.
Sembra ora venuto il tempo della concretizzazione di un progetto tanto inseguito quanto necessario, anche alla luce di nuovi possibili sfruttamenti energetici del Mare Nostrum la cui delicatezza, sotto il profilo ambientale e degli equlibri biologici è ben nota.
La buona notizia giunge dall'assemblea del Coppem (Comitato permanente per il partenariato dei poteri locali e regionali), svoltasi a Palermo. L'incontro ha originato un accordo per la costituzione di un comitato tra Governi, organismi ed enti responsabili della gestione della Aree protette del Mediterraneo, che porterà entro la fine del 2011 a una Federazione dei parchi e delle riserve del Mediterraneo.
Insieme al Coppem, tra gli Enti promotori dell'iniziativa, Federparchi. Tra i soggetti firmatari il Dipartimento azienda regionale foreste demaniali dell'assessorato Agricoltura e Foreste che gestisce in Sicilia 33 riserve, le commissioni dei quattro parchi siciliani: Nebrodi e Alcantara, Etna, Madonie, Sicani, l'assessorato regionale Territorio
e Ambiente.
Al progetto hanno aderito, Francia, Giordania, Tunisia, Marocco,Turchia, Egitto, Israele, Libano.
L'accordo prevede di mettere in rete parchi e riserve del Mediterraneo per formare una associazione che possa dialogare con le istituzioni nazionali e internazionali.
Il prossimo passo sarà la costituzione della tanto agognata Federazione delle aree protette.
L'impegno dovrà essere onorato entro la fine del 2011 e potrà diventare uno strumento efficace per la collaborazione e la cooperazione tra tutti i parchi e le riserve naturali che si affacciano sul Mediterraneo che dovranno impegnarsi per una prospettiva in cui si armonizzino le legislazioni atte alla salvaguardia del prezioso ambiente naturale e all'attivazione di progetti comuni tra i Paesi delle due sponde.
Delfino Olivero
giornalista
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