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Finalmente mi posso concedere il lusso di starmene tranquilamente assisa per un' oretta a scrivere, o più precisamente a narrare delle giornate trascorse girovagando per i magnifici Parchi dell'Italia centrale. Posso permettermi lo svago della scrittura perchè oggi mi sono presa un giorno di pausa dal cammino (per quanto possa sembrare strano, a volte bisogna concedersi una vacanza anche dalla vacanza!) e sto aspettando che passi a trovarmi un amico qui a Bocca Trabaria. Ma ora è meglio che accantoni il presente e lasci piuttosto affiorare alla memoria le tappe abruzzesi, che abbiamo afrontato soltanto una settimana fa, ma che adesso, a distanza di qualche centinaio di chilometri, sembrano lontanassime.
Dunque, siamo entrate nella Majella da Rivisondoli, nota località sciistica, e abbiamo pernottato nella vicina Pescocostanzo. Questa cittadina è davvero una degna porta di ingresso al parco, con le sue innumerevoli chiesette, la pavimentazione a motivi geometrici bianca e nera e le altre varie bellezze artistiche e architettoniche che risultano assolutamente sorprendenti in un borgo montano.
Da lì siamo partite di buon mattino alla volta del monte Pizzalto, antistante il paese, che avremmo dovuto valicare per raggiungere la tappa successiva. Ma si sa che fortuna e sfortuna tendono a bilanciarsi, quindi dopo la bella sorpresa avuta nello scoprire il pregio artistico di Pescocostanzo, dovevamo aspettarci qualche inconveniente... giunte faticosamente (molto faticosamente) alla vetta, abbiamo constatato che la discesa sul versante opposto verso Campo di Giove era assolutamente impossibile a causa della gran quantità di neve che ancora permaneva sulla costa Nord. Quindi ci siamo rassegnate a ridiscendere più o meno da dove eravamo venute. Per di più amareggiate dalla consapevolezza di aver fatto una vera idiozia a salire fin là, dato che era abbastanza prevedibile che il versante settentrionale fosse innevato!
Comunque la gionata si è infine conclusa bene perchè invece che dirigerci al posto tappa prefissato abbiamo deviato a Cansano, dove abbiamo pernottato in uno splendido agriturismo.
Laura Meneguzzo e Ligeia Lugli |
