di Giampiero Sammuri
"Sta per essere convertito in legge il decreto sullo scioglimento del Corpo forestale dello Stato, di cui si parla da quasi un anno. Federparchi – Europarc Italia, lunedì 31 marzo (dalle 14,30 alle 19), sarà al fianco di coloro (sindacati, unione piloti forestali e associazioni ambientaliste) che manifesteranno davanti a Montecitorio, a Roma, il dissenso nei confronti del Governo.
Ma andiamo per ordine. Il ddl sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, licenziato dal consiglio dei ministri nel luglio scorso, e non più modificato, prevede l'assorbimento delle funzioni di polizia del Corpo Forestale dello Stato in quelle delle altre forze di polizia e delle amministrazioni locali.
Ora si può comprendere la necessità di razionalizzare, risparmiare, accorpare, laddove effettivamente risultino evidenti storture, sovrapposizioni e sprechi. Faccio un esempio. Chiamato a gestire, per la Protezione civile, l'emergenza rifiuti connessa al disastro della Costa Concordia, ho scoperto l'esistenza di 5-6 gruppi subacquei riconducibili alle forze dell'ordine: quello dei carabinieri, della polizia di Stato, dei vigili del fuoco, della Guardia di Finanza, della Marina e altri ancora. In questo caso ritengo che un riordino possa giovare e nessuna persona di buon senso si sognerebbe di contestarlo. All'opposto si decide invece di smembrare l'unico corpo specializzato nella tutela ambientale, nel contrasto degli ecoreati. Una scelta che sinceramente ho difficoltà a comprendere.
Sono 7mila all'oggi coloro che indossano la divisa del Corpo forestale. Mi è stato spiegato che con lo smantellamento rimarrebbero comunque 5 corpi forestali nelle regioni a statuto speciale, mentre i restanti dipendenti verrebbero assorbiti in altre forze di polizia. Di nuovo mi sfugge dove sta il risparmio, mentre mi pare chiaro che si andrebbero ad annacquare e disperdere competenze ed esperienze che hanno un senso e funzionano nel momento in cui possono fruire di specifica formazione e autonomia.
Nell'eventuale assorbimento del Corpo forestale ad altre forze di polizia non si fa alcun riferimento al destino degli operai forestali degli uffici territoriali per la biodiversità, al futuro e alla collocazione di coloro che sono impegnati nello spegnimento degli incendi, nella gestione di riserve naturali o pezzi di demanio. Insomma ho la sensazione che si stia commettendo un errore, che creerà confusione oltre a un arretramento nel contrasto ai crimini contro il patrimonio naturale. Ecco perché abbiamo aderito alla manifestazione e, come Federparchi, saremo in piazza chiedendo semmai il rafforzamento del Corpo Forestale dello Stato, in considerazione del fatto che la lotta ai crimini ambientali è tra le più importanti sfide per il nostro Paese.
Ricordo che già nel 2001 il Governo era arrivato sul punto di sciogliere il Corpo forestale, smembrandolo tra le regioni, poi riuscimmo a fermare quella riforma. La speranza è che all'ultimo minuto si riesca di nuovo in questa impresa di buon senso".