Presentato alle Cesine un manuale per esplorare i valori delle lagune e degli stagni costieri
20 spunti e proposte per attività educative in aula e sul campo per stimolare docenti ed allievi
(02 Feb 07) Gli addetti ai lavori lo chiamano "ambiente di transizione". In realtà è l'anticamera di un mondo a parte, la via d'ingresso al "pianeta delle acque", apparentemente così vicino a noi e così familiare, eppure così distante e quasi sconosciuto. E' il confine tra la terraferma e gli ambienti acquatici: stagni e lagune, zone umide, mare. Più che un confine fisico, l'ambiente di transizione è un confine biologico, virtuale: le sue linee di demarcazione sono per lo più parametri fisici e chimici difficili da vedere, ma con i quali si confrontano piante ed animali dei due mondi quando cercano di incontrarsi, ed ai quali debbono in qualche modo adattarsi per riuscire a sopravvivere.
Allo studio ed alla conoscenza di questo "confine", anche oltre i confini dell'Italia, su lagune e laghi costieri, zone umide e foci fluviali del Mediterraneo orientale e del Mar Nero, è stato dedicato il progetto TWReferenceNET, finanziato dal programma dell'Unione Europea INTERREG IIIB CADSES e coordinato dal prof. Alberto Basset dell'Università di Lecce. Ma le conoscenze scientifiche acquisite in tre anni di lavoro non rimangono, però, patrimonio dei soli specialisti e addetti ai lavori: esse sono state rielaborate in un "manuale" didattico, tanto originale quanto vivace e stimolante, allo scopo di renderle fruibili al mondo della scuola e per contribuire a diffondere la consapevolezza del valore che gli ecosistemi acquatici di transizione ricoprono nella biosfera.
"Esplorare un confine….."questo appunto il titolo del manuale, è il risultato di un apposito seminario svolto presso il Castello di Otranto da un gruppo di lavoro -guidato da esperti dell'Istituto Pangea, una Onlus specializzata in didattica e formazione ambientale-composto da insegnanti delle scuole primarie e secondarie di Puglia ed Albania (oltre i confini, appunto), da rappresentanti dell'Università di Lecce (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali), e del WWF.
"E' un lavoro unico nel suo genere" dichiara il Prof. Basset, direttore del Progetto TWR-NET "non solo per l'originalità della trasposizione divulgativa e educativa dei dati scientifici, ma anche per l'ampia partecipazione che siamo riusciti a sviluppare tra soggetti pubblici e privati, tra l'Università e l'Associazione MareAmico,partner del progetto, la collaborazione del Comune di Otranto, il contributo della Provincia di Lecce, la collaborazione didattica dell'Istituto Pangea, i Docenti che hanno lavorato durante seminario alla redazione delle schede didattiche, il sostegno del WWF locale".
"L'Università non poteva scegliere occasione migliore che l'anniversario della Convenzione di Ramsar, approvata nel 1971 in Iran per tutelare le ultime Zone Umide del Pianeta, per presentare questo originale sussidio didattico" afferma il Dr.Maurilio Cipparone, membro della Commissione Educazione e Comunicazione dell'IUCN, l'Unione Mondiale per la Natura e Presidente Onorario dell'Istituto Pangea, ideatore con il Professore Basset, del Manuale didattico. "I valori ambientali delle lagune e degli stagni costieri sono straordinari, così come è straordinario questo lavoro: 20 spunti e proposte per attività educative in aula e sul campo stimolano docenti ed allievi ad esplorare, in modo creativo, vivace e anche divertente, un "confine" ricco di vita e di sorprese. Un "confine" che va conosciuto ed apprezzato, per esercitare più consapevolmente la nostra responsabilità, e difenderlo".