Un'emozione fortissima, quella di Pietro Franchi, originario di Gallicano, che dopo una vita trascorsa a San Paolo in Brasile, ha deciso di tornare a visitare la propria terra di origine, la Garfagnana. Uno dei tanti emigrati da questa terra a cui le vicende di una nuova esistenza all'estero hanno precluso per molti anni il ritorno dai propri cari e al proprio paese: grande lavoratore, abbandonata la vita da mezzadro a Gallicano, partì l'ultimo giorno dell'anno 1956 arrivando, ormai nel 1957, al porto di Santos dopo 14 giorni di nave. Abitava già da tempo a San Paolo un compaesano, Simonini, della stessa famiglia gallicanese per cui lavoravano la terra i Franchi, che, ricevette Pietro al suo arrivo e lo introdusse a lavorare nella sua fabbrica di bibite Rosito ( dai nomi dei proprietari Rossi-Simonini-Toschi). "Ero un povero e giovane contadino che per la prima volta si affacciava al mondo e tentava la fortuna. Ricordo ancora quanto sono stati duri i primi tempi; di sera arrivava una certa nostalgia, in certi momenti era fortissimo il desiderio di tornare a casa ma lentamente ho imparato la lingua e conosciuto persone, tra cui mia moglie. Una volta creata la famiglia ed inserito in questo nuovo mondo non sono più riuscito a tornare fino ad oggi, non riuscendo a rivedere i miei genitori e le mie sorelle emigrate in altre parti del mondo".
Così Pietro ha raccontato la sua storia alla presenza del Sindaco di Gallicano Maria Stella Adami e al Presidente della Comunità Montana Garfagnana Mario Puppa che lo hanno ricevuto a Castelnuovo presso la sede dell'ente che da più di tre anni gestisce il Progetto "Parco nel Mondo" per conto del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Insieme a lui la figlia Gabriela, che tanto ha spinto il padre ad intraprendere questo viaggio, le nipoti e i parenti che li hanno accolti in questo breve periodo di ritorno alle radici. "Appena arrivato, la prima cosa a cui non ho resistito è stata la visita alla casa in cui sono nato e vissuto fino a 22 anni, età della mia partenza. Ma subito dopo l'accoglienza speciale che ci è stata riservata dal progetto "Parco nel Mondo" è stata davvero una grande sorpresa. Sembra incredibile che oggi le istituzioni abbiano tanto interesse alle nostre storie e che ne facciano uso per rivitalizzare il territorio, peraltro profondamente trasformato da come lo ricordo. E' una bellissima esperienza che mi rende orgoglioso di far parte di questo territorio".
Tutto questo è stato possibile grazie a Keith Cheli Kanasawa, proprio di origine gallicanese e residente a San Paolo, una dei ragazzi che hanno partecipato all'edizione 2009 di Orizzonti Circolari diventando Ambasciatrice affettiva del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano nel mondo; nel corso di una delle attività di promozione sui prodotti tipici del Parco da lei organizzate in città ha conosciuto la nipote di Pietro coordinando con lei l'arrivo dei suoi familiari in Garfagnana e la dovuta accoglienza da parte del progetto.
Per ringraziarli della loro presenza e condividere con la comunità gli ultimi momenti della loro permanenza, la Comunità Montana, l'amministrazione comunale di Gallicano e lo Staff di "Parco nel Mondo", hanno voluto illustrare l'iniziativa e far loro omaggio di alcune tra le più significative pubblicazioni della collana della Banca dell'Identità e della Memoria per "risvegliare" in lui il ricordo di certe usanze e tradizioni locali quasi dimenticate. Grande soddisfazione del Presidente Puppa per i positivi effetti di ritorno che l'attività degli ambasciatori sa stimolare grazie alle proprie attività di promozione nel mondo.