Il progetto Relife, che mira a reintrodurre Patella ferruginea nelle tre Aree Marine Protette (AMP) liguri (Portofino, Bergeggi e Cinque Terre), dove sono state eliminate le cause del grave declino ed assicurato un adeguato livello di protezione, è entrato in una fase determinante: il posizionamento dei primi individui sulla costa.
Dopo la recente missione di metà giugno presso l'Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, nel corso della quale sono stati prelevati e trasportati in Liguria una decina di esemplari, il team di ricercatori ha messo in mare i primi individui. Il trasporto e l'inserimento avvengono posizionando le patelle, immediatamente dopo il prelievo, su piastrelle in granito preparate appositamente. Dopo aver marcato ogni individuo con un microchip, le piastrelle con le patelle vengono ancorate alle rocce della zona A dell'Area Marina Protetta di Portofino. Le patelle, ritrovandosi nel loro ambiente naturale, abbandonano la piastrella e si trasferiscono autonomamente sul substrato naturale, dove verranno periodicamente monitorate dai ricercatori, che ne seguiranno gli spostamenti.
Le operazioni di riposizionamento delle patelle saranno oggetto di un servizio all'interno della trasmissione di RAI 1 Linea Blu che andrà in onda sabato 21 luglio. Donatella Bianchi ha partecipato con il team di ricercatori all'operazione di installazione delle piastrelle con alcuni esemplari di P. ferruginea ed ha intervistato, oltre al Direttore dell'AMP Portofino Giorgio Fanciulli, anche MariaChiara Chiantore, Professore Associato dell'Università di Genova.
Avviato ad ottobre 2016, il progetto "Re-establishment of the Ribbed Limpet (Patella ferruginea) in Ligurian MPAs by Restocking and Controlled Reproduction" (LIFE15NAT/IT/000771 RELIFE) unisce l'Area Marina Protetta (AMP) di Portofino - coordinatore capofila, Acquario di Genova/Costa Edutainment, Softeco, il Dipartimento DISTAV dell'Università degli Studi di Genova, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Area Marina Protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo ed Area Marina Protetta isola di Bergeggi. Il progetto è cofinanziato dall'Unione Europea tramite lo strumento finanziario LIFE nell'ambito della Rete Natura 2000.
Gli esemplari traslocati in questi mesi dall'AMP di Tavolara a quella di Portofino, sono stati inizialmente trasferiti al Laboratorio di CNR-IBF a Camogli, dove sono state allestite le vasche per l'acclimatazione prima dell'inserimento nella Zona A dell'AMP di Portofino. Alcuni esemplari sono stati anche portati all'Acquario di Genova per approfondire le tecniche di mantenimento. È stata allestita una vasca espositiva di ambientazione mediterranea per mostrare al pubblico questo invertebrato e favorire così la sensibilizzazione alla tutela di questi animali, un tempo oggetto di indiscriminato consumo alimentare.
Gli esemplari provenienti dall'Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo sono stati prelevati dall'Isola di Molarotto, in base ai risultati di uno studio genetico e ad un censimento eseguito dal Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari quattro anni fa. Tale studio ha messo in evidenza come l'Isola di Molarotto, in quanto sito con il maggior numero di individui in relazione alla superficie, si presenti come una "zona protetta" all'interno di un'area protetta.
Il progetto Relife partecipa ad un'iniziativa di RAMOGE (www.ramoge.org) accordo tra Governo Francese, Governo Italiano e Governo di Sua Altezza Serenissima il Principe Sovrano di Monaco, relativo alla protezione dell'ambiente marino e costiero compreso tra le zone costiere della Provenza, di Montecarlo e della Liguria.
RAMOGE lancia una campagna estiva di sensibilizzazione rivolta a tutti coloro che amano i nostri litorali, per diventare osservatori partecipi e per collaborare attivamente alla conservazione di Patella ferruginea e di altre specie patrimoniali lungo le nostre coste.
Patella ferruginea è una specie attualmente molto rara lungo le coste settentrionali del Mediterraneo Occidentale, di cui è endemica; vive attaccata agli scogli del litorale, per lo più a pelo d'acqua.
Con un diametro che può raggiungere i 10 cm, è una delle più grandi patelle del Mediterraneo. È considerata attualmente l'invertebrato marino più minacciato di estinzione in tutto il bacino ed è una specie protetta da convenzioni internazionali.
Chiunque la riesca ad avvistare lungo le coste della zona RAMOGE (le zone marittime della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, del Principato di Monaco e della Regione Liguria) o in altre zone del Mediterraneo occidentale, può mandare una foto alla pagina facebook di RAMOGE (https://www.facebook.com/accordramoge/) e gli esperti potranno confermare se si tratti effettivamente di un esemplare di Patella ferruginea, ricevendo in tal modo una preziosa segnalazione della sua presenza.
Come riconoscerla? Attenzione, può confondersi con altre specie di patelle!
I ricercatori avvertono: nel caso si avvisti un esemplare di Patella ferruginea, non bisogna staccarla dallo scoglio, ma lasciarla nel suo ambiente naturale e inviare la segnalazione