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Parco dei Cento Laghi


Parco dei Cento Laghi
Lente d'ingrandimento


Parco dei Cento Laghi
Lente d'ingrandimento

La parte di Appennino che rientra nella provincia di Parma è davvero un gioello: un susseguirsi di erti picchi e vallate punteggiate di laghi. Noi ovviamente abbiamo preferito le vallate e i laghi alle vette aspre e rocciose, per cui, abbiamo abbandonato la GEA per seguire piuttosto dei sentieri a mezza costa, che sulla cartina parevano assolutamente innocui. A tale decisione ci avevano spinto anche anche due descrizioni poco promettenti del sentiero in cresta:quella di un pellegrino tedesco che, reduce dalla tappa che avremmo dovuto affrontare, ce la riassunse come come un estenuante sali-scendi; e quella della nostra guida, dove si legge che "il percorso mette a dura prova la pazienza dell'escursionista". Insomma la scelta di un percorso alternativo alla solita dorsale sembrava la più saggia.
I primi dubbi riguardo a tale saggezza sorsero quando avvistammo parecchi gitanti (era domenica) scorrazzare felicemente sul crinale: strano così tanta gente su un sentiero faticoso e difficile...
Poi i dubbi si rafforzarono notevolmente quando il tracciato di mezza costa ci portò tra enormi massi dove più che camminare bisognava saltare da un macigno all'altro, cosa non esattamente agevole con 10 kg di zaino sulle spalle. Dopo qualche ora, constatando che il nostro sentiero ci proponeva con una certa regolarità l'ebbrezza
di tali balzi di roccia in roccia e calcolando che seguendo la GEA avremmo impiegato meno ore a raggiungere il posto tappa, affiorò alle nostre menti annebbiate dallo sforzo la consapevolezza di aver fatto un'idiozia.
E per finire, ironia della sorte, a sera incontrammo un gruppo che aveva percorso il sentiero di cresta e ci racconarono che da lassù il panorama era spettacolare, che si vedevano le Alpi, il mare e chissà quali altre meraviglie e che per giunta non era neppure tanto impegnativo!
Comunque, a parte le nostre personali disavventure, il parco è bellissimo. In particolare la zona dei Lagoni, dove due vasti bacini d'acqua rasserenano il paesaggio aguzzo delle montagne circostanti e da dove una comoda carrareccia porta fino alla "civiltà".