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Finalmente esco dalla parte militarizzata dell'heide, non devo più temere il sopraggiungere di camionette e le gentili ma severe domande degli ufficiali insospettiti dal mio girovagare a piedi. E finalmente non devo più neanche affannarmi a cercare i segnali dell'E1, ho infatti deciso di percorrere una strada più breve di quella che vorrebbe l'itinerario europeo, per poter fare due tappe in una sola giornata. Di solito queste scorciatoie pur essendo molto utili, mi portano su strade trafficate o di scarso interesse escursionistico; in questo caso invece, la deviazione dal tracciato mi ha fatto scoprire dei paesi deliziosi e una splendida strada dal sapore antico.
Dapprima ho attraversato l'area del Totengrund, ovvero la terra morta, una landa desolata cosparsa di brughiera e sassi così chiamata perchè priva di corsi d'acqua o sorgenti...a dire il vero io ne ho un ricordo assai umido, visto che una pioggia insistente mi ha accompagnato per tutta la giornata!
Poi sono arrivata in un paese senza strade asfaltate e con costruzioni tradizionali di mattoni inframezzati da travi di legno con tetti di paglia sormontati da un imponente stemma raffigurante teste di cavallo incrociate. Per quanto fosse visibilmente un gioiellino ad uso e consumo dei turisti, devo ammettere che mi ha incantato! E ancora più suggestiva si è rivelato il viottolo di ciottoli che ho seguito fino a Undeloh. Le pietre giallo-rossastre del selciato si intonavano perfettamente con l'ocra dell'heide tutt'intorno e le betulle sul ciglio della strada offrivano, oltre che un discreto riparo dalla pioggia, una magnifica cornice per le carrozze a cavalli che di tanto in tanto passavano. |