Non poteva finire peggio l'Anno internazionale della Biodiversità. Dopo la serie di provvedimenti di riduzione drastica dei contributi ai parchi nazionali, di tagli al personale, di crisi gravi dei parchi regionali, ecco la ciliegina finale, amara e indigeribile: lo smembramento gestionale di un parco nazionale storico. Tutti coloro che tengono alla tutela ambientale, ai parchi e al futuro di questo Paese devono far sentire la loro voce contro la frammentazione del Parco Nazionale dello Stelvio. Qualunque motivazione alla base di questa decisione, certo non ha alcuna giustificazione che riguardi l'azione settantennale di conservazione e valorizzazione della cultura della montagna della più ampia area protetta della Alpi. Da patrimonio della Nazione ad argomento localistico, questa la decisione per decreto.