"Sig. sindaco - Sig. presidente": questa la generica minaccia incisa in un pezzo di latta legato alla testa del povero animale, a sua volta appesa ad un cartello stradale turistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Una scena a dir poco macabra quella che si sono trovati di fronte gli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Visso nel primo pomeriggio di ieri. Al momento sono in corso le analisi sulla testa dell'animale mentre sono già stati effettuati tutti i rilevamenti del caso per tentare di scoprire gli autori di questo sconsiderato gesto che, lo ricordiamo, si sono macchiati di un reato penale per uccisione di animale protetto a livello comunitario. Il Corpo Forestale dello Stato, che sta svolgendo le indagini, impegnerà ogni mezzo utile all'individuazione dei criminali spendendo tutti gli accertamenti tecnici necessari. Nelle prossime ore, inoltre, il Parco, il Comune di Visso e lo stesso Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale dello Stato si riuniranno per valutare la possibilità di sporgere anche denuncia per minacce.
Si tratta di un fatto gravissimo che, oltre al danno all'ambiente e a questa delicatissima specie, arreca un notevole danno di immagine a tutto il territorio; non solo il Parco, infatti, ma tutta la montagna appenninica punta a sviluppare un turismo colto e intelligente, attento all'ambiente ma anche ad altre suggestioni culturali come il leggendario mistero che avvolge i monti della Sibilla di cui proprio il Lupo è un simbolo. Gesti eclatanti come questo rischiano di vanificare l'impegno e gli investimenti di anni di lavoro.
E' stato, poi, un gesto vigliacco, compiuto da chi non ha argomenti per confrontarsi con le istituzioni: il fatto è avvenuto proprio in un momento in cui il Parco si è aperto al dialogo costruttivo con le popolazioni locali per trovare soluzioni condivise al problema della predazione di animali selvatici. Rispondere così a questa apertura denota non solo una profonda ignoranza, ma una scarsissima intelligenza; il Parco e tutte le istituzioni con cui collabora alla gestione del territorio continueranno nello sforzo comune per la ricerca di soluzioni reali a problemi reali, non lasciandosi intimorire da quello che appare come un grave danno per una risorsa importante per tutto il territorio montano, il turismo.